“O blocchiamo il virus o sarà lui a bloccarci perché i segnali ci dicono che il sistema non tiene e anche le regioni ora gialle presto si troveranno nelle stesse condizioni delle aree più colpite. Con la media attuale, in un mese arriveremmo ad ulteriori 10mila decessi.”
Sono parole pesanti e serissime quelle pronunciate dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), il Dottor Filippo Anelli. La richiesta è limpida: la sola soluzione per bloccare l’inesorabile avanzata dei contagi è un lockdown totale in tutto il Paese.
La mappa del contagio nel mondo disegna una diffusione incalzante del virus: i casi di Covid nel mondo sono 50 milioni, a quanto risulta dai dati diffusi dalla Johns Hopkins University e ripresi dalla stampa internazionale; l’ultimo bilancio italiano relativo alla giornata di ieri, domenica 8 novembre, è di 32.616 nuovi positivi su un campione totale di 191.144 tamponi.
Perché il lockdown totale resta la migliore soluzione possibile ora?
Vitadamamma ha trovato una esauriente risposta a questa domanda proprio nelle parole del Presidente Anelli: “Considerando i dati di questa settimana come andamento-tipo e se li proiettiamo senza prevedere ulteriori incrementi, la situazione fra un mese sarà drammatica e quindi bisogna ricorrere subito ad una chiusura totale”, ha dichiarato il medico accendendo, altresì, un faro sulla carenza di medici specialisti disponibili.
E’ una questione di velocità di diffusione del contagio valutata sia su un piano statistico che in ragione della ricettività e della risposta del Sistema Sanitario Nazionale.
A parlare di lockdown totale, almeno in certe aree metropolitane a rischio è, anche Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Come il Presidente Anelli, anche Ricciardi fa leva sulla diffusività del virus sottolineando che la situazione è “drammatica, a volte tragica, in continuo peggioramento. Questa si profila come una tragedia nazionale, sono necessari interventi rapidi”.
Non manca l’accenno a Napoli che, in una Campania tinta di giallo dal Governo, vive una situazione di criticità già denunciata dal Governatore; per densità abitativa e rapporto di posti letto\abitanti, considerata l’incidenza dei contagi, la situazione fattuale sembra non rispecchiare pienamente il giallo come colore di “protezione”.
Di fatto un lockdown totale sarebbe la migliore cura per arginare e rimediare a un crescendo di pericolosità che, ad oggi, non ha arrestato il suo incedere, nemmeno dinanzi all’ostinazione di non fermare tutto (scuola compresa).