Dagli anni 70 in poi il mondo è socialmente cambiato, da molti punti di vista quella socio-culturale è stata una evoluzione, soprattutto si è evoluta la famiglia nelle sue relazioni e si è trasformata la donna in tutti i ruoli che sa rivestire.
Se il primo dicembre del 1970 (solo 54 anni fa) il Parlamento dava il via libera alla disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio (col la conseguente legge 898), nel 2020 le separazioni sono state complessivamente 79.917. Appare evidente che uomini e donne hanno imparato a dare prevalenza alla libertà e al benessere considerando il luogo del matrimonio non come istituzione inviolabile ma come sede naturale di relazioni vere e vive, mutevoli e reali.
Il riconoscimento del diritto di rompere il legame coniugale ha un impatto sociale che è sotto gli occhi di tutti: sulle ceneri delle famiglie separate o divorziate tendono a ricostruirsi nuovi legami affettivi che mettono insieme uomini, donne e figli provenienti da esperienze di vita diverse. Nascono così le famiglie allargate.
Chi è il nuovo compagno della mamma
In questo articolo la nostra attenzione andrà al nuovo compagno della mamma con lo scopo ultimo di esaminare il legame figlio-genitore sociale in un mondo in cui la famiglia può ancora essere un esempio di amore senza tabù.
È giusto riconoscere il punto di vista dei figli (indipendente dalla loro età): inizialmente il nuovo compagno della mamma è l’estraneo o l’intruso. Al di là del diritto della donna (come dell’uomo) di ritrovare uno spazio affettivo dopo la separazione, sta di fatto che il nuovo partner non è mai una scelta dei figli, piuttosto è una situazione impattante a cui bambini e ragazzi si devono adattare.
- Una prima riflessione va compiuta sul come la famiglia di origine si è sgretolata e su quanto la separazione ha fatto male ai figli;
- va tenuto conto della presenza o assenza del padre biologico e della positività o negatività che ne conseguono;
- non va trascurato l’eventuale ruolo del nuovo compagno di mamma o della nuova compagna di papà nella separazione, eventualmente ne abbia avuto uno.
Senza contare che più sofferta è stata la separazione, maggiormente è vicina è al momento i cui il nuovo compagno di mamma entra nella vita dei bambini o ragazzi, più sono conflittuali le relazioni tra ex e quelle tra genitori e figli più la costituzione di legami affettivi col “nuovo papà” sarà lenta e complessa.
Come far accettare al proprio figlio il nuovo compagno: consigli
Il nuovo compagno di mamma, nel momento in cui fa il suo primo ingresso in casa, si colloca in una posizione difficile:
- è associabile a una figura paterna perché è sentimentalmente influente sulla mamma,
- la ama, per estensione si interessa ai figli di lei,
- ha un posto in casa e occupa uno spazio familiare che era rimasto vacante quantomeno nel quotidiano.
Malgrado tutto ciò non è il genitore biologico, non può entrare in competizione col papà e non gli si può attribuire un ruolo sostitutivo. Inoltre è fondamentale che dimostri elasticità in contrapposizione alla resistenza iniziale di bambini e ragazzi.
È fisiologico infatti che il figlio della coppia separata tenda a catalizzare su di sé, fino a colpevolizzarsi, tutti i vissuti familiari. Nello specifico del nuovo compagno della mamma, non è escluso che in capo al figlio nascano gelosie, affiorino sentimenti di rigetto come la voglia di fuggire tra le braccia del papà e lontano dall’estraneo.
Cosa può fare il nuovo compagno della mamma per diventare un genitore sociale, ovvero un papà di cuore?
Mentre noi adulti scegliamo la separazione o comunque arriviamo al punto di viverla come la strada preferibile, più sana, meno dolorosa o anche inevitabile, i bambini molto spesso la subiscono e, altrettanto spesso, per la fragilità che scatena in loro, se ne attribuiscono anche la responsabilità.
In quest’ottica la ricostruzione di una famiglia con l’innesto di un elemento è per loro un rischio non ponderabile. Il papà di cuore, tuttavia, rappresenta una opportunità importante: può essere il ritorno all’equilibrio, ovvero quella occasione della vita in cui si impara che dopo ogni rottura c’è una ricomposizione anche quando raccogliere i cocci è stata dura!
Il papà di cuore accetta un pacchetto completo che non ammette diritto di recesso, ovvero quando si entra in una casa o in una vita dove c’è un bambino (o più di uno) che si è già “separato” da un genitore è opportuno arrivare alle scelte familiari e di coppia con molta ponderazione. Conoscere il bambino della propria compagna equivale già stipulare con loro un patto di lealtà.
