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Toni Pipitone, papà anagrafico di Denise, rompe il silenzio

di Redazione VitaDaMamma

17 Maggio 2021

Il primo settembre 2004 era un mercoledì, allora il mercatino di Mazara Del Vallo (il mercato del mercoledì, per l’appunto) si svolgeva in via Mancini, proprio dietro casa di Denise.

Il mercato, dell’allora via Mancini, rappresenta un luogo nevralgico: ci si chiede se è tra la folla che il rapitore si sia confuso portando via Denise; ed è il luogo in cui si gioca l’alibi di Jessica Pulizzi che in una prima battuta aveva raccontato agli inquirenti di essere rimasta a casa per poi correggersi e riferire di una mattinata trascorsa con la sorella tra i banchi del mercatino (sostenendo, peraltro, di aver comperato due giacche e due panini).

Anna Corona, invece, era a lavoro;

Piera Maggio prendeva parte a un corso professionale, si allontanava dalla sua bambina per le primissime volte dopo averla messa al mondo;

Toni Pipitone, l’uomo che ha dato il cognome a Denise, nata in costanza del suo matrimonio con Piera Maggio, tornava a casa dal consueto lavoro, erano circa le 12:10 e c’era già un frenetico allarme poichè i familiari ammettevano di non aver più visto la bimba dalle 11:30. Appresa la notizia, Toni Pipitone prese il suo fuoristrada e cominciò a cercare la piccola “Mazzara Mazzara”, come afferma lui stesso, lo fece nel convincimento di andare alla ricerca di sua figlia. Disperatamente prendeva le strade a casaccio senza seguire nessuna direzione e solo figurandosi la bambina smarrita.

Solo poche ore dopo la notizia raggiungeva anche Piero Pulizzi che apprendeva della scomparsa aprendo la sua casa agli investigatori e collaborando senza nessuna riserva.

Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, era sposata con Toni Pipitone quando nacque la piccola che perciò porta il nome di quest'uomo. Toni ha appreso nelle ore della scomparsa di non essere il suo papà biologico.

Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, era sposata con Toni Pipitone quando nacque la piccola che perciò porta il nome di quest’uomo. Toni ha appreso nelle ore della scomparsa di non essere il suo papà biologico. © Riccardo Squillantini / LaPresse

Toni Pipitone era sposato con Pieta Maggio e credeva di essere il papà, non solo anagrafico, di Denise

 

Negli anni la figura del papà anagrafico di Denise si è sfumata, si è nascosta tra le pieghe di una vicenda fatta di intrecci sentimentali e sofferenze, ma Pipitone non sembra essere solo il cognome di Denise, è Toni stesso a rivendicare un sentimento di paternità che in questi anno ha celato: “La bambina è Pipitone, io sono Pipitone […] la bambina per me stravedeva […] abbiamo vissuto dei momenti bellissimi, fino all’ultima notte ha dormito con me, mi chiamava papy, ma che vogliamo che io penso che non è figlia mia?”, queste le parole dell’uomo.

 

Toni Pipitone rompe il silenzio, lo fa ai microfoni di Quarto Grado

 

L’ex marito di Piera Maggio racconta di un amore paterno che lo ha legato e lo lega alla piccola Denise e rivendica a gran voce il suo “ruolo di padre”. Vuole esserci quando verrà ritrovata.

L’appello di quest’uomo è quello di un papà che ha cresciuto una bambina vivendola come figlia. Ritorna sulle piste delle prime ore con dolore: si andava a cercare nei pozzi e tra i rom. Ma Toni confessa che non riusciva, per ciò che lo riguardava, a concentrare i sospetti su nessuna persona.

 

Denise ha anche un fratello, il primo figlio di Toni Pipitone

 

Toni Pipitone, la cui posizione fu subito verificata risultando completamente estraneo alla scomparsa della bambina, apprese proprio nella circostanza della scparizione di non essere il papà biologico di Denise, questo vuol dire che ha dolorosamente vissuto un dramma nel dramma.

 



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