In tanti conoscono la filastrocca Giro giro tondo ma in pochi possono affermare con assoluta certezza di conoscerne l’origine. Nonostante ciò, esiste una macabra ed inquietante teoria che collega l’origine di questa cantilena ad una devastante epidemia di peste.
Filastrocca Giro giro tondo
Frutto della tradizione popolare manifestata attraverso canti e balli, il girotondo è oggi un gioco per bambini diffuso in tutto il mondo. I piccoli che vi prendono parte devono mettersi in cerchio, tenersi per mano e girare in tondo cantando la filastrocca. Una volta ultimata la cantilena, i giocatori devono accovacciarsi o sedersi a terra. Ecco la filastrocca Giro giro tondo più celebre:
Giro giro tondo
Casca il mondo
Casca la Terra
Tutti giù per terra.
Nota per il lettore: nelle più recenti versioni, soprattutto quelle presenti in molti video per bambini presenti in rete, la parola “casca” è stata sostituita da “gira”.
A cosa serve la filastrocca
Le filastrocche sono dei brevi componimenti spesso contenenti rime, suoni ripetuti e assonanze. Recitate o cantate con un ritmo più o meno lento e monotono (ecco perché sono definite cantilene), vengono proposte ai bambini sin dall’età prescolare in qualità di giochi educativi.
I diversi suoni vocali e le assonanze aiutano il piccolo a sviluppare le sue abilità linguistiche, la ripetitività dei movimenti eseguiti durante le filastrocche ritmate lo aiutano nel coordinamento motorio mentre il giocare con gli altri bambini gli consentirà di migliorare la sua capacità di relazionarsi con gli altri.
Si evince che la filastrocca non è solo un “banale” metodo di intrattenimento ma una vera e propria attività didattica che aiuta il bambino a sviluppare diverse capacità.
Filastrocca Giro giro tondo: le origini
Come detto in apertura di articolo, non si conosce l’esatta origine di questa filastrocca tuttavia esiste in rete una teoria dai macabri contorni secondo la quale il Girotondo è un adattamento della filastrocca inglese Ring a Ring o’ Roses.
Ring-a-ring o’ roses
(girotondo/anello di rose),
A pocket full of posies
(un sacchetto pieno di erbe/mazzolini di fiori).
A-tishoo! A-tishoo!
(etcì! Suono dello starnuto)
We all fall down!
(Cadiamo tutti)
Considerata una delle più comuni nursery rhymes (filastrocche), Ring-a-ring o’ roses può vantare molte e diverse versioni, tutte accomunate dal gioco: i bambini si prendono per mano e cantano girando in cerchio.
Nursery rhyme Ring-a-ring o’ roses
Il primo documento stampato di Ring-a-ring o’ roses risale al 1881, in quell’anno infatti veniva pubblicato il libro “Mother Goose” di Kate Greenaway. La versione qui riportata, accompagnata da un’illustrazione di bambini che fanno il girotondo, è diversa da quella moderna. I piccoli non dovevano starnutire ma invocare il silenzio (hush) e sul finale crollare (tumbled down).
Ring-a-ring-a-roses,
A pocket full of posies;
Hush! hush! hush! hush!
We’re all tumbled down.
Da allora sono state fatte diverse ipotesi sull’origine della filastrocca, teorie elaborate da esperti di folklore ma rimaste tali perché non avallate documentazioni accreditate. Nonostante ciò, in molti ricollegano l’origine della filastrocca inglese alla Grande peste che colpì l’Inghilterra tra il 1665 e il 1666.
La Grande Peste
Definita “grande” per l’ampia diffusione che ebbe in Inghilterra, l’epidemia di peste bubbonica che colpì Londra tra il 1665 e il 1666 causò la morte di oltre 75mila persone. Il caso più famoso fu quello di Eyam, un villaggio situato nella contea del Derbyshire dove morì più del 70% della popolazione.
Nel 1951 alcuni aspiranti cercatori di origini hanno iniziato a diffondere la teoria secondo la quale le rime di Ring-a-ring-a-roses fossero un chiaro riferimento all’epidemia del XVII secolo. Tale tesi viene poi ripresa nel libro The Oxford Dictionary of Nursery Rhymes di Iona e Peter Opie, una coppia di celebri folkloristi inglesi che hanno cercato di far luce sull’argomento.
Come riportato nel suddetto libro, per gli aspiranti cercatori l’anello di rose (ring of roses) rappresentava un’eruzione cutanea o le piaghe che si formavano intorno alla bocca dei malati (formando per l’appunto un anello), il sacchetto pieno di erbe era invece quello che le persone portavano in tasca per proteggersi e rendere più sopportabile l’odore dei malati. Lo starnuto rappresentava uno dei sintomi della malattia mentre il “tutti giù per terra” richiamava la morte.
La verità sulle origini della filastrocca Giro giro tondo
La teoria che associa l’epidemia di peste alla filastrocca Ring-a-ring-a-roses è rimasta tale. Non solo non è mai stata provata ma diversi studiosi di folklore hanno ribattuto con migliori argomentazioni. Nello specifico si è detto:
- Nelle versioni più antiche la caduta (“tutti giù per terra”) era in realtà un inchino, azione che concludeva molti balli delle epoche passate;
- I sintomi descritti non corrispondono appieno a quelli della peste bubbonica, caratterizzata principalmente da linfonodi ingrossati (bubboni) localizzati soprattutto nella zona inguinale, ascellare e cervicale (fonte Manuale MSD);
- La versione della filastrocca associata alla Grande peste è quella più moderna, diffusa quasi 300 anni dopo l’epidemia. È quindi difficile immaginare che la tragedia del XVII secolo ne fosse l’origine;
- Iona e Peter Opie collocano la nascita della teoria della peste solo nella seconda metà del XX secolo. Se fosse stata vera, l’avrebbero certamente diffusa molti anni prima.