Un diario è un luogo intimo; quando eravamo molto molto giovani gli adulti definivano “segreto” il diario dei ragazzi, in verità questo termine può essere fuorviante e non lasciar apprezzare la vera importanza di tenerne uno, in particolare un diario della gravidanza.
Mi spiego: non necessariamente nel diario si scrive qualcosa di inconfessabile o particolarmente speciale, più semplicemente in esso si liberano le emozioni senza doverle inserire in un discorso a più interlocutori (che per sua stessa natura implica il confronto con l’altro, se non l’alea del giudizio).
Di fatto il diario è personale perchè è il luogo in cui comunichiamo con noi stessi.
Perché tenere un diario della gravidanza
In certe circostanze di vita, quando siamo particolarmente esposti e vulnerabili, scrivere di noi e per noi ci permette di calarci nella parte, acquisire consapevolezza di ciò che siamo o che sta accadendo. Ed è innegabile che la neomamma è chiamata a indossare nuovi abiti, non solo letteralmente più larghi!
I cambiamenti che interessano la donna incinta sono intimamente legati al bambino che sta per irrompere nella sua vita travolgendo e sconquassando tutto. La mamma ha il diritto di metabolizzare questa gioia produttiva e modificatrice anche nel suo privato, anche da sola e anche entrando con i pensieri e la penna negli angoli più remoti del suo cuore. Scrivere ci permette di indagare in quegli angoli della nostra anima dove alla felicità si sommano le paure e le aspettative, le ansie e i dubbi.
Un diario è una lente d’ingrandimento che ci consente di esplorare i nostri sentimenti, ma è pure un filtro che ci permette di epurarli e alleggerirli.
In questo senso un diario della gravidanza permette alla donna di entrare in contatto con la mamma che sta diventando e di riflettere sul percorso di vita in atto. Senza contare che conoscendo se stessa la mamma in dolce attesa esplora già la relazione col bambino, indagando i sentimenti, infatti, parla anche a lui, si relaziona al figlio che verrà nello stesso momento in cui si relaziona alla sua nuova identità di mamma.
Come fare il diario della gravidanza
Un quaderno o un taccuino possono già essere un diario nel momento in cui vi si annota tutto ciò che è importante cristallizzare, ricordare o lasciare emergere. Attenzione però ai diari della gravidanza liberi, quelli fai da te: vero è che il diario dev’essere scrigno di memorie, cambiamenti, emozioni, foto, ecografie, ma non si tratta solo di questo, non è un’istantanea che imprime un’emozione e la custodisce senza un lavoro di introspezione.
Il diario ci interroga e ci dà risposte, ci induce a riflettere e pone dubbi che risolviamo scrivendo, toccando e suonando altre note dell’anima. Un diario guida (ovvero un diario che sia anche un libro e-o un manuale) è meno dispersivo di un quaderno libero perché sollecita e focalizza gli interrogativi aiutando la mamma a non perdere interesse verso la compilazione. Usando un semplice quaderno, invece, è facile restare intrappolate nell’imbarazzo del “Cosa scrivo oggi?”.
Con un diario di gravidanza guidato è più semplice non perdere interesse nello scrivere perché è il libro stesso a condurci per mano ponendo domande che oggi possono trasformarsi in riflessioni, domani saranno memorie e ricordi.
Come puoi arricchire il tuo diario della gravidanza
- Fai dei video o registra degli audio e conservali su una chiavetta USB da custodire a corredo del tuo album gravidanza.
- A patto di saperci fare con una matita tra le mani, disegna l’immagine che hai del tuo bambino, della sua cameretta, dei vostri momenti insieme.
- Scatta una foto per ogni mese di gravidanza così il tuo diventerà anche il “diario di una pancia”.
Dove acquistare il diario della gravidanza
In commercio ce ne sono molti, potete anche cercare un diario della gravidanza da stampare. Tuttavia Vitadamamma vorrebbe mostrarvi un diario libro (o per meglio dire manuale) che ha diversi punti di forza dalla sua parte: “Baby on boadr” – Vivida
Si tratta di un diario-libro che, oltre a lasciare spazio alla mamma e al suo vissuto, è ricco di consigli e suggerimenti, anche relativi alla salute della donna incinta e, quindi, del bebè. Di pari passo col progredire della settimane, invita la mamma ad annotare non solo ricordi ed emozioni ma anche ciò che può esserle utile e concorrere al suo benessere.
Pagina dopo pagina, l’interesse al benessere della donna incinta accende l’attenzione sul concetto di “care“ (ovvero di cura) estesa a mamma e bambino e quindi complessiva. Questo realizza un accompagnamento sereno attraverso gli step dei 9 mesi dando informazioni importanti, considerando lo stato della gestante e senza mai trascurare l’attenzione alla mamma-donna. Insomma, “Baby on board” è un diario che ti chiede “Come ti senti?”.
Chiedere a te stessa come ti senti è un atto di fiducia verso i tuoi sentimenti ed è un atto di auto-amore. Il benessere della mamma si irradia su tutta la famiglia, ricordalo!
Mai rinunciare al proprio benessere
Indagando il proprio benessere la mamma esce dalla concentrazione assoluta sul bambino e si concede la possibilità di recuperare consapevolezza di sé come donna, questo non è un aspetto nè secondario nè trascurabile. Quando nasce una mamma a partorirla è sempre una donna e questi due aneliti di vita (quello materno e quello femminile) non devono entrare in conflitto ma omogeneizzarsi.
Dentro una mamma felice c’è una donna appagata.
È la donna che è dentro di te, quella che sei stata sino alla gravidanza e che devi continuare ad essere pur diventando mamma, che ha bisogno di confrontarsi col suo benessere interiore; non rinunciare a nessuna parte del tuo cuore, a nessun sogno e a nessuna aspiraione.
“Baby on board” è un’amica capace di fare le giuste domande. Ma, tralasciando il singolo diario di gravidanza, qualnque tu scelga, è importante averne uno, sarà uno scrigno di memorie e un rifugio di riflessione, sarà il tuo posto, il tuo specchio e un giorno diventerà il luogo in cui persino tuo figlio potrà scoprire com’è nata la sua mamma!