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Le dimissioni di Berlusconi raccontate da Benigni al Parlamento europeo

di Mamma Filo

15 Novembre 2011

Le dimissioni di Berlusconi raccontate da Benigni al Parlamento europeo Ammettiamolo noi italiani di difetti ne abbiamo tanti ma quello che di sicuro non ci manca è l’ essere autoironici, il ridere delle cose cose che ci accadono e sdrammatizzare!
E a ricordare questa nostra qualità a noi e all’ Europa, qualche giorno fa ci ha pensato Roberto Benigni!
L’ uomo che a Febbraio durante le celebrazioni dei 150 anni dell’unita’ d’Italia al Festival di Sanremo ci ha coinvolti e commossi spiegando l’ Inno di Mameli, non ha perso l’ occasione per mandare qua e là qualche frecciatina alla nostra classe politica.
dimissioni berlusconi e  Roberto Benigni
Benigni si è recato a Bruxelles, nonostante un

piede ingessato, per declamare il XXVI canto dell’Inferno di Dante e partecipare all’ evento: ” La lingua italiana come fattore d’identita’ e unita’ nazionale “, promosso dall’Universita’ per stranieri di Perugia e organizzato in collaborazione coni gruppi politici Pdl e Pd al Parlamento europeo e la Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue.

Benigni, artista a tutto tondo, ha esordito al Parlamento Europeo dicendo: Chiedo scusa per l’ingessatura, purtroppo in Italia mi e’ venuta addosso una persona che ha deciso di fare un passo indietro. Mi avevano detto di stare tranquillo, non si muove. E invece….
Così facendo partire gli applausi ha rotto il ghiaccio e ha iniziato la sua orazione del canto dedicato ad Ulisse come inventore dell’ inganno e trasforma il suo intervento in una vera e propria dichiarazione d’amore per l’ Italia, definendola: il paese della resurrezione, paese del miracolo permanente.
Dà inizio ad un’ ora e mezza di monologo a metà tra la poesia e il commento politico e scherza Le dimissioni di Berlusconi raccontate da Benigni al Parlamento europeoancora sulla sua condizione: Guarda tu che combinazione, sono caduto. E’ periodo di cadute in Italia.
Parla seriamente, con amore e rispetto della nostra Patria, afferma che questo non e’ il paese del Risorgimento o del Rinascimento, ma della Resurrezione...”. ”Siamo il paese del miracolo permanente. Voi non potete sapere cosa puo’ fare questo Paese….
Parla della poesia, della storia, della musica, dell’ arte, come solo lui sa fare e dice: non potete sapere quante ne abbiamo passate, dal disgregamento dell’Impero, a Carlo Magno e Napoleone che si sono fatti incoronare imperatori in Italia e si sono portati via mezza Roma e mezza Italia’‘, ma il Paese e’ sempre ripartito.
Parla degli inventori delle banche dell’ Italia che ha prestato soldi a tutta l’Europa e adesso abbiamo un debito, ma ora chi gli va chiedere i soldi a Edoardo I d’Inghilterra che non ce li ha mai ridati?‘.
grecia antica debito culturale E tira in ballo anche la Grecia, nostra compagna nell’ attuale crisi politica, con la quale ”abbiamo un debito immenso” per il ”pensiero, la filosofia e la logica” regalati al mondo. Tanto che tutti le dovrebbero ”pagare un euro al giorno”. Ma Benigni di una cosa è certo: Questo e’ un momento straordinario per l’Italia, perche’ la speranza si manifesta nella disperazione compiuta”.
Poi il comico passa all’ appello, sono presenti i capigruppo europei Pdl e Pd Mario Mauro e David Sassoli, il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, il ministro per gli affari europei Anna Maria Bernini, Giuliano Amato che lo definisce come l’uomo che piu’ diffonde il sentimento nazionale oltre al presidente Napolitano e passa agli assenti; non c’è Gianni Letta impegnato a Roma e poi arriva a lui, il grande assente Non vedo il presidente del Consiglio: pensavo che per una cosa cosi’… Non e’ che e’ successo qualcosa e non e’ potuto venire? Prima di partire dall’Italia l’ultima frase che ho sentito dire e’: ‘La maggioranza e’ solida….Deve essere successo qualcosa…
E ancora in riferimento ad una dichiarazione di qualche giorno fa del Cavaliere, punzecchia e dice: ‘Sono contento di essere qui, a Bruxelles ho mangiato le ‘moules et frites’. Era tanto che non mangiavo, in Italia. Sempre scatolette di tonno, perche’ nei ristoranti non si entra. Sono pienissimi….
Manneken Pis Bruxelles monumento Chiude con un bel:ci siete tutti? C’e’ la maggioranza spero. Non mi fate scherzi, eh. Magari c’e’ qualche traditore tra di voi: sette-otto e magari e’ qualcuno che e’ andato in bagno. Non e’ che tra i traditori c’e’ anche il Manneken-Pis (monumento di Bruxelles)?

A quanto pare però questa dichiarazione d’ amore farcita di frecciatine ironiche sull’ attuale crisi che stiamo attraversando non è piaciuta all’ ormai ex Ministro dell’ Istruzione, Maria Stella Gelmini. Non ha apprezzato questa versione di Benigni, a suo avviso anti italiano che rende pubbliche le sue posizioni politiche in un momento così delicato, facendo battutine in sede europea a quello che al momento era ancora il Presidente del Consiglio. benigni simbolo italia e patria
A parer suo non era nè la sede nè il momento adatto, che poi non bisogna stupirsi se i rappresentanti stranieri hanno un’ opinione negativa dell’ Italia e che in un momento così delicato, Benigni non ha contribuito a rafforzare la credibilità dell’ Italia.
Cara ex Ministro dell’ Istruzione, (EX con gioia di migliaia di studenti italiani e docenti, professionisti dell’istruzione), che ci siano un luogo e un momento adatti per ogni cosa è vero ma che siano decisamente altri i motivi per i quali in questo momento all’ estero hanno perso la fiducia nei nostri confronti è altrettanto vero.
Dare a Benigni dell’ anti italiano, che a detta stessa del Capo dello Stato a Febbraio a Sanremo, ha espresso : ” il sentimento dell’ identità nazionale attraverso i simboli della nazione, la storia, la bandiera, l’inno ” forse è un pò eccessivo… Come se toccasse a lui risollevare le sorti dello Stato! E se c’è qualcuno che fa fare brutta figura all’ Italia, non è certo lui… non è sua la battuta sul tunnel e i neutrini!
Ops, mi scusi … non era una battuta la sua … purtroppo!


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