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Imparare a scrivere, come aiutare i bambini

Per imparare a scrivere e a leggere, per riconoscere le lettere e saperle riprodurre il bambino deve avere acquisito delle precompetenze.

di Federica Federico

07 Novembre 2022

Imparare a scrivere

Nell’immaginario comune i bambini imparano a scrivere e leggere nel corso del primo anno della scuola elementare e, sempre nel comune sentire, la scrittura e la lettura sono associate all’apprendimento analitico, ovvero metodologico, e meccanico dell’alfabeto. Niente di più fuorviante ed errato!

 

Maria Montessori, e a seguire molta della pedagogia contemporanea, ha sostenuto che prima dell’esplosione della letto-scrittura (tra i 5 e i 6 anni) per imparare a scrivere e leggere il bambino passa attraverso un tirocinio propedeutico della mano e della mente.  Ma cosa vuol dire? Innanzitutto significa che noi mamme dobbiamo favorire una conoscenza delle letterine non didattica o schematica. 

 

Percorsi, pittura a dito, uso di telai, infilare perline, aprire e chiudere scatoline e lucchetti, sono tutte attività propedeutiche al coordinamento occhio-mano e capaci di favorire una buona padronanza del tratto grafico. Insomma fate sì che il bambino impari a muovere le mani in modo finalistico, cioè seguendo le intenzioni della mente.

 

Senza trascurare il fatto che non si possono memorizzare le lettere prima di aver fatto amicizia con le forme: ogni lettera, infatti, ha una sua struttura che nello stampato maiuscolo, da dove parte l’apprendimento scritto del bambino, coincide con un “vestito fatto di linee”. Per esempio, la A è simile a un triangolo e la O è un cerchio perfetto.

 

Imparare a scrivere attraverso l’esperienza dei sensi (tattile, manipolativa e visiva)

La prima esperienza del bambino con la scrittura è sensoriale e ha a che fare con la forma di ciascuna lettera. È auspicabile, infatti, che le lettere vengano presentate al bambino come un’esperienza di “disegno”, tattile e manipolabile. 

 

Il bambino deve essere messo in condizione di toccare, osservare, studiare e solo infine muovere le linee nello spazio sino a riprodurre il tratto che conduce alla lettera. È sulla scorta di questo bisogno innato nei bambini che Vita da Mamma vi propone, tra i vari strumenti di ausilio alla conoscenza delle lettere, anche un gioco facilmente reperibile in commercio: “Il Mio Primo Scarabeo”.

È il bambino che impara a scrivere

Costruire lettere di plastilina, associare le forme, disegnare le lettere col dito in un vassoio cosparso di farina o pan grattato: queste sono alcune attività capaci di stimolare lo sviluppo delle pre-competenze utili alla letto-scrittura. 

 

Maria Montessori lo ha svelato a tutti i genitori: il bambino è il Maestro. Parliamo di apprendimento della scrittura e non di insegnamento, perché assumiamo un approccio sensoriale e vogliamo offrire al bambino strumenti concreti di esplorazione delle sue “amiche lettere”.  Con i giochi che vi consigliamo in questo articolo vogliamo dargli quelle opportunità di cui ha bisogno per imparare.

 

Vissuto in questo modo l’accesso alle lettere è un gioco che parte dalle mani e arriva al cervello.

 

Come giocare con le lettere per imparare a scrivere 

Ritagliate lettere di cartone e lasciate che il bambino le manipoli, eventualmente favorendo giochi di sovrapposizione. Anche la carta gommata è un ottimo materiale per questo gioco.

 

Potete creare questo gioco offrendo al bimbo due strumenti: 

  1. le lettere ritagliate sul cartone,
  2. un tabellone con le lettere sparse.
 

Come procedere nel gioco: chiedete al bimbo di recuperare, tra tutte le lettere presenti sul tabellone, la lettera gemella di quella che di volta in volta prende in mano.

 

Il bimbo dovrà sovrapporre la lettera cartonata su quella disegnata ripetendo l’accostamento sino all’esaurimento dell’alfabeto. 

 

Mostrategli sempre come si gioca, fatelo in modo chiaro, attirando la sua attenzione e, successivamente, lasciate che giochi da solo rispettandone la concentrazione e il diritto di sbagliare e auto-correggersi.

 

Questo gioco è adatto ai bambini di 5-6 anni, per i più piccini potete selezionare le sole vocali, meno lettere vuol dire meno associazioni e quindi meno difficoltà.

 

Vi forniamo un alfabeto in bianco e nero da stampare e ritagliare o da usare come tabellone. 

