Quando il nuovo Coronavirus ha mosso i suoi primi passi in Italia, il virus ha camminato nell’ombra dell’incertezza e della mancanza di informazioni e conoscenza. E’ sulla base di questa consapevolezza che l’Università di Milano e l’Ospedale Sacco hanno avviato e concluso uno studio di sieroprevalenza SARS-CoV-2 volto anche a “datare” l’insorgenza dei primi contagi nel nostro Paese.
Nell’ambito di questa indagine sono stati analizzati i cluster dei genomi del virus isolati in Lombardia e il risultato conferma che il loro “tempo di esordio” può essere collocato diverse settimane prima del 21 febbraio 2020, data che segnò l’amara scoperta del primo caso italiano.
Di fatto è stato dimostrato, quindi, che il virus della Covid-19 già circolava in Italia nel mese di gennaio 2020. Questo equivale a dire che, prima della fase di picco e prima della virulenza epidemica che ha messo il paese in lockdown completo, una parte della popolazione potrebbe aver contratto la Covid senza averne a tutt’oggi la consapevolezza. Quindi, tra gennaio e febbraio 2020, il nuovo Coronavirus potrebbe avere infettato più persone e essere stato affrontato, diagnosticato e vissuto come un’influenza più o meno complessa da sopportare e superare.
Come sapere se ho preso il covid? La valenza di questa domanda, da sempre legittima, trova conferma nelle risultanze della ricerca.
Un test sul sangue dà una buona certezza alla domanda in questione (Come sapere se ho preso il Covid senza aver ricevuto una diagnosi in tal senso). Il cosiddetto riscontro sierologico rivela, infatti, la risposta immunitaria dell’organismo al virus confermando il fatto che quest’ultimo sia stato contratto. In assenza dell’indagine ematica possiamo solo azzardare un confronto tra i sintomi accusati nel corso di un eventuale “influenza” contratta tra dicembre e febbraio 2020 e i più specifici sintomi della Covid.
E’ tautologico sottolineare che la confondibilità della sintomatologia è connaturata alla natura delle malattie in questione: della famiglia dei Coronavirus fanno parte anche alcuni virus responsabili dei comuni raffreddori, perciò, nel dubbio, uno screening sul sangue resta la sola conferma scientificamente sostenibile.
Peraltro molti scienziati non fanno mistero dell’importanza che avrebbe uno screening di massa per definire il livello anticorpale della popolazione italiana, ciò permetterebbe di stimare la reale diffusione dell’infezione sul territorio, la sua allocazione primigenia, il peso specifico nelle differenti aree nel processo diffusivo, le classi e le fasce d’età.
Come sapere se ho già preso il covid attraverso un esame del sangue?
Il sierologico per il Covid-19 è un test sanguigno che si effettua sulla base di un comune prelievo ematico, nello specifico attesta la presenza degli anticorpi prodotti dall’organismo umano per contrastare la Covid. Il corpo umano produce anticorpi, ovvero speciali proteine prodotte a contrasto di qualsiasi virus. Le singole risposte anticorpali prodotte dal nostro organismo sono isolabili e distinguibili, a loro consegue immunità avverso il virus con cui il corpo è entrato in contatto e che ha sconfitto.
Come sapere se ho già preso il covid attraverso un confronto tra i sintomi?
I sintomi della Covid sono così vicini a quelli di un comune raffreddore che un confronto deve necessariamente addentrarsi in una loro più approfondita considerazione.
Sintomi del Covid sono:
- Tosse;
- Raffreddore;
- Febbre;
- Respiro corto e fame d’aria nonché calo della saturazione;
- Dolori addominali;
- Dolori diffusi e astenia, nonché affaticamento psicofisico;
- Infezioni oculari.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo della tosse: la Covid, ovvero la malattia scatenata dal nuovo Coronavirus, ha tra i suoi sintomi caratteristici la tosse. Nella maggior parte dei casi clinici osservati questa tosse è secca, ovvero non produttiva di catarro o muco, ed è accompagnata da mal di gola, restando, nel decorso della patologia, particolarmente insistente e perdurante.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo del raffreddore: congestione nasale e naso che cola sono sintomi della Covid. Resta molto rischioso attribuire qualità distintive al muco, siano esse per colore, quantità o consistenza. In ragione della genericità del sintomo, è corretto sottolineare che in sua presenza un confronto influenza – Covid è difficile, se non poco utile.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo della temperatura elevata: la Covid è solita incidere sulla temperatura corporea innalzandola anche sensibilmente. Inutile allarmarsi prima che il termometro si aggiri intorno ai 38 gradi ed è bene sapere che il nuovo Coronavirus si è dimostrato resistente al paracetamolo al punto che la temperatura può, appunto, opporre resistenza all’antipiretico e non scendere malgrado la somministrazione.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo della respiro corto e fame d’aria: la Covid aggredisce il sistema respiratorio al punto da indurre una persistente sensazione di mancanza di respiro e fame d’aria. Questa sintomatologia, più sensibile di un’oppressione sull’area del petto e della gola o di una comune sensazione, è già di per sè un sintomo serio che va sempre portato all’attenzione di un medico. Tal volta questo sintomo si manifesta anche senza tosse. La misurazione della saturazione aiuta a mantenere alta l’attenzione sull’ossigenazione del sangue, un calo dei livelli di saturazione è una spia d’allarme.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo dei dolori addominali: il mal di pancia rientra tra i sintomi spia della Covid, nello specifico sembra essere insorto nei pazienti Covid come indicatore di un decorso della malattia.
Il mal di pancia da Covid quindi può aprire la strada ad altre manifestazioni sintomatiche susseguenti: molti pazienti hanno annoverato i dolori addominali tra la sintomatologia sofferta prevalentemente prima che si sviluppassero altre condizioni ricorrenti, come febbre o tosse. Questo equivale a dire che un mal di pancia in sè non è un valido indizio di Covid.
Altri problemi a livello addominale riscontrati nei pazienti Covid sono: disturbi digestivi, nausea e diarrea. Allo stato questi sintomi sono messi sullo spesso piano del mal di pancia, ovvero hanno un posto possibile tra i sintomi spia.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo i sintomi della perdita improvvisa del gusto e dell’olfatto: questi sono caratteri peculiari della Covid, i pazienti Covid hanno costantemente ripotato l’assenza del gusto e una perdita provvisoria della percezione degli odori.
La Covid porta spossatezza mentale e stanchezza fisica profonda pertanto l’affaticamento psicofisico può essere un’altro indicatore della malattia. In modo particolare l’infezione da Covid-19 lascia un senso di spossatezza e affaticamento per un lungo tempo dopo la negativizzazione del tampone, nelle influenze, invece, è assai più difficile che una simile stanchezza diffusa duri così tanto tempo.
Ricorrono tra i sintomi della Covid anche i dolori diffusi, ma come per le secrezioni di muco, anche qui qualunque distinzione dallo stesso sintomo influenzale è complessa e osata.
Come sapere se ho già preso il Covid, osserviamo il sintomo delle infezioni oculari: la congiuntivite infettiva ha spesso accompagnato l’insorgenza della Covid, la concomitanza è stata evidenziata da quella letteratura clinica che si è costruita col progredire della malattia. Del resto gli occhi sono un veicolo di accesso della Covid al corpo umano.