Il magistrato Angioni, che fu impegnata in prima linea nell’indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone, fa un’ulteriore rivelazione: le risultanze investigative portavano con evidenza a due gruppi coinvolti nella scomparsa della bambina, lo dice chiaramente nel corso di un’intervista telefonica rilasciata a Pomeriggio Cinque.
Chi è stato coinvolto nel rapimento di Denise e con quale ruolo?
Secondo il PM Angiomi, nel rapimento di Denise un primo intervento è stato realizzato da persone mosse da risentimento e animate dall’intenzione di fare del male alla bambina. Tuttavia la piccola sarebbe stata “tratta in salvo” da un secondo gruppo di persone prontamente intervenuto per proteggerla dal male fisico. Questo secondo gruppo di soggetti avrebbe preso la bimba e l’avrebbe portata via.
Il campo Rom smantellato poco dopo la scomparsa di Denise può essere stato un luogo di transito della bimba?
La risposta a questa domanda è probabilmente positiva, ma non è supportata, allo stato, da nessuna prova concludente.
Seguendo il ragionamento dell’Angioni, è plausibile che il secondo gruppo non sia mai stato intenzionato a fare appello all’autorità giudiziaria, men che meno a denunciare il rapimento della bambina. In quest’ottica potrebbe essere fondato un affidamento della piccola ai Rom e il noto video girato a Milano dalla guardia giurata si ricollegherebbe senza dubbio nella direzione di questa ipotesi.
Denise è viva?
Lo è per l’Angioni, come per il legale di Piera Maggio e per tutta la famiglia di Denise, ma lo sarebbe anche per gli atti del processo che in nessun punto evidenziano l’ipotesi peggiore della sua morte.
Perché Denise possa essere ritrovata e una riapertura delle indagini possa essere efficace e validamente finalizzata è essenziale la collaborazione di chi sa e può inserire pezzi nel complesso puzzle di questa scomparsa.
Tiene banco il contenuto della lettera anonima che ha raggiunto l’avvocato Frazzitta. Cosa c’è scritto?
Il contenuto della missiva non è stato rivelato se non per un dettaglio: Federica Sciarelli, durante l’ultima puntata di Chi l’Ha Visto ha svelato il passaggio chiave in cui l’anonimo scrivente afferma con una sicurezza assoluta (testualmente scrive: “Io sono al 100% sicuro di quelle che vi dico”) di avere visto Denise.
Era la mattina del rapimento, lo scrivente si trovava alla guida della sua automobile a Mazara Del Vallo quando venne affiancato da un’altra vettura. Gli specchietti retrovisori delle due macchine si toccarono e fu questo il momento cruciale in cui l’anonimo testimone vide Denise, a quanto scrive nella macchina c’erano tre persone e certamente c’era la bambina.
Questa lettera anonima, composta da tre pagine dense, se non sarà supportata da una testimonianza concludente, resterà tale: una lettera senza firma né testimone.