I detergenti per la casa sono una spesa che incide sul budget di tutte le famiglie, risparmiare sui detersivi non equivale solo a tutelare il portafogli, ma significa anche avere un approccio alla vita più salutare e green. In questa breve guida all’economia sull’acquisto dei detersivi per la casa vogliamo dimostrare che una scelta consapevole, focalizzata sui detergenti naturali, può avere delle conseguenze positive sia sulla salute che sulla sostenibilità delle nostre azioni quotidiane.
Ridurre i prodotti per risparmiare sui detersivi
Immaginiamo il carrello della spesa per le pulizie domestiche, con prezzi del tutto indicativi:
- detersivo per vetri e cristalli 1,20 euro,
- detersivo per il bagno 3,00 euro,
- detersivo per pavimenti 3,00 euro,
- sgrassatore 2,80 euro,
- detersivo specifico per l’acciaio 2,00 euro,
- detersivo contro il calcare 2,00 euro,
- crema per il legno 3,00 euro,
- tabs per lavatrice 4,20 euro per 15 lavaggi,
- tabs per lavastoviglie 3,50 euro per 15 lavaggi,
- brillantante per lavastoviglie 5,00 euro,
- panno in spugna 1,20 euro,
- spugne semplici ,20 euro,
- panno in microfibra 3,00 euro,
- piumino per la polvere 7,00 euro.
Il totale ammonta a 42,10 euro. Ciò che è facilmente osservabile è la quantità di detersivi nel carrello: spesso se ne acquistano molti, uno per ogni esigenza specifica. Nel farlo non si tiene conto, però, del fatto che alcune pulizie possono essere fatte con uno stesso detergente multiuso.
Un unico detergente multiuso può soddisfare più bisogni
Il comune alcol denaturato, per esempio, si presta molto bene per la pulizia di svariate superfici (possiamo definirlo un detergente per la casa multiuso), evapora presto e i suoi fumi sono meno aggressivi di altri mix chimici, pur avendo un ottimo potere sgrassante.
Usi dell’alcol denaturato come detergente per la casa
Con l’alcol denaturato diluito con acqua possiamo pulire:
- vetri,
- piastrelle,
- piani in acciaio,
- sanitari,
- metalli.
Non è adatto, invece, per i pavimenti in cotto e in parquet, mentre può essere usato su tutti gli altri con la sola accortezza di diluirlo in acqua: per ottenere 1 l di soluzione usate 800 ml di alcol e 200 ml di acqua, la metà di entrambe le quantità per farne mezzo l.
Con le stesse proporzioni, anche l’aceto bianco può essere usato per igienizzare:
- pavimenti,
- vetri,
- forno,
- frigorifero,
- sanitari.
Se si tiene conto che i prodotti sono diluiti, che possono essere usati su svariare superfici e che 1 l di alcol costa circa 3 euro, mentre 1 l di aceto bianco non arriva a costare 1 euro, il risparmio è evidente anche a occhio.
Panni e spugne, come facevano le nonne era più economico
Un panno umido cattura la polvere come quello in microfibra, senza considerare che un buon aspirapolvere avrà verosimilmente una spazzola morbida per le superfici dei mobili. Spesso si acquistano panni e canovacci costosi, ma mia nonna, ad esempio, usava le vecchie lenzuola, la biancheria dismessa o i capi in cotone che non indossava più. Tutti questi tessuti possono avere una seconda vita purché siano in fibre naturali (lino e cotone) e possono diventare degli strumenti di pulizia efficaci a vantaggio dell’economia e dell’ambiente.
Diminuire le quantità di prodotto utilizzate aiuta a risparmiare sui detersivi
Raramente si misura il detersivo, ma le grandi bocche dei flaconi favoriscono una fuoriuscita smodata di prodotto. Non solo utilizzarne meno fa risparmiare, ma garantisce anche un minore uso di sostanze potenzialmente tossiche e un impatto meno importante sull’ambiente: usate i misurini, potete anche adoperare una tazzina da caffè o un cucchiaio da minestra per il detersivo in polvere (1 solo cucchiaio è sufficiente per un carico medio della lavatrice).
Per risparmiare sui detersivi bisogna fare acquisti ragionevoli e ragionati
Il risparmio parte sempre dalla consapevolezza del consumo: se so di avere bisogno di 30 tabs/mese per la lavatrice, posso valutare un acquisto a lungo termine, approfittando delle offerte che i supermercati attivano spesso. Applicare questa logica sui vari detersivi necessari farà fruttare nell’anno un risparmio non indifferente. Per capire (e pianificare) precisamente quanto si risparmia bisogna considerare il prezzo per unità: se compro più confezioni di tabs in offerta, ad esempio, e calcolo il costo per tab, mi renderò conto di quanto riesco ad economizzare rispetto ad un acquisto di una sola scatola a prezzo pieno.
Lo stesso ragionamento può essere fatto sull’acquisto al litro di tutti gli altri detergenti.
Sostituire i detergenti chimici con prodotti naturali, una svolta green, a vantaggio del risparmio
Alcuni detersivi possono essere sostituiti con prodotti naturali:
- al posto dell’ammorbidente, per esempio, può essere usato un cucchiaino da caffè di bicarbonato per un carico medio di bucato in lavatrice;
- il brillantante per lavastoviglie può essere rimpiazzato dal già citato aceto bianco (che costa circa 0,70 centesimi a bottiglia): non tutti sanno che disinfetta e rimuove il calcare;
- bicarbonato o limone diluiti in acqua calda, invece, sciolgono i residui nei tubi di scarico dei sanitari, sostituendo potenzialmente i costosi detergenti specifici.
L’involucro ha un prezzo: per risparmiare sui detersivi si può scegliere di acquistarli alla spina
I detersivi sfusi venduti alla spina in tanti negozi specializzati sono validi prodotti che consentono un risparmio considerevole sulla plastica delle confezioni, per non parlare del positivo impatto sull’ambiente. Le strategie di risparmio sono, quindi, più semplici di quanto si possa immaginare e assicurano un beneficio reale in termini economici ed ecologici.
Apri il tuo scaffale dei detersivi e parti subito da una domanda: di quanti potrei fare a meno? Quanti potrebbero tradursi in una scelta green?