Il Covid sta dimostrando di essere sempre più lontano dal comportamento della comune influenza stagionale: malgrado l’innalzarsi delle temperature, siamo oramai in piena estate, il virus continua a diffondersi con un tasso crescente di diffusività nei bambini. Sintomi Covid bambini, è questo il focus su cui concentreremo questo scritto divulgativo che nasce con l’intenzione di dare a mamme e papà qualche risposta circa il come si manifesta la nuova variante che tanto sta interessando la popolazione in età pediatrica, seppure senza sintomi gravi né complicazioni
Sintomi Covid bambini: con quali sintomi l’infezione da Covid si manifesta nei pazienti in età pediatrica
L’infezione da Covid in età pediatrica non è comunemente accompagnata da una sintomatologia grave, a dimostrarlo il rapporto Fiaso, acronimo di Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, che, rispetto ai bambini, attesta che circa un quarto del totale dei pazienti Covid ospedalizzati si reca in ospedale per curare altre patologie e risulta positivo ai tamponi pre-ricovero.
Chi, invece, arriva in Pronto Soccorso per Covid o con il sospetto di avere contratto l’infezione presenta i classici sintomi di una seria influenza, anche se severa:
- febbre alta,
- cefalea,
- malessere,
- astenia,
- inappetenza,
- dolori ossei e muscolari,
- sintomi respiratori,
- muchi e naso che cola oppure naso chiuso,
- sintomi gastrointestinali.
Sintomi Covid bambini e manifestazione della malattia, ovvero quanto dura il periodo di incubazione del Covid
Siamo stati abituati a stimare l’incubazione del Covid intorno alle 2 settimane (14 giorni), ma le nuove varianti sembrano più veloci nel manifestarsi e i sintomi arrivano intorno alle 72 ore dall’esposizione al contagio: il tempo d’incubazione della variante Omicron 5 sembra essersi ridotto a 3 giorni dal contagio e questo vale per tutti, adulti, bambini o anziani.
Sintomi covid bambini: quanto dura il Covid, ovvero dopo quanti giorni il tampone risulta negativo
La guarigione da Omicron 5 non sembra essere veloce, sebbene gli anticorpi in genere si sviluppano già tra il 3° e il 4° giorno dopo l’esordio della malattia, i pazienti si negativizzano dopo la scomparsa dei sintomi il cui decorso avviene approssimativamente in questo modo:
- per prima sparisce la febbre, laddove si sia manifestata,
- durano di più i dolori articolari, i dolori muscolari e i disturbi gastrointestinali,
- permane la spossatezza e comunemente le forze tornano poco prima del tampone negativo.
Solitamente i pazienti si negativizzano nel giro di 10/14 giorni.
Sintomi covid bambini: i rischi del virus
I soggetti più fragili, ovvero chi soffre di altre patologie, gli anziani e i bambini più piccoli, continuano ad essere osservati e considerati come a rischio. Questi sono, infatti, i pazienti che più spesso vengono ricoverati perché richiedono le precauzioni disponibili solo in un ambiente ospedaliero. Ciò vuol dire che il loro ricovero può anche essere ordinario, ma non per questo non necessario alla tutela della salute.
Per quanto i bambini tendano a sviluppare sintomi meno gravi degli adulti, in particolare con riguardo all’interessamento delle vie aeree inferiori, infatti raramente sviluppano le cosiddette polmoniti da Covid, è bene ricordare ai genitori che piccoli e piccolissimi non sono immuni alla malattia e, anzi, la nuova ondata di contagi li interessa particolarmente da vicino.
Considerato il crescente numero di casi in età pediatrica l’attenzione deve rimanere alta.
Anna Chiara Vittucci, pediatra al Bambin Gesù di Roma, ne ha parlato a TgCom24: “I ricoveri ordinari (in pediatria, ndr.) e gli accessi in Pronto soccorso sono in notevole aumento negli ultimi sette giorni. Per fortuna i bambini manifestano quasi sempre sintomi leggeri, come febbre, raffreddore e mal di gola, ma a volte anche sintomi gastrointestinali. Bisogna mantenere alto il livello di attenzione soprattutto per i più piccoli, ovvero per i bambini sotto l’anno di età.”