Maddie McCann morta in Portogallo, la polizia tedesca sembra non avere dubbi in merito e continua ad indagare sulla sparizione della bambina britannica scomparsa in Portogallo trattando il caso come un’indagine di omicidio.
Maddie McCann morta in Portogallo: la nuova pista.
Era la sera del 3 maggio del 2007 quando la piccola Madeleine Beth McCann, da tutti conosciuta come Maddie, scomparve dalla stanza d’albergo di Praia da Luz, in Portogallo, dove si trovava in villeggiatura insieme alla sua famiglia.
Il successivo 12 Maggio avrebbe compiuto 4 anni, un compleanno che Kate e Gerry, rispettivamente la madre e il padre della piccola, non hanno più potuto celebrare insieme al lei.
Nel corso di questi lunghi 14 anni diverse le ipotesi fatte dalle forze di polizia dei Paesi coinvolti (Inghilterra e Portogallo), e altrettante le piste seguite, ultima quella per omicidio, un’indagine che il procuratore tedesco Hans Christian Wolters sta conducendo dal Giugno 2020.
A differenza della polizia britannica infatti, che dal 2007 si occupa del caso di Maddie come di “persona scomparsa”, quella tedesca segue la pista dell’omicidio identificando il tedesco Christian Brueckner, già condannato per reati sessuali su minori, come principale indiziato.
Wolters infatti ha sempre sostenuto l’esistenza di “prove concrete” che determinerebbero l’uccisione della bambina, tuttavia il pubblico ministero non ha mai mostrato o fornito ulteriori dettagli in merito. Lo stesso aveva inoltre ipotizzato che il sospettato avesse portato la piccola in Germania, supposizione oggi decaduta.
Maddie McCann morta in Portogallo: sarebbe infatti questa la nuova pista seguita dal procuratore tedesco, fortemente convinto che la bimba scomparsa sia deceduta poco dopo la sua scomparsa e che il suo corpo non abbia mai lasciato il luogo di villeggiatura.
“Quando gli è stato chiesto dove credeva fosse stata uccisa, Wolters ha affermato: “In Portogallo. Sono ottimista che risolveremo questo caso”.
È quanto riportato dal quotidiano inglese Mirror in riferimento alle ultime dichiarazioni rilasciate dal pubblico ministero tedesco, convinto della colpevolezza dell’indagato nonostante l’avvocato difensore ne dichiari l’estraneità ai fatti.
Attualmente il 44enne Christian B è rinchiuso nel carcere di Kiel, in Germania, sta scontando una pena di 7 anni per lo stupro di una 72enne commesso nel 2005.