Imparare a scrivere

Se non volete ritagliare le lettere su cartone o carta gommata e cercate uno strumento efficace ma già pronto all’uso, vi consigliamo “Il Mio Primo Scarabeo” che contiene 144 tessere raffiguranti le lettere dell’alfabeto italiano in stampato maiuscolo. 

 

Il Mio Primo Scarabeo nasce per accompagnare i bambini più piccoli nella scoperta del linguaggio scritto: lettere e parole

Abbiamo scelto di intraprendere un viaggio insieme a questo gioco (a cui dedicheremo più articoli, post e dirette live) perché ne abbiamo constatato la validità come strumento di supporto alle competenze necessarie per imparare a scrivere e leggere. 

 

Vi basti pensare che le lettere de “Il Mio Primo Scarabeo” sono adatte a stimolare associazioni visive chiare e immediate, sono pulite ed essenziali, sono, quindi, assolutamente a misura di bambino. L’uso, sia nel gioco appena proposto che in quelli che seguono, ve lo dimostrerà.

 

Imparare a scrivere partendo dal riconoscimento delle lettere è possibile anche attraverso il gioco delle coppie:

vi occorrono tessere con le lettere impresse, grandi e riconoscibili.  

 

Distribuite un numero x di tessere al bambino dopo aver collocato dinnanzi a lui un numero uguale di lettere scoperte sul tavolo. 

Il numero delle tessere e delle lettere cresce progressivamente con l’età del piccolo.

 

Per esempio sul tavolo ponete le vocali in ordine sparso e nelle mani del piccolo mettete 5 tessere tutte vocali. Potete anche evitare di dare al bambino una tessera per ogni lettera scoperta sul tavolo decidendo, invece, di mettere nelle sue mani più lettere uguali. 

 

Per esempio, a fronte delle vocali scoperte sul tavolo, potete dare al bimbo 3 A ma nessuna E né alcuna U, in questo modo non potrà mai giocare per esclusione. Chiedetegli infine di sovrapporre le sue lettere a quelle poste sul tavolo dinnanzi a lui.

 

Il gioco che citiamo rappresenta un valido strumento per un percorso di prescrittura improntato all’approccio ludico e sensoriale all’alfabeto e, grazie alle tessere de “Il Mio Primo Scarabeo”, il bambino disporrà di lettere già pronte all’uso, facilmente identificabili, chiare e manipolabili.

 

Imparare a scrivere con le emozioni e le 144 tessere del gioco “Il Mio Primo Scarabeo”

Utilizzando le tessere in uno schema libero potete anche costruire, con le stesse, delle primissime associazioni scritto-emozioni: usatele, per esempio, per segnare i posti a tavola scrivendo i nomi della vostra famiglia, come mamma e papà, Mario, Marta, eccetera. 

 

Oppure create un percorso delle emozioni descrivendo le sensazioni della giornata: “Questa mattina mi sono svegliata felice perché…

Scrivete l’emozione “felice” con le tessere de “Il Mio Primo Scarabeo” ed esortate il bambino a parlare della sua sensazione, probabilmente la F diventerà la lettera della Felicità realizzando quelle associazioni senso-visive essenziali per imparare a scrivere in un sistema multifunzionale. 

 

In questo modo, già intorno ai 5 anni, il bambino imparerà a dare forma grafica a un suono identificativo e sarà una forma nella quale riconosce se stesso, il suo nome, o i nomi dei suoi genitori oppure una sua sensazione o un suo ricordo.

 

Com’è cambiato l’approccio alla scrittura 

Un tempo i maestri partivano dalla memorizzazione delle lettere e del loro grafema (la forma grafica\scritta della lettera); associavano, poi, i fonemi (i suoni basilari delle letterine per come si leggono) all’alfabeto da imparare pedissequamente. In parole più semplici, chiamavano le lettere per nome, le facevano scrivere decine e centinaia di volte e vi associavano il suono corrispondente, passando poi alle sillabe. 

 

Oggi, invece, si ha la piena consapevolezza del fatto che imparare a scrivere è un percorso dei sensi e dell’esperienza pratica.  Se memorizzare l’alfabeto e la forma grafica di ogni lettera non basta è, invece, di aiuto permettere al bambino di toccare le lettere, come vi invitiamo a fare durante i giochi che vi abbiamo descritto.

 

Nel prossimo articolo dedicato alle “Nostre Amiche Letterine”, Vita da Mamma vi condurrà nella pratica del come iniziare la prescrittura partendo dall’allenamento della mano e del corpo del bambino, un primo passo verso gli apprendimenti più strutturati di letto-scrittura. 

 
 

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Libro della prescrittura scaricabile gratuitamente in formato PDF
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