Il Covid-19 è insidioso perché può allargare i contagi attraverso la veicolazione paucisintomatica, ovvero possono esserne vettori soggetti che non hanno sintomi (si parla di paucisintomaticità quando la malattia decorre senza sintomi di evidenza). Anche la febbre non è sempre un sintomo iniziale del Coronavirus, ciò a discapito di quanto si possa comunemente credere.
Nuovo Coronavirus: possiamo fermare i contagi?
Ci sono virologi che esortano tutti a prendere coscienza del fatto che probabilmente i contagi, soprattutto allo stato attuale, non possono essere fermati, ma devono essere rallentati.
Rallentare i contagi, in quella che potrebbe rivelarsi come una lunga convivenza col Coronavirus, significa garantire la possibilità a tutti i malati di avere accesso alle cure:
se il potenziale teorico dei casi di contagio si ammalasse effettivamente e in contemporanea, il sistema sanitario potrebbe collassare per carenza di posti letto, in particolar modo di posti in rianimazione.
Questo dato, collegato all’imprevedibilità di un virus nuovo (non conosciuto per carenza di tempo di studio) e capace di mutare se stesso, rende necessario il controllo dei contagi, pretendendo altresì una raziocinante auto-osservazione e auto-valutazione dei rischi.
Fin ora il controllo della febbre è stato considerato come un presidio di sicurezza rispetto all’allerta infettività: ma la febbre è un sintomo iniziale del Coronavirus?
Una recente ricerca medica ha dimostrato che la febbre non è sempre un sintomo iniziale del Coronavirus.
Il nuovo virus può avere possibili segnali di partenza anche differenti dal raffreddore e dall’innalzamento della temperatura, un team di ricercatori ha isolato casi di Covid-19 inizialmente manifestatosi con nausea e diarrea, ovvero con sintomatologia gastrointestinale.
Da dove è partita la ricerca sui sintomi gastrointestinali? Come è stato dimostrato che non sempre la febbre è un sintomo iniziale del Coronavirus?
La ricerca è stata stimolata da un caso specifico: in un ospedale di Wuhan, un paziente affetto da Covid-19 era stato ricoverato in gastroenterologia perché non manifestava febbre, bensì nausea, vomito e dolori addominali.
In quel reparto ha infettato altri pazienti, prima che la malattia si manifestasse anche con la febbre e i suoi sintomi più comuni.
A scoprire che la febbre non è necessariamente un sintomo iniziale del Coronavirus è stata l’equipe di ricerca cinese guidata dal professor Nan-shan Zhong, noto esperto di malattie infettive.
E’ di Nan-shan Zhong il merito di avere scoperto il Coronavirus SARS nel 2003 e questo basta ad attestarne la competenza in fatto di patologie infettive a carico delle vie respiratorie.
Lo studio sui sintomi del Covid-19 ha preso in esame un ampio campione di pazienti del focolaio originale: sono stati campionati oltre mille pazienti ricoverati a Wuhan.
Il sintomo della febbre nella fase prodromica della malattia è risultato assente in 6 pazienti su 10, ciò malgrado il fatto che l’innalzamento della temperatura interessi, prima o dopo, l’ 87,9% percento dei casi di Covid-19.
In altre parole misurare la febbre non equivale a individuare un sintomo di esordio del Coronavirus, in molti casi il virus principia le sue manifestazioni senza stati febbrili che però sopraggiungono successivamente.
In alcuni rari casi, Nan-shan Zhong e la sua equipe hanno individuato tra i sintomi prodromici anche problemi gastrointestinali come nausea e diarrea.
Il fatto che la febbre non è un sintomo iniziale di Coronavirus in modo fisso e certo ha un impatto significativo sul cordone di contenimento come sull’auto-valutazione dei rischi, basti pensare che proprio la misurazione della temperatura è stata considerata condizione di attenzione sui passeggeri in transito negli aeroporti.
La febbre non è necessariamente un sintomo iniziale del Coronavirus: l’equipe di Nan-shan Zhong.
Nan-shan Zhong ha coordinato un team di ricerca costituito da scienziati del Guangzhou Institute of Respiratory Health, che ha lavorato di concerto con i colleghi dell’Ospedale Popolare del distretto di Huangpi, dell’Università delle Scienze e della Tecnologia di Huazhong, del Centro cinese per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC)