Che i soldi facciano la differenza è noto, che nell’epoca della condivisione sul web la differenza sia fatta anche dalla forza dei messaggi visivi è altrettanto chiaro a tutti. Alessia Bonari ha fatto la differenza con la sua immagine veicolata sul web e divenuta virale come ritratto della lotta alla Covid. Questa giovane infermiera oggi torna a distinguersi, ma questa volta in fatto di generosità:
dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo devolve il compenso ricevuto in beneficenza e scegli gli ultimi, i più sofferenti, ovvero i malati terminali.
Ecco che cosa ha fatto Alessia Bonari con i soldi di Sanremo.
Il mondo vive uno dei suoi momenti storici più complessi: la pandemia di Covid-19. Il virus sta letteralmente minando il nostro modo di vivere compromettendo salute, assistenza sanitaria, socialità, istruzione e lavoro.
Alessia Bonari il 9 marzo 2020 condivideva sul suo profilo Instagram una foto in cui i segni della mascherina e degli occhiali protettivi rigavano il suo viso rendendo, ancora una volta, riconoscibile sul web l’energia, la forza e il coraggio degli infermieri.
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L’immagine di Alessia ha ottenuto più di un milione di like rendendola un personaggio noto.
Nella prima serata del Festival di Sanremo, Alessia Bonari calca il palco dell’Ariston, scende le scale illuminate e lancia un messaggio che non può rimanere inascoltato:
“Non bisogna abbassare la guardia, bisogna continuare a stare attenti.”
Ma quelle dell’infermiera simbolo del Covid non restano solo parole: l’Ariston è già alle spalle di Alessia Bonari che è tornata a Milano a vestire la divisa da infermiera.
Il sorriso, il volto bellissimo che non cancella la memoria delle tracce della mascherina protettiva, il vestito da principessa sono dettagli, quello che più conta è la destinazione che Alessia ha fatto del compenso percepito per la sua partecipazione alla kermesse.
Alessia Bonari ha devoluto il proprio compenso all’associazione La Farfalla di Grosseto, la sua città natale.
La Farfalla si occupa di cure palliative e di garantire un’adeguata assistenza psicologica e infermieristica ai malati terminali.
Nel ringraziare su Facebook l’associazione scrive: “Infinitamente grazie. Questa è una luce sul mondo della solidarietà, delle cure palliative, della sofferenza!”