Svelato l’arcano della borsa di Melania Rea, la giovane mamma di Somma Vesuviana, scomparsa lo scorso 18 aprile e ritrovata accoltellata solo dopo 2 giorni in un bosco nei pressi di Ripe di Civitella.
In questi giorni, si era ipotizzato che la borsa appartenuta a Melania e che la donna aveva con sé poche ore prima la sua scomparsa, fosse stata sostituita dal marito.
Melania, infatti, si recò in un supermercato, in compagnia del coniuge e della figlioletta e le telecamere di sorveglianza hanno potuto testimoniare che la vittima indossava una borsa uguale a quella che è stata consegnata ai magistrati di Teramo dai genitori di Melania, che però avevano sottolineato sembrasse “troppo nuova” per essere quella che Melania possedeva da diversi mesi.
Il mistero che girava attorno alla borsa di Melania ha trovato una risposta nella testimonianza del commerciante che aveva venduto tempo addietro la borsa ai coniugi Rea, che ha dichiarato che tutte le borse come quella che possedeva Melania conservano all’interno un codice a barre anche dopo l’acquisto. Ed è stato proprio questo confronto del codice che ha consentito alle forze dell’ordine di affermare che la borsa in loro possesso era effettivamente di proprietà di Melania e che quindi, le dichiarazioni di Salvatore Parolisi erano veritiere : “Io non ho sostituito proprio niente. Quella è la borsa di Melania, gliela avevo regalata a Natale. L’ho comprata in un centro commerciale di Ascoli, l’Oasi, poco prima di partire per Somma Vesuviana, dove abbiamo trascorso le festività natalizie a casa dei miei suoceri“.
Eppure Salvatore Parolisi ha sempre dichiarato che Melania non indossava nessuna borsa il giorno della sua scomparsa; versione non avallata da quanti la conoscevano, una neomamma difficilmente sarebbe partita per una gita fuori porta senza portare con sé almeno lo stretto necessario per accudire una bimba di 18 mesi.
Per il momento la borsa resta nelle mani delle forze dell’ordine ed attendiamo i risultati delle indagini che verranno fatte su di essa; risultati che con tutta probabilità vedranno il cerchio stringersi attorno alla verità; nel frattempo aspettiamo il 28 novembre per la sentenza della Corte Suprema, a cui spetta l’ultima parola. Sarà assolto Salvatore Parolisi, che al momento ricordiamo essere l’unico indagato per l’omicidio della moglie?