Ange Wakeling è una donna che nella vita ha dovuto sempre combattere contro i pregiudizi a causa del suo fisico importante. Definita dai medici troppo grassa per poter portare avanti una gravidanza trigemina (3 gemelli), mamma Ange ha rifiutato in modo categorico l’aborto selettivo pur consapevole dei rischi corsi per la sua salute e quella dei suoi bambini.
La storia di Ange Wakeling
Ange è rimasta incinta per la prima volta nel 2015. La donna non ricorda il suo peso di allora ma è certa avesse una taglia 24, misura inglese equivalente all’italiana 56. Sin da subito i dottori l’hanno messa in guarda dai possibili rischi che il peso eccessivo avrebbe comportato – diabete, ipertensione o preeclampsia (gestosi) – mostrandosi fortemente contrari alla sua gravidanza.
“I dottori sono stati terribilmente schietti con me. Hanno detto: “Non dovresti avere questo bambino.” Continuavano a parlare dei rischi […] tutto a causa delle mie dimensioni. C’era una tale attenzione sul mio indice di massa corporea. Era terribile”.
Nonostante il parere sfavorevole dei medici, la gravidanza è proseguita senza alcun problema, così come il parto. Ange Wakeling ha dato alla luce la piccola Dottie nel Febbraio del 2016, una bambina perfettamente sana.
La gravidanza trigemellare
Nel 2019 Ange e il marito Chris iniziano nuovamente la caccia alla cicogna ma dovranno attendere fino al Gennaio del 2022 prima di vedere la doppia lineetta sul test di gravidanza. Purtroppo la loro immensa gioia per quella nuova vita tanto attesa e desiderata si scontrerà ben presto con le aspettative non rosee dei medici.
All’ecografia di controllo effettuata alla 12° settimana di gestazione, mamma Ange scopre infatti di aspettare 3 gemelli, tre piccoli cuori che battevano nel suo ventre.
“Ero sdraiata sul lettino, l’ecografista mi ha passato lo scanner sullo stomaco e mi ha detto che ero incinta di tre gemelli. Aveva visto questo tipo di gravidanza una sola volta nella sua carriera. Non potevamo credere che avremmo avuto tre bambini invece di uno”.
Ma, come racconta la stessa Ange, la loro felicità viene presto minata. Durante la visita di controllo effettuata alla 14° settimana di gravidanza il medico le propone in modo schietto e diretto un aborto selettivo.
Ange Wakeling e la richiesta di aborto selettivo
Chiamato anche riduzione embrionale, l’aborto selettivo è una pratica medica eseguita solo in casi di gravidanza multipla a rischio e consiste nella selezione di uno o più feti e nell’interruzione del loro sviluppo. In parole povere si chiede ai genitori di scegliere quale dei loro figli non ancora nati dovrà sopravvivere e quale no.
Il fisico importante di mamma Ange – la donna ha iniziato la seconda gravidanza con un peso di circa 140 Kg (22 stone) – avrebbe potuto comportare dei seri rischi per la gravidanza, tra cui il diabete, la preeclampsia o il travaglio precoce.
“Hanno detto che era comunque una gravidanza ad alto rischio perché multipla – ha spiegato Ange Wakeling – e il rischio era ancora maggiore a causa del mio peso. Mi hanno chiesto se volevo interrompere. È stato devastante da ascoltare, ma non c’era modo che io e Chris lo facessimo a nessuno dei nostri bambini”.
La nascita dei gemelli
La coppia si è opposta al parere dei medici ed ha portato avanti la gravidanza senza rinunciare a nessuno dei loro figli. Ange non ha avuto alcun problema di salute previsto dai medici, a parte alcune difficoltà motorie dovute alla sua stazza, ed i bambini hanno continuato a crescere sani e forti nella pancia della loro mamma.
Contro ogni più rosea previsione, la donna ha portato avanti la gravidanza fino alla 35° settimana partorendo i suoi piccoli il 18 Agosto 2022. Olive Rose, Ada Joy e Tucker James sono riusciti a stupire tutti i medici: 3 bambini perfettamente sani con un peso tra i 2 e i 2,5 Kg.
Il messaggio di Ange Wakeling
Ange ha deciso di raccontare la sua storia attraverso i giornali e i social network per inviare un messaggio di speranza alle donne che vogliono diventare mamma.
“Voglio solo condividere la mia storia per dare speranza alle persone. Per dimostrare che va bene essere sia una persona grossa che una mamma. E non arrendersi mai”.
E ancora:
“Sì, c’erano dei rischi per la mia gravidanza, ma dovrebbero darci speranza, non offrirci l’interruzione. Ogni donna ha il diritto di essere mamma, qualunque sia la tua taglia”.