È successo a Belen a pochi giorni dal parto: a 7 giorni dalla nascita di Luna Marì, la showgirl ha preso il treno Milano – Roma, con la bimba al seguito e insieme al compagno, ed è tornata a lavoro. Ma qualcosa è andato storto: un malore e la disidratazione hanno impedito a Belen di lavorare.
La gestazione agli sgoccioli aveva tenuto Belen lontana dalle prime due registrazioni di “Tu Sì Que Vales”, ma a pochi giorni dal parto l’argentina è partita alla volta di Roma pronta a riprendere il suo posto e così, dopo un ultimo riposino accanto alla bimba appena venuta al mondo, la famiglia ha viaggiato verso gli studi Mediaset.
Ma Belen si è sentita male: la registrazione di “Tu Sì Que Vales” è stata interrotta a causa del malore delle showgirl.
Belen a pochi giorni dal parto: grande spavento per un malore
La conduttrice è dovuta tornare in albergo, era disidratata e ha fatto tre flebo. Certamente sono stati attimi di paura che Belen stessa ha raccontato mostrando su Instagram il polso fasciato dopo le flebo.
“Sono tornata in hotel, non sono stata bene. Ho dovuto fare tre flebo perché ero disidratata. Ci ho provato ma non sono riuscita a registrare. Domani speriamo di riuscire…“. E di fatto c’è riuscita, nella sua ultima storia Instagram la showgirl abbraccia i colleghi e calca il palco del suo programma Tv. “Quanto mi ha fatto bene tornare a lavoro! Grazie a tutti voi! Lo spavento è passato!”
Luna Marì è venuta alla luce solo scorso 12 luglio. Le mamme dopo il parto sono “prigioniere” di un corpo con esigenze diverse. L’allattamento espone al rischio disidratazione soprattutto se a questo sforzo fisico si sovrappone lo stress anche lavorativo e la fatica di notti insonni e un riposo alterato.
Il modello di mamme wonder woman che ci sta imponendo anche la Tv, sempre più espressione di donne che tornano al lavoro nell’immediatezza del parto, non è del tutto veritiero: la donna ha bisogno di riposo e cura, deve fare i conti con una fisicità rinnovata e profondamente diversa in punto di bisogni. Il puerperio e il post parto hanno diritto di consumarsi in uno spazio neutro in cui la mamma riconnette la “se stessa donna” alla “se stessa nuova-madre” riequilibrando il proprio sentire col nuovo ritmo biologico concentrato sul bebè.