Mentre in Italia si pensa ai vari scenari per un ritorno tra i banchi in sicurezza entro il prossimo settembre, ossia in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, le scuole in Danimarca hanno già riaperto da tempo.
I primi a tornare in aula sono stati i piccoli alunni degli asili nido, della materna e delle elementari che, a turno e in modo graduale, hanno potuto assaporare quel po’ di normalità che il coronavirus aveva sottratto loro.
Riaperte scuole in Danimarca: ok per asili, materne ed elementari.
Ufficialmente chiuse il 12 Marzo, le scuole in Danimarca – secondo Paese d’Europa (l’Italia il primo) ad aver annunciato il lockdown l’11 Marzo – sono state riaperte lo scorso 15 Aprile tra la felicità dei piccoli alunni e l’incertezza di qualche genitore.
Un’apertura graduale delle sole scuole materne e primarie al fine di consentire a tutti gli istituti una migliore organizzazione e di potersi adeguare ai protocolli sanitari attualmente in vigore, adottati per contenere il contagio del nuovo coronavirus.
Il ritorno tra i banchi degli alunni delle scuole secondarie (scuole medie e superiori) è invece previsto per il prossimo 10 Maggio, data che segnerà una nuova riorganizzazione scolastica.
Secondo le prime testimonianze raccolte dai giornali locali infatti, il ritorno in classe in sicurezza dei più piccoli è stato reso possibile dal mancato ritorno a scuola degli alunni più grandi, che proseguono gli studi a casa con la didattica a distanza.
“Abbiamo lo spazio perché stiamo usando le aule normalmente utilizzate dagli studenti più grandi che lavorano da casa adesso”.
È quanto dichiarato da Henrik Wilhelmsen, preside della scuola di Nørrebro, quartiere di Copenaghen, che non ha nascosto la preoccupazione per le problematiche che si presenteranno alla riapertura delle scuole secondarie.
Riaperte scuole in Danimarca: come sono organizzate.
Lo spazio menzionato dal preside danese non è altro che le aule utilizzate in precedenza per le lezioni delle scuole secondarie, ora messe a disposizione dei più piccoli. Gli alunni delle varie classi delle scuole elementari infatti sono stati divisi in più gruppi in modo da formare nuove classi che contano un massimo di 12 alunni ciascuna.
Tale divisione ha consentito di non creare affollamenti in aula e di poter distanziare i banchi di 2 metri in modo tale che durante le lezioni gli scolari potessero mantenere la minima distanza interpersonale (alcune lezioni vengono tenute all’aperto).
Anche la ricreazione viene effettuata a piccoli gruppi – mai più di 2 alunni se questi si trovano all’interno, mai più di 5 se si trovano fuori all’aperto – mentre i cartelli disposti nell’edificio scolastico, unitamente ai dispenser per gel e disinfettanti, ricordano ai bambini di lavare le mani di frequente (almeno ogni 2 ore).
Meno rigide e fiscali invece le regole adottate nella “fase2” dalle scuole in Danimarca che riaccolgono i piccolissimi, ossia gli asili nido e le materne.
Ai diversi quesiti mossi dai genitori che si domandavano quale fosse il protocollo da seguire nel caso in cui un bambino si mettesse a piangere o volesse riabbracciare uno dei suoi amichetti, il Ministro dell’infanzia e dell’educazione Pernille Rosenkrantz-Theil ha risposto:
“Naturalmente, gli educatori devono confortare i bambini e cambiarli, e sì, i bambini possono essere bambini”.
In breve, le novità affrontate dai piccoli in età prescolare sono:
- Lavarsi spesso le mani;
- Salutare i genitori fuori la scuola che non potranno più accompagnarli o prenderli all’interno dell’istituto;
- Avere un minor numero di giocattoli a disposizione;
- Non portare a scuola i giocattoli che si hanno a casa;
- Giocare più spesso fuori divisi in gruppi composti da pochi bambini;
- Giocare ogni giorno con gli stessi bambini (i gruppi quindi non devono mai cambiare);
- Non abbracciare, dare baci o stringere la mano agli amichetti.
Tuttavia quest’ultima regola prevede una certa tollerabilità in quanto anche il National Board of Health (NBH – Consiglio nazionale per la salute e il benessere) ha riconosciuto che non tutti i bambini piccoli sono in grado di rispettare alla lettera le linee guida imposte in questo periodo.
Per tale motivo si cercherà di creare gruppi più piccoli di alunni in modo tale che gli stessi possano avere contatti con un minor numero di compagni.
Riaperte scuole in Danimarca ma non per tutti.
Prima dell’inizio della riapertura delle scuole in Danimarca, l’autorità sanitaria danese aveva autorizzato anche il rientro dei bambini nel cui nucleo familiare era presente una persona malata con sintomi simili a quelli del Covid-19, salvo poi fare marcia indietro.
“Molti non sono sicuri che siano state prese le giuste misure per la riapertura delle scuole e dei servizi di asilo nido” – aveva dichiarato Magnus Heunicke, ministro della sanità e degli anziani – In particolare ci sono state domande sul fatto che i bambini debbano frequentare la scuola se a casa qualcuno è stato infettato da Covid-19”.
Le lamentele di molti genitori e il dibattito politico scaturito da tutto ciò ha portato ad un dietrofront, il governo danese ha infatti deciso che i bambini che vivono in una casa con una persona positiva al coronavirus non possono frequentare la scuola o l’asilo nido.
Oltre a questo, il ritorno alle scuole in Danimarca è sconsigliato per:
- i bambini che presentano sintomi anche lievi come il raffreddore. In tal caso i genitori devono tenerlo a casa per almeno 48 ore informando la scuola;
- i bambini considerati soggetti a rischio, ossia i piccoli affetti da diabete, che hanno un sistema immunitario compromesso, che hanno subito un trapianto, ecc..
Nonostante le preoccupazioni di alcuni genitori, la riapertura delle scuole in Danimarca non si è rivelata fallimentare, al contrario il Primo Ministro Mette Frederiksen si è detta soddisfatta al punto tale da voler estendere l’apertura
“I danesi mantengono le distanze, controllano l’igiene e mostrano considerazione – ha dichiarato nella conferenza del 6 maggio – Grazie ai nostri sforzi congiunti, ora c’è spazio per aprire ulteriormente la Danimarca ma deve essere fatto in un modo che sia ancora sano e controllato dal punto di vista della salute”.
Fonte: Jyllands Posten – TheLocal – NYTimes