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Pannolini lavabili: come risparmiare soldi

Soldi, soldi ed ancora soldi … ogni cosa è traducibile in Euro. Persino la cacca e la pipì dei bebé hanno un prezzo … e che prezzo !!! Ieri al supermercato ho fatto la scorta di pannolini; ho messo nel carrello una super offerta, una di quelle da non perdere. Pur ...

di Federica Federico

02 Luglio 2010

Soldi, soldi ed ancora soldi … ogni cosa è traducibile in Euro.
Persino la cacca e la pipì dei bebé hanno un prezzo … e che prezzo !!!

Ieri al supermercato ho fatto la scorta di pannolini;
ho messo nel carrello una super offerta, una di quelle da non perdere. Pur di risparmiare, spesso porto a casa una quantità “industriali” di pannolini!
Questa mattina mi è caduto l’occhio sullo scontrino – era sul tavolo, pronto a darmi un buon giorno all’insegna della disperazione per il caro vita!
Ho incominciato a riflettere sul “costo dei bisognini dei bambini” e per curiosità ho fatto due moltiplicazioni, il risultato mi ha lasciato l’amaro in bocca … neppure il mio caffé bello dolce mi ha tirata su.

La cacca e la pipì dei pupi tradotte in soldoni fanno 2.500 euro all’anno.

2.500 euro annui per pupo – pensate che io ho due bimbi piccoli: quasi 3anni il primo e 17 mesi la seconda. Il mio ometto si è appena deciso a farla sul vaso, ma sino ad un mese fa la spesa pannolino in casa mia era doppia!
Insomma i conti sono presto fatti: ho perso un capitale in cacche!

Ma esiste un modo per risparmiare?
Si! I pannolini lavabili.

Sino a questa mattina la mia opinione sui pannolini lavabili era che fossero una scelta di vita corrispondente ad uno stile ecologista e naturalista. Certamente questo è in buona parte vero: nei primi 3anni di vita un bimbo consuma circa 6.000 pannolini che corrispondono ad una tonnellata di immondizia da smaltire.
Inoltre i più convinti avversari dei pannolini industriali sostengono anche che i pannetti lavabili, a differenza degli usa e getta, garantiscano massimamente la salute del bambino perché la pelle del piccolo entra in contatto solo con fibre naturali.
Tuttavia, girovagando per la rete e reduce dalla “batosta” dei conti fatti, mi sono convinta che i pannolini lavabili sono un ottimo investimento economico. Se tornassi indietro li sceglierei certamente per i miei figli!

Come sono fatti i pannolini lavabili?

Che modelli esistono in commercio e come si usano?

Avevo sempre scartato l’idea dei pannetti lavabili perché li associavo agli antichi pannolini dei racconti delle nonne, ma mi sbagliavo. Oggi i pannetti in stoffa sono confezionati con cura e con materiali naturali e selezionati. Complici le lavatrici e gli ottimi detersivi antibatterici in commercio anche l‘igiene è assicurata!

Esistono tre tipologie di pannolini lavabili:

1. I due pezzi
2. I tutto in uno
3. I Trainers

I due pezzi – come suggerisce il nome stesso, sono pannetti costituiti da due parti: una interna con funzione assorbente ed una esterna con funzione impermeabile.

Sono pannolini lavabili a due pezzi:

I) Ciprà – strisce di maglina di cotone che vengono piegate in due e legate intorno la vita del pupo con dei lacci. Dopodichè il tutto viene chiuso con una mutandina impermeabile.
L’assorbenza può all’occorrenza essere aumentata con degli inserti di stoffa da aggiungere all’interno del ciprà. Una maggiore assorbenza, per esempio, può essere indispensabile durante la notte.

Sono molto economici 25 pannolini + 25 inserti assorbenti + 2 mutandine hanno un costo di soli 100 euro e, per di più, i ciprà grazie al loro sistema di lacci si adattano alla crescita del pupo.

II) Pannolini a inserto, detti “muslin” – sono pezzi di stoffa quadrata, solitamente garza di cotone, da piegare a rettangolo o triangolo e fissare con una Nappi Nippa – altro che spilloni da balia della nonna !!!
La Nappi Nippa è una moderna spilla a forma di “y”, sicura e comoda da indossare!
Sopra chiude il tutto la mutandina impermeabile.
III) Pannolini sagomati – sono i più simili a quelli monouso. Si chiudono con una striscia di velcro o con bottoncini a pressione. Anche questi vanno abbinati ad una mutandina impermeabile.

Tra tutti i due pezzi i sagomati hanno il vantaggio di essere estremamente Facili da indossare.
Va, però, detto che pare tendano ad indurirsi molto con i ripetuti lavaggi diventando ruvidi, diversamente dagli altri che non soffrono questa usura.
Sono più costosi dei ciprà, in questo caso un set completo oscilla tra i 500 ed i 700 Euro.

Nei pannolini tutto in uno la parte di stoffa, quella assorbente e la mutandina impermeabile sono cuciti insieme, formano un solo pezzo assai simile ai pannolini monouso ed altrettanto pratico nella vestizione del bebé.

Hanno una notevole capacità di assorbenza ma, chiaramente si asciugano molto lentamente perché le varie parti non possono essere separate.

La spesa non è alta: si parte da un minimo di 300€ per un set composto di due taglie (S e M) con circa 16 pannolini per taglia più inserti assorbenti aggiuntivi, si arriva fino a 600-700 se si vogliono più pannolini o altre taglie.

I trainers accompagnano il bimbo nel passaggio dal pannetto al vasino. Sono mutandine in tessuto all’interno ed impermeabili all’esterno. Si sfilano molto facilmente in questo senso l’operazione corsa sul vasino è garantita al 100%, ma ciò va a discapito della assorbenza, infatti, la parte in tessuto interna è sottile e qualche fuoriuscita capita.

Ho raccolto queste informazioni con la curiosità di chi si pente e se potesse tornare indietro userebbe i pannetti ecologici.
Spero possano tornare utili a qualche mammina.



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