No alla gelosia
Non c’è spazio per le gelosie: la mamma resta tale, il suo stesso mestiere di madre tende a imporle la priorità del figlio. L’altro genitore, nei limite del possibile, va favorito nella sana relazione col bambino e i sentimenti negativi verso il padre biologico (ove ce ne siano) vanno filtrati affinché il figlio non percepisca tensioni o ne percepisca il meno possibile.
Come si chiama il nuovo compagno della mamma
La mamma probabilmente lo chiamerà amore, ma è opportuno non suggerire al figlio un nome da attribuire al fidanzato della madre. L’appellativo, il modo, il nome che il bambino darà alla nuova figura maschile nascerà da sé emergendo a mano a mano che si consolida la relazione affettiva.
C’è chi lo chiama terzo genitore, chi genitore sociale a me, in analogia con il nobile principio dell’adozione, piace definire i nuovi papà come papà di cuore.
Il nuovo compagno di mamma: definizione di genitore sociale
La nomenclatura più para-giuridica (è una nomenclatura sociale e non legale) è quella di genitore sociale inteso come figura adulta di accudimento e riferimento, conseguenza diretta della famiglia allargata.
Il genitore sociale è colui che, anche in mancanza di legami biologici, ha un rapporto affettivo stabile o si è incardinato nella vita familiare dei figli della compagna o del compagno.
Quando far conoscere ai figli il nuovo compagno
Dopo quanto tempo presentare il nuovo compagno ai propri figli? Questa è una domanda ricorrente
Non esiste un tempo giusto e nemmeno un momento giusto per allargare la propria famiglia dopo una separazione, piuttosto è bene che l’adulto genitore rifletta sulla necessità di bilanciare i tempi del proprio cuore col lutto vissuto dai figli (ed eventualmente ancora in corso).
La separazione dei genitori ha, per molti versi, la connotazione del lutto. Il bambino o il ragazzo merita un tempo di metabolizzazione e anche il tempo per ricostruire una relazione di rinnovata fiducia con mamma e papà.
Cosa fare se un figlio non accetta il nuovo compagno della madre?
Sulla base di una relazione amorevole e sincera, rispettosa dei ruoli e della storia di ogni membro della famiglia, il nuovo compagno di mamma può potenzialmente diventare un nuovo papà. Tuttavia è piuttosto probabile che i figli chiedano tempo, dimostrazioni, empatia prima di affidarsi a quello che per loro è l’estraneo.
Il tempo non è solo un concetto computabile in giorni, mesi o anni. Esiste un tempo relazionale che si costruisce sul darsi nella reciprocità, ovvero si tratta del tempo passato insieme.
Se sei una mamma separata e stai frequentando seriamente un compagno, abbi cura di introdurlo con gradualità nella vita dei tuoi figli strutturando intorno a lui dei tempi di conoscenza e delle occasioni di relazione che permettano al bambino di assorbire questa nuova figura. Ogni buon ricordo è un filo d’oro intessuto nella coperta dell’affetto, con la certezza che questa coperta ci terrà al riparo dal freddo negli inverni del cuore.
Mai fare confronti tar il papà biologico e quello di cuore. Probabilmente l’età e l’esperienza porterà i figli a maturare convincimenti propri a cui, tuttavia, è giusto che arrivino stando sulle loro stesse gambe.E mai alimentare i sentimenti negativi dei figli verso i padri, ove possibile fate dei vostri figli un territorio neutrale per la coppia degli ex e pure per le famiglie allargate.
L’importanza di esprimere i propri sentimenti con lealtà
Siate veri ed ematici con i vostri figli. Molto spesso le parole declinano sillabe e compongono significati non completamente corrispondenti ai veri sentimenti. Così l’amico di mamma non è il fidanzato, ovvero la mamma davanti al figlio continua a parlare di amicizia; la mamma gli vuole bene, così dichiara al suo bambino, e non dice, invece, di amarlo; chiede al bimbo di essere e ducato col suo amico e non di provare a conoscerlo perché per lei è una persona importante.
In realtà i bambini hanno un fortissimo potenziale percettivo, ciò dipende dal fatto che molta parte della loro espressione e comunicazione passa attraverso il linguaggio non verbale. Questo significa che i bimbi percepiscono le piccole bugie e nello stridere dei comportamenti con le parole fanno difficoltà a lasciarsi andare. La sincerità dei genitori, invece, è un volano per la felicità della famiglia.
Il nuovo compagno della madre può diventare il nuovo papà
Nessuno strumento potrà mai misurare l’intensità dell’amore, ciò dipende da quello che l’uomo chiama ignoto, a sottolineare il fatto che la nostra mente e le nostre capacità non possono cogliere tutto. Difficile decodificare l’amore, ma facile coglierlo mentre sboccia: sì, un papà può nascere dall’estensione naturale dell’amore per una donna già mamma, ciò può avvenire dinnanzi al figlio di lei e può compiersi come un miracolo che origina nel cuore abitando, poi, in tutta la vita.