Cosa stavano cercando i SIS in casa di Anna Corona? E’ questa la domanda che si pongono tutti dopo che ha avuto luogo l’ispezione di ieri in quella che fu la casa della famiglia Corona.
I SIS sono un nucleo operativo dell’Arma dei Carabinieri, SIS è l’acronimo di Sezione Investigazioni Scientifiche.
Ieri questo nucleo operativa ha fatto “irruzione nel cuore degli italiani” nel momento in cui tutti li abbiamo visti entrare nella casa che fu di Anna Corona. Quella stessa abitazione a cui furono indirizzati dalla mamma di Denis nel giorno stesso della scomparsa.
La famiglia Maggio-Pulizzi non sa cosa stavano cercando i SIS in casa di Anna Corona e, anzi, nemmeno era stata messa a conoscenza dell’accertamento.
Piera Maggio e il suo legale, Giacomo Frazzitta, non erano a conoscenza di questa attività investigativa e il loro doloroso stupore non può non essere condiviso.
Frazzitta, ospite con mamma Piera alla trasmissione RAI di Milo Infante, ha subito fatto chiarezza su un dato tecnico importante: laddove l’azione di ispezione della casa fosse un atto irripetibile, l’assenza della parte lesa, cioè della mamma e del suo avvocato, ha un peso non secondario.
Piera, emotivamente sconvolta dall’eventualità che in quei luoghi, mai attenzioni prima, si cerchino ora, dopo 17 anni , tracce della sua bambina, ha sottolineato la poca cura e delicatezza dimostrata nei suoi riguardi: una mamma non dovrebbe apprendere “per caso” o “dai giornalisti” che un lavoro investigativo sì rilevante è in corso.
Ma cosa stavano cercando i SIS in casa di Anna Corona e cosa hanno trovato?
La Procura, promotrice dell’ispezione, ha mantenuto il massimo riserbo; tuttavia le indiscrezioni emerse e riportate dalla stampa e anche, durante la puntata di ieri, da “Chi l’Ha Visto” convergono su due dati: probabilmente si voleva appurare la realizzazione o meno di lavori murari anomali o comunque non segnalati e la presenza o meno di una botola.
La botola c’è, è stata rintracciata, ma non si trova nella casa, che peraltro è allocata in una palazzina e non al pian terreno. La botola ispezionata ieri si trova nel garage, precisamente nel secondo garage di fianco al portone di ingresso della palazzina. A quanto pare e a quanto emerge dai ricordi stessi di Piero Pulizzi, questo garage era una pertinenza dell’appartamento ma restava nella disponibilità di più condomini che vi parcheggiavano l’auto.
Presso l’abitazione di Via Pirandello a Mazara del Vallo, dopo l’arrivo dei Carabinieri, ieri alle 13.17 sono arrivati anche i SIS.
Gli uomini in tuta bianca, hanno indossato i calzari e hanno incominciato a ispezionare i luoghi.
A consegnare agli inquirenti le chiavi della palazzina è stata una donna che vi svolge da anni funzione di custode: a “Chi l’Ha Visto”, proprio questa donna, ha dichiarato di escludere, per quella che è la sua constatazione nel tempo, qualsiasi anomalia muraria.
La stessa donna esclude la presenza di una botola in casa.
Cosa stavano cercando i SIS in casa di Anna Corona, la botola nel garage.
I Carabinieri hanno alzato la saracinesca del garage e lì hanno sollevato il tombino di una botola che con l’ausilio di una torcia hanno ispezionato sommariamente l’interno. Poco dopo i SIS hanno varcato la soglia dello stesso garage e i Carabinieri hanno chiuso la saracinesca alle loro spalle. Gli stessi giornalisti accorsi sul luogo hanno documentato l’arrivo dei vigili del fuoco.
Così proprio ieri, nella giornata che mamma Piera aveva dedicato a una fiaccolata per la ricerca di Denise, un grande movimento ha avuto luogo all’esterno di quel garage di via Pirandello.
Alle 17:30 sono arrivati gli uomini del SAF, nucleo speciale dei vigili del fuoco: il nucleo speleo-alpino fluviale. Con il loro arrivo, una scala è stata condotta ne garage, appare chiaro che si siano calati nella botola.
Il sindaco di Mazara, interpellato da Chi l’Ha Visto, ha dichiarato che molte case della città sono dotate di cisterne il cui uso era deputato alla riserva d’acqua nei periodi di siccità.
Anche i vicini di casa, come la custode, escludono grandi lavori di muratura. La stampa conferma che all’interno del gare vi è un pozzo\cisterna e che sarebbe profondo 10 metri e all’interno vi sarebbe circa un metro e mezzo d’acqua.
Cosa stavano cercando i SIS in casa di Anna Corona non è dato saperlo nello specifico, certamente l’accertamento è stato diretto alla ricerca di tracce riconducibili alla scomparsa di Denise, ma di fatto la casa non è sotto sequestro. L’assenza di sigilli lascia intendere che non vi siano altri accertamenti da porre in atto e che nemmeno i luoghi in sé rappresentino prove (in caso contrario sarebbero stati, appunto, apposti i sigilli).
Nessuno era a conoscenza del pozzo\cisterna che invece è di fatto presente nel garage.