Aiutiamo la piccola Sara “a realizzare i suoi sogni prima di diventare un angelo”. Vita da mamma aveva deciso di condividere l’accorato appello di Maria, una mamma costretta ad affrontare la più dilaniante delle paure: la perdita di un figlio.
La storia di Sara
Sara nasce il 7 Aprile del 2018 in quel dì Faenza (RA). Come una vera principessa, viene accolta con amore e tante coccole da mamma Maria, papà Mattia e dal fratello maggiore, il suo forte ed impavido cavaliere. I suoi primi anni di vita trascorrono spensierati, protetta dalle mura del suo castello e dall’affetto dei suoi cari, tutti uniti in quel meraviglioso sogno chiamato famiglia.
Nonostante ciò, come avviene nelle favole, lì negli angoli più oscuri, privati anche della più flebile luce, si cela la figura malvagia di questo racconto, il cattivo pronto a fare la sua comparsa nel momento di massima serenità, determinato a distruggere quella rosea bolla di felicità.
Il mostro di Sara si chiama neuroblastoma (NB), un raro tumore infantile maligno che colpisce le cellule presenti nel sistema nervoso simpatico chiamate neuroblasti. È il più frequente dei tumori della prima infanzia – l’incidenza è del 7-10% dei tumori nei bambini di età compresa tra 0 e 5 anni (fonte Bambin Gesù) – ed è diagnosticato in media all’età di 18 mesi (il 90% dei casi è diagnosticato prima del sesto anno di vita – fonte Bambin Gesù).
Un lungo viaggio
Da quel momento la piccola Sara, che all’epoca aveva solo 3 anni, si arma di tutto il suo coraggio e si trasforma in una principessa guerriera. Lascia il suo accogliente e confortevole castello per iniziare un lungo e tortuoso viaggio che la porterà in altri villaggi e altri castelli molto diversi dal suo.
In quei luoghi infatti non ci sono stanze dalle pareti colorate ma lunghi corridoi dai muri bianchi, cartelli con difficili paroloni, camere con letti che si alzano e si abbassano e strani macchinari con tanti, tantissimi fili. Ad accoglierla madame e messeri con camici bianchi e parte del volto coperto da mascherine che ne celano l’espressione.
Accompagnata sempre da mamma Maria e papà Mattia, Sara si ritrova ad affrontare lunghi cicli di chemio e radioterapia, alcuni dei quali durati anche 48 ore, un intervento chirurgico alla ghiandola surrenalica a Rimini, un trapianto di midollo all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna e diverse sedute di immunoterapia.
Una piccola vittoria per Sara
Nonostante la stanchezza, nonostante la cattiveria e la forza di quel mostro, la piccola è riuscita ad ottenere la sua prima vittoria. Nel gennaio 2023, dopo una TAC di controllo, i medici hanno dato un primo responso positivo.
Il cattivo era stato sconfitto, la favola della principessa Sara sembrava finalmente avere il suo lieto fine e tutta la famiglia poteva fare ritorno al loro castello.
Aiutiamo la piccola Sara: la recidiva
Nell’estate 2023, dopo aver effettuato un’ulteriore TAC (inizialmente i controlli post terapie vengono effettuati ogni 3-4 mesi per poi prolungarsi fino ad un anno), i medici si vedono costretti a frenare l’entusiasmo della principessa. Il cattivo infatti non era stato sconfitto del tutto, una piccola parte si era nascosta e, come un ingordo avvoltoio, aveva atteso il momento più propizio per avventarsi sulla preda.
Cranio, midollo e una vertebra, queste le zone colpite dalla recidiva, una diagnosi che segnava l’inizio di una nuova battaglia.
Ancora provata dalla precedente, la principessa Sara non si è sottratta al suo destino, impavida come pochi ha affrontato nuovamente il suo mostro sottoponendosi ad ulteriori cicli di radio e chemioterapia e la possibilità, qualora fosse stato necessario, di effettuare un’immunoterapia sperimentale a Roma.
