Le bolle di sapone calmano i bambini, è una questione di gestione del respiro e di dialogo tra il cervello e il nervo vago; insomma lo confermano le neuroscienze e la pedagogia, oltre a trovare riscontro nelle tecniche di mindfulness.
Questa premessa pretende alcune precisazioni che partono dall’osservazione dei bambini mentre giocano con le bolle di sapone. Chiariamo qui di seguito cos’è il nervo vago e che segnale calmante fa transitare dal cervello al corpo dei bimbi attraverso il respiro calmo.
Le bolle di sapone sono un gioco di autocontrollo
Respirare è un azione istintiva che il corpo umano compie sin dal primo istante di vita extra-uterina, è così tanto determinante ai fini dell’esistenza al mondo che il primo atto respiratorio fa definire la nuova vita: è nato vivo il bambino che si è dimostrato capace di respirare autonomamente.
L’importanza del respiro interessa la nascita anche dal lato della mamma: nei corsi preparatori al parto il come respirare, durante il travaglio e il parto attivo, è un aspetto importante della preparazione e della acquisita consapevolezza della madre. Già questa attenzione al respiro ci dimostra come esso sia essenziale per restare in contatto con se stessi governando le proprie emozioni.
Respirare ci aiuta prendere le distanze dalle difficoltà:
- dinnanzi alle situazioni critiche, alle mamme viene spesso suggerito di allontanarsi per un istante dalla fonte di stress per poter respirare (l’origine dello stress può essere anche il “capriccio” passeggero del bambino). Allontanatevi, ovviamente affidando il bimbo alle cure di qualcun altro, ogni qualvolta in casa si realizzi un conflitto importante con i figli. Respirare fa bene anche quando il conflitto si innesca col compagno o sul lavoro.
- Allo stesso modo ai genitori viene suggerito di educare il bimbo a respirare correttamente quando sta per sopraggiungere la rabbia o l’ansia o la paura.
In entrambi i casi (ovvero tanto per noi grandi quanto per i nostri piccolini), “fermati e respira” non è un consiglio banalizzabile perché una buona respirazione ha effetti benefici sul corpo e sul comportamento umano:
- ossigena il cervello,
- ci consente di ritrovare il nostro baricentro emotivo (o comunque di riavvicinarci al nostro punto di equilibrio),
- distende i muscoli contratti da rabbia, paura, razioni di attacco o fuga,
- ci predispone bene e ad esaminare con il giusto distacco le situazioni che ci circondano.
Insomma, respirare bene aiuta a riprendere possesso del corpo allontanando la tensione (pronta a scattare e degenerare) innescata da stati e situazioni stressanti e ansiogene.
Il respiro delle bolle di sapone che calmano i bambini
Per creare bolle soffiando attraverso il cerchietto di plastica, in dotazione a ogni comune barattolo di bolle di sapone, il bimbo è costretto a praticare una particolare tecnica di respiro che, per struttura e meccanismi, riesce ad essere fortemente calmante.
Come respirare per fare tante bolle?
Inspira un pochino ed espira a lungo e piano paiano, fai una piccola scorta d’aria e buttala fuori lentamente con un atto espiratorio lungo, in sintesi sono queste le istruzioni che diamo a nostro figlio perchè produca tante bolle libere e suggestive. Questo respiro controllato, calmo, razionato ha un effetto specifico sul corpo del bambino: parla al nervo vago.
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Cos’è il nervo vago
Per rendere con precisione questa definizione importante, faccio riferimento al testo “La guida alla teoria poligale” di Porges, il Professore ce lo descrive dettagliatamente: il nervo vago è il 10° nervo cranico, sulla sua via si muovono una grande quantità di impulsi motori e sensoriali. Esso connette il tronco encefalico con numerose aree del corpo: collo, torace, addome e corre fino alle vie motorie.
Se il vago percepisce un segnale di pericolo il nostro corpo si irrigidisce, si pone in una condizione di preallarme (che fa scattare reazioni di difesa o fuga); ma se lo stesso nervo riceve un input tranquillizzante, al contrario, si rilassa.
Ebbene, il respiro stimolato dall’azione di fare le bolle di sapone ha sul vago un effetto calmante, ovvero, mentre il corpo esercita quegli atti respiratori, il cervello pian piano invia al vago segnali confortanti e lo stimola a rilassarsi con conseguente rilassamento di tutto il corpo.
In questo senso le bolle di sapone sono un gioco di autocontrollo
Bolle di sapone sfruttate come gioco calmante e di autocontrollo
Nella consapevolezza che la tecnica respiratoria dell’ispirazione corta ed espirazione lunga ha un effetto riappacificante, le bolle di sapone possono essere sfruttate come buona istruzione del bambino a respirare in modo da calmare se stesso.
Usiamole quando abbiamo bisogno di arginare un dolore, uno sconforto o un attacco di rabbia che stiamo percependo in arrivo nel bambino; quando, al nido o alla scuola dell’infanzia, oppure a casa tra cugini o fratelli, i bambini stanno per incorrere o sono incorsi in un conflitto; quando, in qualche modo, noi adulti intendiamo offrire ai bambini un canale di sfogo delle frustrazioni; usiamole dopo un attacco di rabbia e dopo che la curva del dolore emotivo del bimbo ha raggiunto il suo picco ma la calma stenta a ritornare.
La magia delle bolle di sapone sta anche nella loro suggestione
È possibile che l’azione benefica sul respiro del bambino sin ora fosse per voi sconosciuta, ma è impossibile, invece, che non abbiate notato come le bolle di sapone letteralmente catturano il bambino che le libera col suo soffio e le guarda volare lontano.
Guardando le bolle il bimbo sperimenta anche competenze fisiche: il volo, quindi il peso, le distanze, la durata che si misura con l’intensità del suo soffio e la grandezza che ha a che fare anche con la forza del soffio. L’aspetto di accrescimento del gioco è spesso trascurato, voi abbiatelo sempre a mente: ogni gioco (costruttivo), anche il più semplice, ha a che fare con lo sviluppo del bambino e persino le bolle di sapone non sono solo acqua e sapone.