L’orrore giovedì mattina in Thailandia quando un uomo armato di pistola e coltello ha fatto irruzione in un asilo nido uccidendo 22 dei 30 bambini ospiti e freddando più di dieci adulti tra cui anche un’educatrice all’ottavo mese di gravidanza. La strage all’asilo di Nong Bua Lamphu ha lasciato una scia di sconcerto nel mondo intero.
Il movente, oscuro in un primo momento, pare essere radicato in un profondo mal di vivere e in una irrefrenabile insoddisfazione: il killer 34enne era un ex agente di polizia estromesso dal corpo armato dopo essere stato accusato e condannato per detenzione di stupefacenti. Sin dalle prime ore di giovedì il suo scopo era quello di uccidere la sua famiglia, a quanto pare si è recato all’asilo, armato di rabbia e violenza, proprio alla ricerca di suo figlio.
Strage all’asilo: 35 morti, 12 feriti e una bambina sopravvissuta
Al momento dell’irruzione, le 12:10 ora locale, molti bambini mangiavano, mentre altri già dormivano, il killer li ha freddati nella mensa e nei loro giacigli lasciando che la morte li cogliesse inaspettatamente e poi si è dato alla fuga a bordo di un’auto, un pick-up bianco. Col mezzo lanciato a tutta velocità ha ancora disseminato terrore investendo diversi pedoni.
Solo alla fine di questa folle corsa violenta ha raggiunto il suo scopo: togliere la vita sua moglie, al figlio, e ad altri familiari per poi suicidarsi.
Emmy, la sola sopravvissuta alla strage all’asilo nido
Tra i 25 bambini cadavere ve ne era una addormentata che si è risvegliata in mezzo all’orrore. La stampa internazionale rende nota l’esistenza di una sopravvissuta tra i bambini dell’asilo di Nong Bua Lam Phu, l’unica anima innocente scampata all’attacco. Solo per un caso fortuito i proiettili non l’hanno raggiunta, Emmy dormiva accanto alla sua michetta del cuore e si è svegliata i cadaveri degli altri bimbi.
Il sonno l’ha protetta e ”Non ha avuto idea di cosa stesse succedendo“, ha spiegato il nonno della piccola. Emmy ha 3 anni ed è stata ritrovata incolume ma sporca del sangue dei compagni morti accanto a lei. Si era appena svegliata dal riposino quotidiano, la sua era una classe composta da 11 bambini coetanei, l’asilo contava in tutto 30 iscritti, bimbi di età era compresa gli 1 e i 3 anni.
Il bilancio della strage all’asilo poteva essere peggiore
Se alcuni bimbi sono morti nel sonno, altri hanno sentito gli spari e avranno avuto molta paura. Sette le persone uccise mentre provavano a scappare, tra loro anche un bambino.
È possibile che il Killer, Panya Khamrab, questo il suo nome, avesse già pianificato l’omicidio-suicidio della sua famiglia.
L’uomo cercava il figlio, qualcuno avanza l’ipotesi che il bambino fosse nato da una precedente relazione della moglie, il fatto di non averlo trovato potrebbe aver fatto scattare la scintilla omicida estendendo la sua violenza anche a tanti innocenti.
Il bilancio dei morti sarebbe potuto essere ancora più doloroso se le condizioni meteorologiche fossero state normali, giovedì, in quella zona, pioveva, il meteo avverso aveva convinto alcune famiglie a non mandare i bambini a scuola.
Come sta Emy la bambina sopravvissuta
A fronte delle notizie che i media veicolavano, la mamma della piccola, che lavora lontano dalla cittadina d iNong Bua Lamphu e affida sua figlia alle cure dei nonni, credeva di aver perduto sua bambina.
Il nonno ha dichiarato alla BBC: ”Quando si è svegliata pensava che i suoi amici dormissero ancora. Un agente di polizia le ha coperto il viso con un panno e l’ha portata via” e prosegue: “Quando l’ho vista l’ho abbracciata fortissimo. Sono così felice che sia sopravvissuta”.
Per persuadere la mamma del miracolo che era avvenuto è stata necessaria una video chiamata. Spiegare l’accaduto a una bimba così piccola è ora difficile e delicato, il sonno, il risveglio nell’inconsapevolezza degli avvenimenti la hanno tutelata e lei chiede di tornare a scuola.