Questo fino allo scorso 17 Aprile quando la piccola Sara è apparsa allo stremo delle forze, privata della sua consueta vivacità e spensieratezza.
Aiutiamo la piccola Sara: l’appello
“Dai controlli fatti e dalla situazione clinica di Sara, l’equipe medica che la segue, ci ha comunicato che per Sara, non c’è più nulla che si possa fare, la sua malattia purtroppo fa resistenza anche alla chemio e appesantire questa terapia servirebbe solo a fare stare ancora di più male Sara, perché il suo piccolo fisico non riceve più nulla, e soffre tantissimo sotto chemio […] Faremo passare tutto il tempo che Dio vorrà concederle, facendola divertire e portandola nei posti che desidera, perché questo è tutto ciò che umanamente possiamo fare”.
Queste le parole divulgate a mezzo social, le stesse che hanno dato il via ad una gara di solidarietà per rendere gli ultimi giorni di vita della piccola Sara piacevoli e spensierati.
“Aiutiamo Sara a realizzare i suoi sogni prima di diventare un angelo”
È questo l’accorato appello che ci ha mosso mamma Maria e che Vita da mamma rivolge a tutte le mamme e i papà che vogliono e possono dare un contributo, anche piccolo, per esaudire gli ultimi desideri di questa bambina.
Raccolta fondi
Poco dopo l’inizio di questa favola, i genitori di Sara avevano organizzato una raccolta fondi per affrontare le ingenti spese dovute ai continui spostamenti per le cure mediche della piccola. Purtroppo, alla luce degli ultimi risultati medici, mamma Maria e papà Mattia si sono visti costretti a modificare lo scopo della raccolta fondi.
Entrambi i genitori si sono imposti come scopo prioritario la realizzazione dei sogni e dei desideri di Sara nel tentativo, ove possibile, di rendere i suoi ultimi giorni di vita il più spensierati possibile. Per farlo non serviva arrivare fino alla Luna, le richieste di Sara, 6 anni compiuti il 7 aprile 2024, non erano altro che le esperienze tipiche della sua età e che la malattia le aveva negato fino ad oggi:
- Essere una principessa in un castello per un giorno;
- Sciare;
- Coltivare fiori in un vivaio di fiori;
- Andare a Disneyland;
- Avere una festa con gonfiabili e tanti bambini con cui giocare;
- Visitare lo zoo di Roma;
- Fare una vacanza al mare;
- Andare a Gardaland;
- Fare la modella per un giorno e indossare tanti vestiti.
Grazie al buon cuore di molti, in data 22 Aprile 2024 i genitori di Sara hanno ufficialmente chiuso la raccolta fondi per soddisfare gli ultimi desideri della loro bambina. La generosità di tanti infatti ha permesso di raggiungere in poco tempo tutti gli obiettivi prefissati.
“Sara da questo momento sarà accontentata in ogni cosa […] Non ha sempre belle giornate perché il suo dolore le da fastidio, quindi “doseremo” gli eventi in base alla condizione di Sara e saranno svolti nell’ordine che deciderà lei”.
È quanto si legge nel post Facebook che annuncia la chiusura della raccolta fondi dedicata alla piccola Sara. Nello stesso viene inoltre specificato che, qualora la bambina dovesse guadagnare le sue ali prima ancora di riuscire a spuntare tutte le voci del suo elenco, il denaro restante verrà donato ad altri bambini e famiglie in difficolta.
La piccola Sara è ora un angelo
Domenica 14 luglio 2024 Sara ha guadagnato le sue ali, i suoi occhi si sono chiusi per sempre. Da circa una settimana le sue condizioni si stavano aggravando, ciò aveva posto un freno alla realizzazione di alcuni dei suoi ultimi desideri.
La piccola si è spenta all’ospedale di Bologna, circondata dall’amore della sua famiglia e dei suoi affetti più cari. Tutta la redazione di Vita da mamma si stringe attorno ai genitori di Sara e al fratellino maggiore, non esistono parole al mondo per descrivere il loro dolore.
Articolo originale pubblicato il 19 aprile 2024, ultimo aggiornamento 15 luglio 2024