Ci sono due bambine, entrambe di sei anni e tra loro cugine, tra i nuovi casi accertati di Covid-19 in Campania, nella zona del nolano si è aperto un nuovo focolaio il cui paziente zero è stato identificato in un giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia.
Una delle due bambine appena citate ha preso parte a un campo estivo che si è svolto nella sua stessa città, ovvero a Cimitile, e secondo le ricostruzioni giornalistiche lo avrebbe frequentato fino al 24 luglio, in quel periodo di tempo poteva essere già infetta e contagiosa.
Difatti, mentre il sindaco ha prontamente reso nota l’attivazione di tamponi a tappeto per i bambini e gli operatori del campo entrati in contatto (certamente o potenzialmente) con la bimba, già è risultato positivo, nell’ambito di questi controlli, un altro bimbo di 5 anni residente a Nola e a sua volta membro dello stesso campo estivo di Cimitile. Tutta la famiglia è in quarantena domiciliare.
Alcuni dei suddetti tamponi sono già stati eseguiti e si attendono gli esiti, diverse famiglie sono già in isolamento cautelare e si sono già estese le ricerche di possibili deviazioni del virus per il tramite dei primi infetti.
E’ di 14 il bilancio delle infezioni partite dal giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia: dal campo estivo a un’azienda produttiva, per finire ad un funerale, ecco come si è esteso il contagio nel nolano.
Il giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia dimostra che i viaggi stanno mischiando le carte sul tavolo da gioco e, complice la velocità degli spostamenti di cui oggi beneficiamo, non possiamo non considerare come pericolo anche quello che accade nel mondo. Oltre ad essere pericoloso un crescente negazionismo che, più probabilmente, trae linfa da un rigurgito di vita che interessa molti.
Vicende come questa devono indicarci la via della responsabilità: tre bambini contagiati dal Covid-19, controlli preso il campo estivo frequentato da dei di loro, un funerale che mette paura e 50 lavoratori a casa in quarantena precauzionale, ecco a cosa ha portato il contagio di un giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia.
“Sul coronavirus bisogna fare attenzione, avere attenzione e senso di responsabilità. C’è stato un rilassamento grave”, ha affermato il governatore della regione Campania Vincenzo De Luca.
Al momento sono 50 gli operai in quarantena domiciliare, la misura della quarantena è stata precauzionale dopo la scoperta di cinque contagiati e il focolaio è collegato al paziente 0 di cimitile.
In che modo i cinque contagiati sono collegati al giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia?
All’interno dell’azienda, tra i cinque contagiati si palesa il legame diretto col giovane di Cimitile appena tornato dalla Serbia poichè tra questi dipendenti vi è proprio il cognato.
Si sa che il giovane viaggiatore rientrato in patria col Covid è stato ricoverato al Cotugno in terapia sub intensiva, si stima che prima di accusare i sintomi e scoprire la malattia abbia contagiato diverse persone tra cui le due bimbe. I contagi sono reti che si estendono in base e in ragione della vita e degli spostamenti di ciascun contagiato.
Quale sia ora la situazione dell’azienda Nusco lo spiegano i diretti interessati attraverso un comunicato reso pubblico anche via Facebook:
non e’ stata chiusa l’intera azienda, ma solo lo stabilimento produttivo degli infissi in pvc, che peraltro, in via precauzionale, ha anticipato la chiusura estiva e tornerà operativo dal 24 agosto.
Le persone interessate dalla quarantena domiciliare precauzionale sono 50. L’intero stabilimento in questione conta 50 dipendenti, che sono stati tutti sottoposti a tampone; solo in cinque sono risultati positivi, tuttavia, a scopo precauzionale, anche i non positivi sono in quarantena domiciliare.
Gli uffici e gli altri tre stabilimenti produttivi della stessa azienda sono regolarmente operativi e le attività al loro interno procedono in totale sicurezza.
A Cicciano, sempre nel nolano e molto vicino al paese del paziente zero, è nel mirino degli accertamenti anti Coronavirus anche un funerale, pure il rito funebre sarebbe collegato al giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia: la stampa fa sapere che è risultata infetta l’anziana mamma del defunto.
Come si ricollega ciò al giovane di Cimitile appena rientrato dalla Serbia?
Un amico del paziente zero, anche lui contagiato dopo essere andato a prendere in aeroporto il giovane tornato dalla Serbia, si è recato a Cicciano a casa della mamma del defunto per porgerle le condoglianze e così l’ha contagiata. Da qui le preoccupazioni per tutti i partecipanti a successivo rito funebre.
Intanto lo stesso ragazzo ha contagiato il nonno che vive a Tufino e la fidanzata di Acerra.
Inoltre è di poche ore fa la notizia di un odontoiatra 52enne positivo al Covid-19, anche lui è da poco stato all’estero.
L’uomo residente a Portici è titolare di un ambulatorio nel quartiere del Rione Toiano di Pozzuoli; in relazione all’attività professionale di questo specialista, in sole 24 ore centinaia di persone si sono recate al Cotugno per essere sottoposte a tampone.