Elisa Pardini è morta a causa di una forma aggressiva di Leucemia, ha trascorso gli ultimi tre anni della sua brevissima vita in una camera di Ospedale a Roma, il Bambin Gesù era diventato la sua casa e due trapianti non l’hanno strappata alla morte.
Di Elisa non si è mai smesso di parlare, fortunatamente e poiché ella, per quanto piccola e fragile, sta rappresentando un esempio di tenacia e forza e ha saputo accendere le luci della ribalta sulla donazione del midollo.
Il perché oggi si torna a parlare di questa bimba angelo è, però, terribilmente doloroso: degli sciacalli stanno usando una foto di Elisa Pardini per chiedere donazioni ed è, tristemente ed evidentemente, una truffa.
“Stanno cercando di usare l’immagine della mia cara Elisa“, ha scritto papà Fabio su Facebook, dove ha denunciato l’accaduto. L’appello è quello di non rispondere alla richiesta di aiuto di questi sciacalli. Non solo nessuna raccorda fonti è attiva nel nome di Elisa, ma la bimba, a discapito della truffaldina presentazione della sua abusata immagine, è un angelo da 9 mesi or sono.
Elisa, 6 anni appena su questa terra, è vissuta in Ospedale per tre lunghi anni, la famiglia non merita nessun abuso della sua memoria o della sua immagine.
“Stanno cercando di usare l’immagine della mia cara Elisa, deceduta lo scorso anno causa leucemia, per trarne profitti illeciti. Vi chiedo la massima condivisione per cercare di fermare questo scempio“, scrive Fabio Pardini sull’account per Elisa. Fortunatamente la sua richiesta ha già avuto un seguito perché il post che veicolava l’immagine della piccola è stato bloccato, era in rete da 72 ore.
L’appello truffa chiedeva aiuto per una bambina malata e sottoposta a terapia, Elisa è venuta a mancare e non potrà tornare a casa, è lontana dalla descrizione di quel post, non ha nulla a che fare con quelle persone eppure qualcuno ha osato sfruttarne il viso bello, quel viso che regalava sorrisi anche in mezzo al dolore.
Stanno usando una foto di Elisa Pardini per chiedere donazioni ed è persino già accaduto in passato.
Fabio Pardini, in un’intervista telefonica alla stampa televisiva di Pordenone (Telepordenone), ha reso noto un altro abuso dell’immagine di Elisa: già anni fa qualcuno usava le foto della piccola per chiedere danaro, addirittura porta a porta. Anche allora i malintenzionati furono fermati.
Certamente la giustizia farà il suo corso, ma la rete deve rispetto a genitori come Fabio e Sabina, il papà e la mamma di Elisa.