Dopo il rinvenimento del cadavere della mamma, si cerca Gioele, il figlio di Viviana Parisi.
Il cadavere della mamma Dj è stato trovato 5 giorni dopo la scomparsa, i cani molecolari hanno condotto le squadre di soccorso tra le sterpaglie fin sotto un albero dove Viviana giaceva a carponi, riversa col volto sul terreno, morta, sola e sfigurata.
Quella in cui Viviana si è spenta è un’area di fitta macchia mediterranea. Il punto preciso del ritrovamento del corpo è certamente difficile da raggiungere a piedi, malgrado ciò si trova ad appena 500 metri in linea d’aria dall’autostrada Messina-Palermo, ovvero dal luogo in cui il lunedì della scomparsa (lunedì scorso) la Parisi aveva abbandonato la sua vettura.
Gli inquirenti hanno prontamente sequestrato il traliccio che si erge proprio nel luogo del ritrovamento del corpo di Viviana, una delle ipotesi al vaglio era che la donna si fosse gettata dall’armatura dello stesso perdono così la vita. L’impalcatura del traliccio, però, non sembra essere stata violata.
La posizione del cadavere, invece, suggerirebbe un malore o una caduta. Gli inquirenti non lasciano trapelare indiscrezioni e non si sa se sul corpo sfigurato delle mamma Dj vi sino o meno tracce di violenza umana. Intanto papà Luigino, il padre di Viviana, non è disposto in nessun modo a piegarsi all’ipotesi del suicidio, allo stesso modo anche gli amici della donna lo escludono.
Ma dov’è Gioele, il figlio di Viviana Parisi?
Le condizioni del corpo della mamma non hanno aiutato la ricostruzione immediata della dinamica della sua morte, l’autopsia potrebbe essere rivelatrice. Esposta alle intemperie, nonché agli animali selvatici, Viviana è stata riconosciuta dalla fede nuziale, in cui è incisa la data delle nozze il nome del marito, Daniele, e dai vestiti che indossava. Potrebbe essere importante il dettaglio delle scarpe: una era ai piedi della mamma 43enne, l’atra più distante dal suo corpo, tra i cespugli. E se questo fosse un altro indizio di una caduta? C’è da chiederselo.
Mentre gli inquirenti non trascurano alcuna possibilità, violenza, caduta o un malore, qualunque sia la ragione della morte della donna, sta di fatto che non c’è traccia di Gioele.
Il figlio di Viviana Parisi sembra inghiottito dai boschi, ma in quell’area c’è mai arrivato? Era con la mamma quando, dopo l’incidente, Viviana ha scavalcato il guardrail? Forse è questo il quesito chiave.
C’è un buco di 20 minuti nella ricostruzione degli spostamenti di Viviana da quando prende l’auto partendo da casa a quando arriva nel punto dell’autostrada in cui ha lasciato la sua vettura.
I fatti, così come possiamo ricostruirli ad oggi:
Lo scorso lunedì, il 3 agosto, Viviana si congeda dal marito dicendo che sta andando a Milazzo per comperare delle scarpe a Gioele. Ma questa è la prima incognita della morte della donna, nonché dell’attuale ricerca del figlio di Viviana Parisi:
la donna compie in macchina circa 100 chilometri in più rispetto alla destinazione “annunciata” al marito, lo fa spostandosi sull’autostrada che va in direzione Palermo. Cosa ci facesse lì e perché ha mentito al marito non è dato saperlo.
Nel tragitto accade qualcosa: all’altezza di Caronia, Viviana resta coinvolta in un banale incidente in autostrada. L’Opel Corsa di Viviana Parisi urta un furgoncino con due operai a bordo, si tratta di un mezzo e del personale che si occupa della manutenzione stradale.
Il figlio di Viviana Parisi era con lei in quel frangente? Le testimonianze:
il sinistro è avvenuto in una galleria ed è stato un incidente di assoluto poco conto, ma ha comunque costretto i due mezzi a fermarsi.
Viviana Parisi transitava nella corsia di sorpasso quando la fiancata della sua vettura ha “urtato” quella del furgone. Secondo le ricostruzioni giornalistiche, gli operai sono scesi dal mezzo adoperandosi per mettere in sicurezza la zona ed evitare ulteriori incidenti. In quel momento Viviana avrebbe scavalcato il guardrail per approssimarsi al bosco e all’arrivo della pattuglia della Polizia Stradale la donna era già sparita.
In uno stretto riserbo investigativo si fa difficile capire cosa abbiano riportato gli operai presenti sul posto: è plausibile che le loro testimonianze circa la presenza del figlio di Viviana Parisi siano contrastanti.
Chi conosce i luoghi sostiene che la scarsa visibilità possa aver determinato incongruenze nelle testimonianze.
La stampa rende noto che nessun aiuto può arrivare dal sistema di telecontrollo del Consorzio autostrade poiché le telecamere sono fuori uso.
“Il sistema di telecontrollo in autostrada – ha dichiarato il direttore generale del Cas – funziona in tutti i caselli e le gallerie così come previsto dalla legge”.
A Sant’Agata di Militello, dove la donna è uscita per poi rientrare in autostrada, cioè esattamente 30 chilometri prima del luogo del sinistro, il figlio di Viviana Parisi era in macchina con lei, lo confermerebbero le telecamere dell’autostrada, lì perfettamente funzionanti.
Dov’è Giole il figlio di Viviana Parisi e dove sono i testimoni “scomparsi”?
Facciamo menzione di due testimoni scomparsi perché di fatto altri due testimoni, subito dopo l’incidente e la sparizione, hanno dichiarato alle autorità di aver visto la madre e il figlio scavalcare il guardrail che conduceva quella stessa area boschiva dove Viviana è stata trovata cadavere. Il giallo, però, si è infittito nella scomparsa di questi testimoni che, malgrado le sollecitazioni delle autorità a presentarsi in qualunque presidio, sono “svaniti nel nulla”.
Il papà di Viviana vuole sapere dov’è suo nipote e nega assolutamente la possibilità che la figlia si sia tolta la vita:
“Mia figlia non si sarebbe mai uccisa, le hanno fatto del male. Adesso devo pensare a Gioele, non può essere sparito nel nulla”.
Gioele, il figlio di Viviana Parisi e Daniel Mondello, ha 4 anni ha gli occhi chiari e i capelli castano chiari con una frangetta tagliata storta ed è alto circa un metro e 10 centimetri.