Buongiorno mamma è una nuova fiction drammatica composta da 12 episodi suddivisi in 6 puntate trasmesse in prima serata su Canale 5 a partire dallo scorso 21 Aprile.
La miniserie televisiva, che vede protagonista Raoul Bova e la direzione di Giulio Manfredonia, trae ispirazione da una storia vera, un fatto di cronaca che vede protagonista Angela Calise Moroni, mamma di 5 figli rimasta in coma profondo per 29 lunghi anni.
Buongiorno mamma: la storia vera che ha ispirato la serie tv.
La nuova miniserie televisiva di Mediaset Buongiorno mamma narra il vissuto della famiglia Borghi intervallando momenti del suo passato (1995) a quelli odierni. Racconta la storia d’amore di Guido (interpretato da Raoul Bova) e Anna (interpretata da Maria Chiara Giannetta) che, dopo non poche difficoltà, riescono a sposarsi e a formare la tanto desiderata famiglia con l’arrivo dei loro quattro figli, Francesca, Jacopo, Sole e Michelino.
A sconvolgere la loro felicità un drammatico evento che riesce ad unire ancor più la famiglia costringendola tuttavia ad affrontare i loro più reconditi segreti venuti alla luce dopo l’arrivo dell’infermiera Agata (interpretata da Beatrice Arnera).
La sceneggiatura di Buongiorno mamma nasce da un soggetto di Elena Bucaccio, la prima ad esser rimasta fortemente colpita dalla storia della Moroni e di suo marito Nazareno che ha scelto di non staccare mai la spina che teneva in vita la moglie e di starle sempre accanto.
“Mia figlia era nata da poco quando, aprendo il giornale, ho letto un trafiletto che parlava della moglie di Nazareno e di quello che le era successo – racconta la Bucaccio – Qualche ora dopo ero nell’ufficio di Luca Bernabei e piangendo gli raccontavo le emozioni che quelle poche righe mi avevano dato. La settimana seguente avevo iniziato a scrivere Buongiorno mamma!”.
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Buongiorno mamma: la storia di Angela e Nazareno.
Angela Calise Moroni era la moglie di Nazareno, diacono e catechista, e mamma di 5 figlie: Clara, Stefania, Benedetta, Noemi e la piccola Elisabetta che aveva solo 15 mesi quando la madre si ammalò.
La loro vita familiare viene improvvisamente e profondamente scossa da un malore della donna accusato il 25 Gennaio 1988. Quella sera la Moroni, colpita da una forte influenza, ebbe un mancamento e cadde a terra.
Vani furono i tentativi di rianimazione da parte del marito, trasportata d’urgenza nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Chieti, il suo quadro clinico si presentò subito come complesso. Da quel giorno Angela rimase in uno stato di coma profondo, venne nutrita attraverso un sondino e assistita dal marito e dalle figlie fino al 31 Marzo 2017 quando, 29 anni dopo il tragico malore, la sua vita si spense. Aveva 64 anni.
Intervistato da “La Croce quotidiano” subito dopo la morte della moglie, il marito Nazareno raccontò di un primo anno di attesa, trascorso spostandosi da una clinica all’altra nella speranza che qualche medico potesse risvegliare Angela da quel profondo sonno e ritornare alla vita di tutti i giorni.
“Nessun medico però ci dava speranze in tal senso e allora abbiamo deciso che Angela dovesse tornare a casa sua, a casa nostra”.
Trasferita nella loro abitazione ad Avezzano, comune abruzzese in provincia dell’Aquila, la donna venne amorevolmente assistita da tutta la famiglia, diventando il loro centro.
“È stata la scelta più giusta che ho mai fatto in vita mia – ha dichiarato Nazzareno – e la rifarei”.
Per quanto la sua decisione sia stata messa in dubbio da molti, l’uomo ha definito “un dono” la presenza della moglie in casa che, seppur immobile e completamente passiva, è stata in grado di dare forza ed amore a tutti loro, in particolar modo per le loro cinque figlie.
“Tutte le nostre figlie ora sono sposate – spiega il marito la cui storia ha ispirato Buongiorno mamma – Alcune hanno figli. In tutti questi anni la loro mamma c’era. Era lì con loro. E loro erano lì con lei. Potrà sembrare strano e assurdo a molti, ma Angela è davvero stata una presenza feconda. Le mie figlie oggi sanno come affrontare la vita, come superare le difficoltà e gli scoraggiamenti che tutti noi abbiamo”
.
Per questo motivo, e per molti altri ancora, Nazareno non ha mai voluto staccare il sondino che teneva in vita la moglie, ha continuato a vivere con lei, privato delle sue carezze e delle sue parole ma mai del suo amore, fino a quando, come lui stesso ha dichiarato, “Angela ha iniziato una nuova vita, la vita senza fine, la vita eterna”.