Una volta dichiarato concluso il lockdown, in Italia hanno riaperto negozi, palestre, cinema, musei e in alcune regioni anche le discoteche. Dopo l’apertura delle regioni, c’è già chi pensa e prepara le proprie vacanze al mare o in montagna e chi organizza una ripresa lavorativa.
In questo scenario però manca ancora un tassello molto importante: la scuola. Completamente privi delle linee guida per le misure di contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2, gli istituti scolastici non possono ancora pensare ad una ripresa e restano in attesa delle direttive del Ministero dell’Istruzione per prepararsi alla riapertura delle scuole a Settembre.
Riapertura scuole a Settembre: il comunicato del MIUR.
In uno scenario ancora tutto da definire, dove prevalgono i “forse”, i “se” ed i “ma”, l’unica certezza è la riapertura scuole a Settembre, un punto fermo del ministro dell’istruzione Lucia Azzolina che di recente ha smentito le voci giornalistiche fissando lei stessa un’ipotetica data di inizio.
Meno di una settimana fa, alcune testate giornalistiche hanno riportato la notizia di una possibile riapertura delle scuole slittata al 23 Settembre, conseguenza delle elezioni amministrative che potrebbero svolgersi il giorno 20 di quello stesso mese e che comporterebbero un’ulteriore chiusura delle scuole sede di seggio elettorale.
Ipotesi questa smentita dal MIUR che il 12 giugno scorso scriveva così sul proprio sito ufficiale:
“Con riferimento alle possibili date di inizio dell’anno scolastico 2020/2021 riportate da alcuni organi di stampa, il Ministero dell’Istruzione precisa che non è ancora stata presa una decisione definitiva in merito. Tutte le ipotesi in circolazione attualmente sono, quindi, infondate e premature”.
A questo comunicato è seguito quello del 13 giugno nel quale il ministero rendeva nota la proposta fatta alle Regioni (sono infatti queste ultime a redigere in modo definitivo il calendario scolastico).
“Il Decreto Scuola, recentemente convertito in legge, stabilisce che dal primo settembre le scuole potranno riaprire per le attività legate al recupero degli apprendimenti. Per quanto riguarda invece l’inizio ufficiale delle lezioni, la decisione dovrà essere presa insieme alle Regioni, a cui sarà proposta la data di lunedì 14 settembre, con l’obiettivo di tornare alla piena normalità scolastica il prima possibile”.
Il Ministro dell’Istruzione dunque prevede una riapertura scuole a Settembre entro il 14/9/2020, una data non ancora ufficiale in quanto l’ultima parola spetta alle Regioni, le stesse che hanno redatto un documento contenente le misure di contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico presentandolo al ministero nel corso della conferenza tra Regioni e Province autonome.
Riapertura scuole a Settembre: linee guida delle Regioni.
Alla fine di Maggio avevamo parlato del protocollo per le scuole realizzato dal Comitato tecnico-scientifico (Cts) che prevedeva l’uso obbligatorio a scuola e in classe delle mascherine chirurgiche – tranne per le situazioni particolari come attività fisica, pasti o interrogazioni – l’entrata ad orari scaglionanti, distanziamento interpersonale di almeno 1 metro (2 metri durante l’attività fisica), ecc..
Riapertura delle scuole a Settembre: regole e linee guida del Cts
Anche le Regioni puntano sul distanziamento sociale, sulla pulizia e la disinfezione ma, a differenza del Cts, tentano di limitare l’uso delle mascherine chirurgiche e di comunità in aula.
Vediamo per sommi capi le linee guida raccolte nel documento redatto dalle Regioni.
1 – Uso delle mascherine. Gli alunni delle scuole primarie e secondarie di I e II grado, nonché i loro docenti, dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina chirurgica o quella di comunità durante i loro spostamenti fuori dall’aula (corridoi, bagni, aule di laboratorio, ecc.). Una volta raggiunto il proprio banco o la cattedra, sarà possibile toglie la mascherina per tutta la durata dell’attività didattica.
Tuttavia bisogna tener presente che l’uso della mascherina in aula diventa obbligatorio nel momento in cui in classe sia presente uno studente con “condizioni patologiche di immunodepressione certificata”.
2 – Spazi e distanziamento. Per garantire la riapertura scuole a Settembre in sicurezza, le Regioni hanno imposto un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro nelle fasi di entrata ed uscita dall’istituto, realizzando ove possibile percorsi differenziati. In tal caso l’uso della mascherina è obbligatorio.
Nelle aule invece si dovrà garantire ad ogni singolo studente e docente 2 metri quadrati di spazio (banco o cattedra compresi).
3 – Pasti e mense. In tal caso le Regioni chiedono:
- semplificazione del menù;
- una maggiore pulizia e disinfezione prima, durante e dopo i pasti;
- nelle mense veicolate: pasti in monoporzione, niente scodellamento, servizio al banco o in refettorio;
- nelle mense dirette: si allo scodellamento, pasti in monoporzione e bambini serviti al banco o in refettorio
4 – Didattica a distanza. A differenza delle linee guida del Cts, che prevedono la DAD come possibile integrazione (anche se considerata un’ultima spiaggia) alle lezioni in presenza, le Regioni propongono di eliminare la Didattica a Distanza per le scuole primarie e secondarie di I e II grado.
5 – Igiene personale e degli ambienti. Per la riapertura scuole a Settembre le Regioni propongono la collocazione in aula e nei corridoi di prodotti igienizzanti utili ad incentivare la sanificazione delle mani di alunni, docenti e personale A.T.A..
Per quanto concerne invece la pulizia e la sanificazione degli ambienti e delle superfici ad uso frequente e promiscuo, nel protocollo regionale si chiede di prendere in considerazione le seguenti possibilità:
- ogni docente potrebbe pulire e disinfettare personalmente la cattedra e gli oggetti ad uso promiscuo prima di lasciare l’aula al docente dell’ora successiva;
- gli alunni devono evitare l’uso promiscuo dei banchi a meno che questi non siano stati puliti e disinfettati accuratamente dopo l’uso;
- adottare soluzioni specifiche per le aule ad uso promiscuo (laboratori, aule di lingue, ecc.).
Queste linee guida non devono essere considerate definitive in quanto sono ora al vaglio del Ministro dell’Istruzione. Agli studenti, e ai loro genitori, non resta che attendere l’ufficializzazione di quello che sarà il documento ufficiale per le misure di contenimento dell’infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico.
Linee guida delle regioni (scarica QUI il documento in pdf).