Può un bambino, la cui mente è ancora priva di malizia e ben lontana dal percepire e ragionare come un adulto, cogliere messaggi sessuali in un giocattolo?
La malizia è davvero negli occhi di chi guarda?
Qualunque risposta abbiano questi quesiti, quando si tratta di giocattoli ambigui molti genitori non hanno dubbi, convinti che la prudenza non sia mai troppa quando si tratta dei loro figli. A dimostrarlo il recente ritiro dal mercato della bambola Poppy, personaggio protagonista del film Trolls.
Giocattoli ambigui: giochi involontariamente perversi.
I giocattoli ambigui, spesso ritenuti scandalosi, non sono altro che comuni giochi per bambini che qualcuno ha progettato e realizzato per solo scopo ludico, non tenendo conto che il risultato finale potesse essere oggetto di fraintendimento. Alcuni giochi infatti, se osservati sotto un punto di vista più malizioso, possono generare equivoci, spesso di natura sessuale.
Sul web è facile imbattersi in immagini che li ritraggono, foto e video spesso usate in modo ironico e divertente da adulti che ne carpiscono un diverso significato.
Possono essere considerati un esempio di giocattoli ambigui il “Rad Repeatin’ Tarzan”, una Action Figure di Tarzan, il protagonista del film Disney del 1999, il cui movimento della mano sembra simulare un atto ben specifico…
… e la statuetta di Rafiki che dovrebbe sollevare un Simba neonato, proprio come avviene nelle prime scene del film Disney “Il re leone”, ma sembra fare ben altro.
Ma cosa accadrebbe se uno di questi giocattoli ambigui venisse effettivamente regalato ad un bambino?
Non si esclude che possa insorgere una vera e propria rivolta genitoriale, proprio come accaduto per la bambola Poppy.
A seguito di alcune lamentele effettuate da diversi genitori, che hanno pensato di dar vita ad una petizione per impedire la vendita della suddetta bambola, la Habro, società statunitense produttrice di giocattoli, ha deciso di interrompere la produzione ed effettuare il richiamo della bambola “Trolls World Tour Giggle and Sing Poppy”.
Una versione della bambola Poppy, destinata ai bambini dai 4 anni in su, è dotata di due pulsanti:
- Quello situato sullo stomaco che, una volta premuto, permette alla bambola di cantare o pronunciare alcune frasi;
- Quello situato sotto la gonna che, una volta premuto, consente alla bambola di ridere ed emettere suoni come “Whee!” e “Oh”.
Ad indignare è stato proprio quest’ultimo pulsante segnalato da una mamma attraverso un video di 3 minuti che la stessa ha pubblicato sui social generando una vera e propria rivolta.
La donna definisce la bambola inquietante e si chiede perché il secondo pulsante non sia stato segnalato sulla confezione mentre nella descrizione del giocattolo viene più genericamente chiarito che, quando è seduta, la bambola emette altri divertenti suoni.
Il filmato, divenuto subito virale e spunto per la petizione a favore della rimozione della bambola, è stato in seguito etichettato come “parzialmente falso” perché ipotizzava che il secondo bottone potesse far parte di una strategia segreta per adescare i bambini.
Come avvenuto per moltissimi giocattoli ambigui, il posizionamento del pulsante sotto la gonna di Poppy non aveva altro scopo se non quello di aggiungere un’ulteriore funzione al gioco. A confermarlo la vicepresidente senior delle comunicazioni globali di Hasbro che, contattata dallo staff di “Lead Stories”, sito web certificato che si occupa di verificare le notizie che circolano in rete, ha dichiarato:
“Questa funzione è stata progettata per reagire quando la bambola è seduta, ma riconosciamo che il posizionamento del sensore può essere percepito come inappropriato. Questo non era intenzionale e siamo lieti di fornire ai consumatori una bambola Poppy sostitutiva di valore simile attraverso il nostro team di assistenza clienti”.
Come detto in precedenza, molti giocattoli ambigui ritenuti scandalosi dai genitori vengono ideati e prodotti come oggetti ludici, progettati da persone innocue che mai avrebbero pensato che le loro creazioni potessero essere fraintese o scambiate per oggetti che incitano alla pedofilia.
È anche vero che, osservandone alcuni, qualche dubbio può sorgere (vedi gallery seguente) o quanto meno diventa lecito chiedersi “Ma davvero qualcuno ha progettato e messo in vendita questo?”.
E voi cosa ne pensate? Avreste agito allo stesso modo se qualcuno avesse regalato dei giocattoli ambigui ai vostri figli?
Fonte foto in gallery: Amazon – BoredPanda