Il bicarbonato di sodio è tra i rimedi casalinghi più utilizzati, sia per la sua versatilità che per il costo ridotto. Viene impiegato nelle pulizie della casa, per disinfettare frutta e verdura, come ammorbidente per il bucato, nella cura dell’igiene personale di persone e/o animali e in altri svariati usi.
Nonostante ciò, il bicarbonato di sodio non può essere considerato un prodotto universale in quanto ha dei limiti di utilizzo e può rivelarsi dannoso per determinate superfici o lesivo per l’organismo.
In questo articolo Vita da mamma vi spiega 8 casi in cui non bisogna mai usarlo.
Bicarbonato di sodio: mai usarlo in questi 8 casi.
Dal punto di vista chimico il bicarbonato di sodio, in inglese baking soda, è chiamato idrogenocarbonato di sodio o carbonato acido di sodio (formula molecolare NaHCO3) ed è un sale di sodio dell’acido carbonico. Nell’industria è utilizzato come additivo alimentare e la sua presenza è segnalata in etichetta tramite la sigla E 500.
Se sciolta in acqua, tale sostanza, che a temperatura ambiente ha la forma di una polvere bianca inodore, dà origine ad una soluzione leggermente alcalina.
Come detto in precedenza, il bicarbonato di sodio è ampiamente usato, soprattutto come rimedio economico casalingo, tuttavia non sempre può rivelarsi risolutivo, al contrario può diventare deleterio se utilizzato in determinati casi.
Bicarbonato di sodio e pulizie della casa: quando non usarlo.
Ottimo disincrostante, sbiancante e ammorbidente, il bicarbonato di sodio non deve essere usato nella pulizia di:
- Ceramiche e marmo: più delicati rispetto ad altri materiali, la ceramica ed il marmo non vanno trattati con il bicarbonato che creerebbe una patina bianca e striature difficili da eliminare. Inoltre il marmo diventerebbe poroso e tenderà a rovinarsi più facilmente;
- Vetri e specchi: se si vuole ottenere un risultato perfetto e privo di ogni alone, bisogna rinunciare all’utilizzo del bicarbonato sui vetri e sugli specchi perché lascerebbe delle visibili e antiestetiche striature; piuttosto optate per l’aceto di alcol (disponibile anche nei supermercati, nel reparto detersivi);
- Alluminio: usato per disincrostare pentole e padelle, non deve essere adoperato per la pulizia dell’alluminio perché la sua alcalinità reagisce con questo materiale facendolo ossidare e rendendolo opaco;
- Argenteria: come per l’alluminio, il bicarbonato di sodio crea sull’argenteria un’antiestetica patina, privandolo della sua lucentezza. Meglio utilizzare prodotti appositi per non creare danni.
5 – Quando non usare il bicarbonato in cucina. Perfetto per lavare e disinfettare in modo accurato la frutta e la verdura – basta aggiungerlo all’acqua (controllare le dosi riportate sulla confezione) e lasciare in ammollo frutta e verdura per circa 5/10 minuti, dopo di ché sciacquare sotto l’acqua corrente – il bicarbonato viene spesso consigliato in cucina come sostituto del lievito nelle ricette dolci.
Tale suggerimento merita una precisazione. Per far “crescere” i biscotti e le torte, donando loro una soffice consistenza, è necessario aggiungere alla ricetta una combinazione di ingredienti in grado di produrre anidride carbonica, un gas inerte che non ha colore né odore, indispensabile per la lievitazione.
Il bicarbonato da solo non è in grado di farlo, il suo uso esclusivo quindi non può essere paragonato a quello del lievito. Per farlo bisogna mescolarlo con un ingrediente acido come l’aceto, il succo di limone o lo yogurt.
Per le dosi è necessario fare sempre riferimento alla ricetta che si sta preparando, mediamente si usano 30 ml di aceto di mele o succo di limone mescolati ad un cucchiaio di bicarbonato, oppure 60 grammi di yogurt bianco mescolati ad un cucchiaio di bicarbonato.
Bicarbonato di sodio e cura della persona: quando non usarlo.
Usato anche come antimicotico e antibatterico, impiegato soprattutto nei lavaggi esterni dei piedi e delle parti intime – se ne aggiungono due cucchiai in una bacinella contenente acqua tiepida – il bicarbonato di sodio è spesso consigliato come antiacido, per combattere l’acne o per purificare il cuoio capelluto.
6 – Iniziamo dalla cura della pelle. Non bisogna mai dimenticarsi della composizione alcalina del bicarbonato di sodio che può aggredire la pelle, soprattutto se la zona dove è stato applicato è lesionata o infiammata, come nel caso dei brufoli. Trattare l’acne in questo modo può dunque peggiorare la situazione, non fatelo!
7 – Bicarbonato di sodio sui capelli. Usato come shampoo secco, soprattutto se sul cuoio capelluto è presente la forfora, il bicarbonato permette di rimuovere le impurità e il sebo in eccesso ma, a lungo andare, secca e indebolisce i capelli, rovinandoli. Meglio usare prodotti adatti e meno aggressivi.
8 – Bicarbonato di sodio e mal di stomaco. Bere un bicchiere di acqua e bicarbonato per aiutare la digestione è uno dei più celebri ed utilizzati “rimedi della nonna”. Ma fa davvero bene? Come ogni cosa, anche in questo caso la moderazione ed il buon uso possono fare davvero la differenza.
Come detto in precedenza, il bicarbonato sciolto in acqua crea una soluzione leggermente alcalina che può essere usata come rimedio temporaneo per l’iperacidità o per favorire la digestione.
Tuttavia non è privo di controindicazioni e, pur essendo alla portata di tutti, deve essere assunto come antiacido solo previo consulto medico che deve indicare il giusto dosaggio, il tempo e le modalità di assunzione.
Se non preso correttamente, il bicarbonato di sodio può provocare diversi effetti collaterali tra cui:
- Nausea;
- Gonfiore di stomaco;
- Diarrea;
- Flatulenza;
- Mal di stomaco.
Inoltre non tutti possono bere acqua e bicarbonato, la cui assunzione è sconsigliata a diversi soggetti quali:
- Donne in gravidanza;
- Bambini;
- Persone con problemi cardiaci;
- Soggetti con problemi renali.
In alternativa al bicchiere d’acqua e bicarbonato, si può favorire la digestione bevendo una tisana al finocchio o all’anice.