“Siamo estremamente stanchi ma non vogliamo dormire perché l’unica cosa che vogliamo è guardarlo tutto il tempo. È assolutamente stupendo e ha superato ogni visita medica che gli è stata fatta”.
Così il papà e la mamma di Charlie Gard hanno commentato la nascita del loro secondo figlio, un miracolo di vita che ha permesso loro di tornare a sorridere.
La mamma di Charlie Gard ha partorito: è nato Ollie
“È come se ora potessimo sorridere di nuovo e pensare davvero di farlo piuttosto che limitarci a sorridere per affrontare la giornata”.
Sono le parole di Connie Yates, la mamma di Charlie Gard, la donna che tutti noi ricordiamo per la straziante battaglia legale che lei e il marito Chris hanno combattuto per il loro bambino nel 2017 e che aveva diviso l’opinione pubblica.
Quella stessa donna alla quale la vita ha riserbato il più lacerante dei dolori, la perdita di un figlio, oggi torna a sorridere grazie al piccolo miracolo che stringe tra le sue braccia. Il 5 agosto infatti è nato Oliver Gard, un fagotto di quasi 3,800 chilogrammi che i genitori dichiarano essere la copia esatta del fratello maggiore.
Il piccolo Ollie, il papà e la mamma di Charlie Gard hanno così soprannominato il secondo figlio, sarebbe dovuto venire al mondo con un cesareo programmato la seconda settimana di agosto, per tale motivo la signora Yates non aveva dato molto peso a quella prima contrazione avvertita proprio mentre visitava la tomba di Charlie per celebrare quello che sarebbe dovuto essere il suo quarto compleanno.
“Il tempismo è stato incredibile – racconta Chris Gard – Charlie è nato alle 9.44 del 4 agosto 2016 e le contrazioni di Connie sono iniziate poco prima delle 10 del 4 agosto 2020. Cose del genere mi fanno pensare che fosse un segno di Charlie, che ci sta ancora cercando”.
Il giorno seguente la donna è stata ricoverata al Queen Charlotte’s and Chelsea specialist maternity hospital, il personale medico conosceva la loro storia e si è prodigato affinché tutto procedesse per il meglio.
“È stato un momento davvero magico ed estremamente emozionante – ha rivelato il papà bis – Ora abbiamo sorrisi genuini sui nostri volti”.
La mamma di Charlie Gard ha partorito: Oliver aveva una possibilità su 4 di nascere come il fratello.
Quella di Connie Yates non è stata una gravidanza emotivamente semplice. Essendo sia lei che il marito portatori sani della rara malattia genetica di cui Charlie era affetto – particolare che hanno scoperto solo dopo la diagnosi del figlio – vi era 1 possibilità su 4 che venisse trasmessa al loro secondo bambino.
Seguita sin dal test di gravidanza da un genetista e da diversi specialisti del settore, la mamma di Charlie Gard ed il piccolo che cullava in grembo sono stati sottoposti ad approfondite analisi che hanno sempre scongiurato la presenza di eventuali malattie.
Il piccolo Ollie dunque sembra godere di buona salute ed ha già riempito la vita della mamma e del papà che affermano di essere determinati ad amarlo in ogni momento della sua vita, sperando di potergli regalare quell’infanzia spensierata di cui non ha potuto godere il loro primo figlio.
“Perdere Charlie è stato come se qualcuno avesse lanciato una bomba a mano contro di noi e sulle nostre vite – ha dichiarato Chris Gard – Mi sentivo come se una parte di noi fosse morta con lui, come se tutti i nostri sorrisi fossero spariti, ed era impossibile immaginare che saremmo stati di nuovo felici. Ollie ha illuminato le nostre vite. Siamo così fortunati”.
Charles Matthew William Gard, da tutti noto come Charlie, è nato il 4 agosto 2016. Apparentemente sano, le condizioni del bambino si sono aggravate quando questi aveva appena 8 settimane di vita. Ricoverato in ospedale, gli fu diagnosticata una malattia molto rara denominata sindrome da deplezione del DNA mitocondriale con deficit del gene RRM2B che provoca il progressivo deperimento muscolare che non gli permetteva di muoversi.
Il papà e la mamma di Charlie Gard non si arresero e iniziarono le loro ricerche scoprendo una cura sperimentale eseguita negli USA, una goccia di speranza in un mare di incertezza. Iniziò una raccolta fondi per il trasferimento ma, nel marzo del 2017, le condizioni del bambino peggiorarono, il suo piccolo corpicino dovette affrontare anche una encefalopatia: non poteva più respirare da solo e fu costretto a vivere gli ultimi mesi di vita attaccato ad un respiratore.
Fu allora che ebbe inizio la straziante battaglia legale tra i coniugi Gard ed il Great Ormond Street Hospital di Londra, l’ospedale nel quale era ricoverato Charlie. Il punto focale era l’interesse del bambino: da un lato i medici chiedevano l’autorizzazione a “staccare la spina” del respiratore che teneva in vita il piccolo affinché avesse una morte dignitosa senza accanimento terapeutico, dall’altro i suoi genitori che, pur non avendo garanzie di guarigione o miglioramento, volevano tentare quell’ultima strada della terapia sperimentale.
Dopo vari ricorsi ed appelli, la Corte suprema inglese si pronunciò a favore dell’ospedale mentre il 24 luglio il papà e la mamma di Charlie Gard annunciarono resa.
Trasferito in un hospice, il piccolo è deceduto tra le braccia dei suoi genitori il 28 luglio del 2017, una settimana prima del suo primo compleanno.