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Alberto Stasi: si dichiara innocente “Non ho altro da aggiungere”

di Mamma Giò

09 Novembre 2011

Alberto Stasi: si dichiara innocente "Non ho altro da aggiungere"Ritorna in aula dopo due anni Alberto Stasi, ex fidanzato di Chiara Poggi, una studentessa modello, il cui cadavere fu rinvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco dallo stesso Stasi, che verrà inizialmente accusato del delitto, per poi essere assolto in primo grado, perché le prove raccolte contro di lui risulterano insufficienti.

Imputato solo di detenzione di materiale pedo-pernografico, causa scatenante del delitto per l’accusa.

Dinnanzi ai giudici della seconda corte d’assise d’appello Stasi ha ribadito la sua innocenza, dichiarando: “Non ho altro da aggiungere rispetto a quanto detto in sede di indagini preliminari”.

Questo è quanto ci giunge da uno degli avvocati di Stasi, Angelo Giarda, visto che il procedimento si è svolto a porte chiuse.

Tanta amarezza e rabbia è ciò che resta ai genitori di Chiara Poggi, Rita e Giuseppe, che non hanno degnato Alberto Stasi neppure di uno sguardo, visto che lo reputano l’unico colpevole del delitto della figlia Chiara ed è per questo che continueranno a chiedere che sia fatta giustizia.

Il prossimo 6 dicembre, è prevista la camera di consiglio del processo d’appello a Alberto Stasi: si dichiara innocente "Non ho altro da aggiungere"carico di Stasi ed è stata fissata per il 22 novembre la discussione degli avvocati di parte civile e del sostituto procuratore generale; mentre il 24 e il 25 novembre si terrà la discussione dei difensori. Per arrivare quindi al 6 dicembre, giorno che vedrà, se non ci sono ritardi nelle discussioni, i giudici entrare in camera di consiglio. Sarà allora che, terminata la camera di consiglio, potrà essere emessa sentenza da parte dei giudici o decidere, in alternativa, una rinnovazione parziale del procedimento, iniziando delle nuove perizie come richiesto dalla pubblica accusa.

Durante il procedimento, il presidente della corte ha concesso ai giornalisti di restare in aula per la lettura del dispositivo che è però avvenuta a telecamere spente.


Il difensore Stasi: «Un caso difficile? No, come tanti altri. Io ho un solo rammarico: che la procura della Repubblica di Vigevano non abbia fatto altre indagini. Se è vero, come noi riteniamo, che non è stato Alberto Stasi, allora dal 13 agosto 2007 c’è in giro una persona che ha fatto una cosa terribile e potrebbe rifarla».

Sono state le dichiarazioni di Angelo Giarda, uno dei difensori di Alberto Stasi. «Se io fossi stato il pm, di fronte a una sentenza di questo tipo, di fronte al dolore di questi genitori, lo avrei fatto. Invece non mi risulta».

«Vive un incubo da 4 anni, un’esperienza terrificante». Così Angelo Giarda parla del suo assistito Dopo l’assoluzione in primo grado «ora deve affrontare questo processo», ma il legale si dice sicuro: «mi opporrò alla riapertura del dibattimento. Credo che nuove perizie sarebbero ripetizioni rispetto ad argomenti su cui gup e periti si sono già pronunciati in sede di giudizio immediato».



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