Accusata dell’omicidio del figlio, il piccolo Loris Andrea Stival, Veronica Panarello in carcere sta scontando una pena di 30 anni di reclusione e, nel contempo, cerca di costruirsi una nuova vita ed un nuovo futuro per quando potrà uscire di prigione.
Veronica Panarello in carcere: il delitto di Santa Croce Camerina.
Il nome di Veronica Panarello è apparso per la prima volta su tutti i giornali nazionali e nei principali notiziari televisivi il 29 novembre del 2014, giorno in cui ha denunciato la scomparsa di suo figlio, il piccolo Loris di soli 8 anni.
Inizialmente la donna raccontò ai Carabinieri della stazione di Santa Croce Camerina, paese nel ragusano nel quale risiedeva insieme alla famiglia, di aver accompagnato il bambino a scuola ma di non averlo trovato all’uscita. Le maestre del piccolo alunno affermarono inoltre che nessuno lo aveva visto entrare in classe quella mattina.
Furono subito avviate le ricerche ma decisiva si rivelò la segnalazione di un cacciatore che avvertì le forze dell’ordine del ritrovamento del cadavere di un bambino all’interno di un canalone situato vicino al Mulino Vecchio, poco fuori paese. Veronica riconobbe in quel corpo senza vita il figlio scomparso alcune ore prima.
Le indagini spinsero gli inquirenti a sospettare della giovane madre che, dopo un lungo interrogatorio, venne ufficialmente arrestata il 21 dicembre del 2014 con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. Ad incastrarla alcuni filmati di videosorveglianza che smentivano quanto aveva dichiarato il giorno della scomparsa del bambino, ossia la donna non aveva mai accompagnato il figlio a scuola.
Da quel momento in poi Veronica Panarello in carcere diede diverse versioni dei fatti.
Inizialmente affermò si fosse trattato di un incidente domestico, Loris si sarebbe strangolato da solo con delle fascette da elettricista mentre la madre si occupava del bucato. Quest’ultima, pur udendo le urla del figlio, non riuscì ad intervenire in modo tempestivo e, impaurita al pensiero della reazione che avrebbe avuto il marito, David Stival, al suo rientro, decise di disfarsi del corpo esanime del bambino.
Veronica Panarello in carcere continuò a dichiararsi innocente e, nel 2016, decise di puntare il dito contro il suocero, Andrea Stival, accusandolo di essere l’unico ed il solo ad aver ucciso il piccolo Loris.
Il movente? Il bambino sarebbe stato testimone della relazione segreta tra la mamma ed il nonno.
Tra lo sconcerto e lo stupore di tutti, l’uomo respinse ogni accusa decidendo di querelare la donna per calunnia. Venne in seguito posto sotto indagine ma scagionato poco dopo.
Il 5 luglio del 2018 Veronica Panarello in carcere viene condannata dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania ad una pena di 30 anni, sentenza confermata dalla Cassazione il 21 novembre 2019.
La Suprema Corte, la cui sentenza è stata depositata lo scorso gennaio, ha spiegato perché la donna non ha avuto diritto ad alcuna attenuante.
“Veronica Panarello non versava in stato confusionale, come la stessa ha cercato di far credere, al contrario era perfettamente cosciente e orientata nell’attività di eliminazione delle tracce del commesso reato e di depistaggio delle indagini”.
Nessuna amnesia dissociativa, nessuna confusione, la Cassazione ha riconosciuto in lei lucidità e consapevolezza per ciò che aveva commesso.
Veronica Panarello in carcere dal dicembre 2014 è oggi reclusa nella Casa Circondariale Lorusso e Cutugno di Torino dove, alla soglia dei 32 anni che compirà il prossimo 1° novembre, studia per diventare operatrice sociale.
Nonostante la lunga condanna, la donna tenta di ricostruirsi un futuro o quanto meno si tiene impegnata con lo studio. Stando alle più recenti fonti stampa, la mamma siciliana ogni giorno esce per qualche ora dalla sua cella per frequentare il corso.
A sostenerla ed attenderla fuori c’è il padre Franco fermamente convinto dell’innocenza della figlia. Di contro Andrea Stival, nonno paterno del piccolo Loris, prosegue la sua battaglia legale contro l’ex nuora, da lui querelata per calunnia e minacce di morte.
Chi non vuol più vedere Veronica Panarello in carcere è il marito, ormai ex, Davide Stival che, come lui stesso ha dichiarato nel marzo del 2017 ai microfoni di Quarto Grado, tre anni fa ha inviato alla donna le pratiche di divorzio:
“Non so come l’ha presa e neanche mi interessa. Deve essere fatto, punto e basta. Lei continua a scrivermi ma io non le rispondo. Non voglio più sapere nulla di lei. Tutto chiuso”.