Sei incinta di 4 settimane sei felice ma ansiosa, non sai cosa aspettarti e ti chiedi cosa sta accadendo a te al tuo bambino? In questo articolo troverai risposte, curiosità e spunti di riflessione, scoprirai cosa ti accade e cosa ti aspetta nelle prossime settimane.
Generalmente intorno alla 4ª settimana di gestazione la mamma prende coscienza della gravidanza: l’amenorrea (ovvero l’assenza di mestruazioni) è il primo sintomo del concepimento e spinge la donna ad effettuare un test.
Il momento del test di gravidanza
Il test positivo è il risultato di un lungo viaggio determinato da una serie di fattori fisici ed emotivi. Senza considerare che ai fini del concepimento il corpo della mamma e quello del papà devono incontrarsi in condizioni fisiche perfette o comunque contemporaneamente buone per procreare.
La donna, per esempio deve essere nei suoi giorni fertili e l’uomo deve godere di una giusta motilità e vitalità del liquido seminale. Il futuro papà impegna circa 100.000 spermatozoi nella corsa verso l’ovulo, uno solo di essi, un unico spermatozoo, riesce nell’intento procreativo e dà il via alla macchina della vita.
Le condizioni sincrone che permettono il concepimento avranno a che fare anche con la buona salute del seme maschile come con quella di tutto l’apparato riproduttivo femminile.
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Come e quando effettuare il test di gravidanza
A riguardo del test di gravidanza, se riponi molte speranze nella tua possibile condizione di donna incinta, se già hai interpretato dei segnali del corpo come sintomi di gravidanza (stanchezza, seno turgido, crampi nel basso ventre, qualche donna avverte nausee mattutine e, ovviamente, assenza del mestruo) accogli questo primo suggerimento: un test di gravidanza troppo precoce può dare come esito un falso negativo.
Inoltre è consigliabile non smontare i test di gravidanza, il risultato si legge senza smontare la mascherina di plastica e senza estrarre la cartina assorbente, ovvero senza alterare il test per come è in confezione. Viene da sè che la lettura deve avvenire nei tempi e modi indicati dal bugiardino.
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Lo spermatozoo impiegherà circa ventiquattro ore per entrare nell’ovulo e fecondarlo ma ci vorranno alcuni giorni per la produzione dell’ormone beta-HCG, ovvero l’ormone della gravidanza.
Attendere almeno 15 giorni dal rapporto completo è una buona norma per assicurarsi che il test lega questo ormone restituendo, quindi, un risultato affidabile.
Cos’è una ghost line su un test di gravidanza
La ghost line, o linea di evaporazione, è una striscia sottile che appare sullo stick del test di gravidanza nella casella dei risultati.
Che aspetto ha il bebè nella pancia della mamma incinta di 4 settimane
Un embrione di quattro settimane ha le dimensioni di un seme di papavero, ma è già dotato di un cervello. La formazione del sistema nervoso, infatti, avviene tra il tredicesimo e il quindicesimo giorno dopo il concepimento.
Lungo l’embrione, ovvero lungo il piccolissimo seme di papavero che è il tuo bimbo a 4 settimane di gravidanza, si forma un solco destinato ad evolvere nel midollo spinale.
È su questo solco che procederà la strada sulla quale verranno trasmessi tutti gli impulsi neuronali funzionali alla vita, come quelli che rendono possibile il movimento, il pensiero e le emozioni. I bordi del solco si uniscono alla fine dello stesso formando quello che sarà il tubo neurale all’estremità del quale già nelle primissime settimane di gestazione si riconoscono alcune vescicole: esse sono i prodotti del cervello.
Sarà maschio o femmina?
Molti genitori a quattro settimane di gravidanza già iniziano a fantasticare sul sesso del nascituro. Attenzione, però, a non alimentare false speranze, né in voi stessi come genitori né nei familiari. Il sesso del nascituro geneticamente dipende dal padre infatti è l’uomo a possedere sia il cromosoma X che il cromosoma Y, mentre la donna è dotata del solo cromosoma femminile X. Così se l’ovulo della mamma verrà fecondato da uno spermatozoo X nascerà una bambina, diversamente se verrà fecondato da uno spermatozoo Y nascerà un maschietto.
Affidarsi al ginecologo
Certamente il ginecologo consiglierà alla donna di assumere acido folico sin da prima del concepimento infatti ne è raccomandata l’assunzione a partire dai 3 mesi prima della gravidanza. Di fatto, non potendo conoscere il momento esatto del concepimento si consiglia di integrare la dieta sin dal momento in cui si pianifica una gravidanza.
Allo stesso modo il medico chiederà alla neomamma di evitare qualsiasi comportamento a rischio come l’assunzione di alcolici o il fumo di sigaretta.
Nuovo senso di sé come mamma e papà
La donna deve misurarsi con la responsabilità e la gioia per la vita che porta in grembo e ciò comporta, inevitabilmente, una nuova scala di priorità.
Dal momento in cui il test di gravidanza risulta positivo i pensieri della donna (come quelli del neo-papà) si muovono verso il futuro e verso una nuova pianificazione della vita. I genitori rivolgono ogni loro energia fisica e mentale ad un’altra creatura: il figlio.
La mamma incomincia a costruire la sua nuova identità ovvero quella di donna e madre fin dal preconcepimento, ma in modo particolare questa rinascita e nuova strutturazione di sé avviene dalle 2 linee rosse sul test di gravidanza.
Il concepimento è un portale verso una nuova dimensione, quella della genitorialità
Anche se il ginecologo fissa la prima ecografia intorno all’ottava\nona settimana di gestazione, possiamo dare una forma al bambino nella pancia della mamma: intorno a 4 settimane di gravidanza il piccolino ha l’aspetto di un girino.
Il corpo della mamma può lanciare messaggi di grande stanchezza. Qualche volta le forze calano sino al punto di svenire, comunemente ciò dipende dal flusso sanguigno: gli ormoni della gravidanza rilassano e dilatano i vasi sanguigni, inoltre c’è una concentrazione di tutto il copro sul bambino che nella sua formazione assorbe energie.
Se il senso di debolezza diviene costante e invincibile, ovvero non basta riposare, mangiare o rinfrescarsi, è bene chiamare il proprio ginecologo.
Incinta di 4 settimane: collaborazione e tranquillità
Un consiglio che va dato alle madri è quello di imparare a delegare, solo il ricorso alle deleghe consente alla mamma di prendere fiato e essere meno rinunciataria rispetto ai propri desideri e interessi.
Accetta sin da subito una collaborazione attiva di chi condivide con te la vita, dal compagno alle future nonne e avvantaggiati dell’aiuto delle altre persone care (nonni, zii, parenti e amici). Delegare non vuol dire essere una cattiva madre, piuttosto equivale a ritagliare uno spazio vitale per se stesse. In questo spazio rigenerarsi è essenziale, sebbene il diritto della mamma a curare se sessa e la propria psiche resti molto trascurato dalla nostra società.
Lasciate che il papa’ del bambino abbia accesso alle azioni di cura della mamma durante la gravidanza, anche preparare una cena, lavare il pavimento, eccetera sono azioni di cura che riguardano indirettamente il bambino e la costruzione del ruolo genitoriale.