Federico Leonardo Lucia, classe 1989, 33 anni, ha saltato attraverso un altro cerchio di fuoco e ancora una volta ne uscito con un dono. Lo stato di salute di Fedez è sotto controllo. Al momento è convalescente ma il peggio è passato, ne parla lui stesso in una lunga intervista al Corriere Della Sera.
Il dono sta tutto in quelle righe dove il rapper ha avuto nuovamente il coraggio di scendere nelle vie dell’anima e affrontare il tema della salute mentale.
La salute mentale riguarda i mali invisibili, quelle minacce che in troppi tentano di lasciare ai margini mentre depressioni, ossessioni, panico, senso di inappropriatezza e dolore mentale camminano tra i giovani con la forza distruttiva di un nemico ignorato o poco curato o rifiutato dalla società.
Lo stato di salute di Fedez riguarda il suo corpo e la sua anima
Il rapper stava per salire su un volo transoceanico diretto in America quando è svenuto. Era a casa e un calo di pressione, più importante di altri, lo ha messo ko. Aveva già avuto episodi meno importanti di pressione bassa, ma quella mattina la corsa in ospedale in autoambulanza è stata salvifica: era in corso il sanguinolento di due ulcere.
“La cosa più assurda è che quel mattino avevo un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita”, ha dichiarato il rapper.
Queste ulcere non sono estranee all’intervento di rimozione del tumore al Pancreas che Fedez ha subito, infatti possono forarsi in prossimità delle aree in cui i chirurghi hanno ricucito i tessuti.
Lo stato di salute di Fedez, in questi giorni bui, è stato messo in crisi prima dalle due ulcere, poi da un’emorragia ischemica, sempre nell’intestino. In sala operatoria era addormentato, provato ma mai solo: la moglie lo ha raggiunto il prima possibile lasciandosi alle spalle Parigi, dove si trovava, e i suoi impegni professionali.
Gli appelli di Fedez
Fedez ha perduto metà del suo sangue ed è con la consapevolezza dell’importanza delle trasfusioni ricevute che ha ringraziato i donatori di sangue appellandosi al suo pubblico per diffondere la cultura della donazione.
Ma l’altro aspetto centrale della sensibilizzazione, di cui Fedez è stato capace anche in questo momento complicato, riguarda la salute mentale. Quanto ha pesato la diagnosi di tumore al pancreas sullo stato di salute di Fedez? Dopo l’operazione, pur non subendo trattamenti chemioterapici perché gli accertamenti post operatori ne hanno escluso la necessità, Fedez ha avuto altri problemi di salute.
È stato male quest’estate: “Tanto da aver perso molti chili negli ultimi mesi – come ha dichiarato lui stesso, aggiungendo – Sostanzialmente molte malattie o disturbi di origine psicosomatica. Prima il fuoco di Sant’Antonio, poi forti gastriti da stress. Insomma, un generale stato di salute molto debilitato dallo stress”. Ed è qui che il rapper ho virato sulla salute mentale.
Salute mentale e sostegno nei momenti difficili
Google gli consegò una sentenza di morte quando, appunto, googolando la sua diagnosi finì nella trappola del cercare tra le maglie del web “una risposta”; nello stesso periodo avvertì la solitudine di chi non conosce cosa sta accadendo al proprio corpo e d’improvviso lo accusa di essere colpevole di un dolce sordo e muto che camminava dentro senza far rumore, ma pronto ad uccidere.
Lo stato di salute di Fedez, nel racconto del rapper il dolore si fa esempio
L’ansia è figlia di quelle paure a cui non sappiamo o non possiamo dare conforto e il corpo risponde cercando rifugi impenetrabili che spesso non trova altrove se non nel dolore. Per sua stessa ammissione, tutto questo Fedez avrebbe voluto raccontarlo anche a Belve! Purtroppo la sua partecipazione al programma è stata cancellata e peraltro il rapper era in ospedale quando è stato messo al corrente di siffatto rifiuto:
“Dopo la malattia ho avuto seri problemi di salute mentale. Li ho dovuti affrontare, li sto affrontando tuttora. Non ho pudore o vergogna a parlarne. Ho attraversato una depressione acuta e mi ha aiutato tantissimo ascoltare le esperienze altrui, cioè come altri stavano o avevano affrontato una diagnosi nefasta. Sa perché avevo accettato l’invito di Francesca Fagnani a Belve? Perché volevo parlare, specie ai giovani e a chi si sente incompreso, di salute mentale. La salute mentale è un tema che riguarda molte persone giovani, ragazzi e ragazze. Forse ascoltare la mia esperienza, proprio quella di una persona che si pensa sia felice perché possiede tutto, li avrebbe potuti aiutare a sentirsi meno soli o a dirsi: be’, allora può succedere davvero a chiunque. A me cercare un riferimento è servito moltissimo: quando ho scoperto la malattia, ho cercato chi stesse vivendo la mia stessa situazione o comunque simile alla mia”.
Intervista integrale sul Corriere della Sera
È tempo di legittimare la salute mentale come condizione meritevole di rispetto, Fedez rappresenta un esempio da portare lontano.