Giorgio Napolitano presidente della Repubblica italiana, Mario Monti Senatore a vita e Berlusconi Premier dimissionario; l’Italia è prossima alle elezioni o si fa strada la possibilità di un governo tecnico?
Continua il susseguirsi di notizie in arrivo dai palazzi del potere italiano.
Giorgio Napolitano è intervenuto affermando che il Parlamento deve prendere presto una decisione o dovrà sciogliersi per dare spazio ad un nuovo governo eletto tramite una campagna elettorale lampo di appena 45 giorni, come indica la Costituzione.
Il nostro Presidente della Repubblica chiede un confronto aperto e obiettivo tra gli schieramenti politici e tranquillizza gli italiani sulla mancanza di stabilità in quanto ci sarà sempre, seppur dimissionario, un governo che provvederà a fronteggiare le emergenze; mentre l’ Unione Europea continua a chiedere all’ Italia l’ attuazione immediata dei provvedimenti previsti e intanto la Bce continua ad acquistare altri titoli di Stato Italiani.
Intanto nel pomeriggio il Capo dello Stato ha nominato Mario Monti, Senatore a vita;
ma chi è, quali sono le sue esperienze politiche e quale sarebbe il suo ruolo in questo caos politico?
Mario Monti, classe 1943 si è laureato in Economia, specializzandosi all’estero ed una volta rientrato in Italia è stato professore di Economia, poi Rettore e Presidente della Bocconi, dove qualche anno prima laureandosi aveva affinato la sua preparazione tecnica.
Si seguono sempre più insistentemente le voci secondo le quasi sarebbe proprio Mario Monti a dover ricoprire l’ incarico di formare un eventuale governo tecnico istituzionale, dopo aver per 10 anni ricoperto la carica di Commissario Europeo (essendo inizialmente proposto da Berlusconi ma poi riconfermato anche da Prodi ).
Ed oggi la nomina di Senatore a vita, che spetta strettamente a Napolitano, sembra esser stata fatta per dare una nuova veste ad un possibile governo tecnico, scegliendo una figura stimata e rispettata senza riserve in ambito europeo.
Qual’è la posizione di Berlusconi?
Il Cavaliere continua a dichiarare con fermezza che una volta varato il decreto di stabilità si ritirerà e che dopo le sue dimissioni, l’ unica via possibile sia quella di nuove elezioni.
Lui stesso, intervenendo di persona in vari programmi televisivi dichiara che come suo futuro successore vedrebbe bene Angelino Alfano, grazie al quale si potrebbe arrivare ad un cambio generazionale.
Reazioni e posizioni dal mondo politico estero ed italiano:
- Cameron, Primo Ministro inglese, punta il dito sullo Spread Bund – Btp, sottolineando come i tassi sui titoli di Stato Italiani, stiano ormai toccando livelli insostenibili.
- Dal Cremlino invece arrivano parole di sostegno al Cavaliere, secondo le quali Berlusconi starebbe facendo il massimo per mantenere la stabilità economica dell’ Italia.
- Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, afferma che nonostante il Governo stia prendendo delle nuove iniziative, il nostro Paese sta vivendo un periodo molto drammatico; bisogna reagire il prima possibile per ristabilire la credibilità del nostro Paese, ponendo fine a questa situazione che potrebbe negare all’ Italia l’ accesso ai mercati finanziari, portandoci sull’ orlo del baratro.
- Fini e Schifani, propendono per l’ approvazione della legge di stabilità entro la settimana, per poter essere pronti lunedì al momento dellariapertura dei mercati.
- Per Gasparri, capo gruppo del Pdl al Senato, la colpa di tutto ciò non è di Berlusconi ma della mancanza di riforme che l’ opposizione ha sempre impedito di attuare.
- La Lega tramite i suoi portavoce Bossi, Maroni e Calderoli, è pronta al voto, specificando che non hanno alcuna intenzione di partecipare ad un governo tecnico nazionale e sarebbero pronti a passare anche all’ opposizione qualora accadesse.
- Scajola invece a differenza di molti, non vede nelle nuove elezioni la soluzione al problema, a suo avviso non si è nelle condizioni di lasciare il Paese senza pienezza di poteri fino a Febbraio, periodo per lui adatto alle votazioni.
- Tremonti: è stato invece impegnato ad elaborare il maxi -emendamento alla legge di stabilità , che tra i vari punti, mette per la prima volta nero su bianco la questione pensioni ( si andrà in pensione per anzianità sia per gli uomini che per le donne a 67 anni a partire dal 2026 )
- Bersani e Casini sono concordi sulla necessità di accellerare i provvedimenti economici per arrivare alle dimissioni del Premier.
- Di Pietro dichiara di non essere a favore di un eventuale Governo di larga intesa che come lui stesso afferma, sarebbe solamente ” un inciucio “; per l’ ex magistrato solamente tramite un nuovo Governo si avrebbe la possibilità di arrivare a ” prendere i soldi a quelli che finora hanno fatto i furbi “.
- Pisanu si schiera contrariamente al voto anticipato che annuncia che uscirebbe dal Pdl,qualora si dovesse andare a votare anticipatamente.
- I Radicali sostengono che l’ idea di elezioni anticipate porterebbe solamente ad aggravare la situazione economica italiana, dovendo affrontare una nuova e costosa campagna elettorale.
- La Finocchiaro, rappresentante del Pd al Senato sostiene che al momento il problema non siano le dimissioni di Berlusconi, ormai da lui più volte confermate, ma la necessità di rassicurare i nostri creditori, riacquisendo credibilità il primo possibile.
Queste sono alcune delle reazioni del mondo economico e le posizioni prese dai vari esponenti politici, intanto noi semplici contribuenti attendiamo di sapere cosa comprenderà nel dettaglio il maxi – emendamento elaborato dal Ministro Tremonti e se e quando bisognerà andare nuovamente alle urne.Ma tranquilli cari politici … fate con calma … tanto a noi interessa ” SOLO ” capire che fine dobbiamo fare!! Cosa volete che sia!!