Come muoiono i malati più gravi di Coronavirus? Lo rende noto Fanpage attraverso una video inchiesta diffusa online e girata nel reparto di Rianimazione dell’Ospedale San Paolo di Milano.
I malati più gravi di Coronavirus muoiono soli: è questo il primo dato dolorosissimo che emerge dall’inchiesta.
Che nessuno chiuda gli occhi sui corpi provati, circondati da fili, penetrati da tubi e che nessuno chiuda gli occhi sulla fatica dei medici barricati in un reparto in cui può entrare soltanto il personale. E quando sta per sopraggiungere la fine, questi reparti diventano un luogo di sofferenza senza conforto proprio perchè non vi possono accedete nemmeno i familiari dei moribondi.
L’isolamento del reparto innalza il livello di paura in tutti, ne sono investiti cittadini, familiari, medici, infermieri.
Ogni medico sa che nessuno è immune all’infezione, tutti potremmo essere contagiati. Questo messaggio, per quanto appaia crudele, deve arrivare ad ogni cittadino perché l’isolamento è il solo strumento di cui disponiamo oggi per spezzare la catena dei contagi.
Il reparto terminale dei malati di Corona+ dell’Ospedale San Paolo di Milano è il luogo in cui la SarsCov2 uccide.
I malati più gravi di Coronavirus sono prevalentemente uomini con ipertensione arteriosa.
Molti pazienti sono completamente sedati e meccanicamente supportati nelle funzioni vitali. A tutt’oggi non esiste nessun trattamento dell’infezione, è per questo che i medici svolgono solo un ruolo di supporto dei pazienti cercando di coadiuvare le funzioni vitali mentre il fisico combatte per la vita.
Il Covid-19 ha più di una particolarità: è molto infettivo; dura molto; degenera facilmente in importanti polmoniti tali da richiedere intubazione e rianimazione. I posti in rianimazione non sono infiniti e i medici non sono inesauribili, sono umani e corrono, a loro volta, il pericolo di ammalarsi.
Come muoiono i malati più gravi di Coronavirus:
i malati più gravi di Coronavirus muoiono nello sconcerto della solitudine, ricordatelo ogni volta che vi viene voglia di uscire di casa.
Il video di Fanpage merita di essere visti e condiviso, merita un posto doloroso ma primario nei vostri pensieri, merita attenzione e riflessione. Eccolo: