Come avviene ogni anno in prossimità dell’avvicendarsi delle stagioni, in particolar modo quella invernale con quella primaverile, torna puntuale il cambio ora legale 2020 che, a differenza di quanto pensato e supposto fino ad ora, non verrà più abolita, almeno per quanto concerne il nostro Paese.
In questo articolo Vita da mamma vi spiega come e quando spostare le lancette e il punto della situazione della discussione parlamentare europea che sostiene la fine del passaggio dall’ora solare a quella legale.
Cambio ora legale 2020: come e quando farlo.
Partiamo dalla notizia più che certa: come e quando effettuare il cambio ora legale 2020.
Le lancette di tutti gli orologi dovranno essere spostate in avanti di 60 minuti, un’ora quindi, nella notte tra sabato 28 e domenica 29 Marzo 2020. Più esattamente lo spostamento si verificherà alle ore 2:00 di domenica mattina quando le lancette “salteranno” un’ora per essere posizionate in modo da indicare le 3:00 del mattino.
Tale cambiamento ci farà perdere un’ora di sonno ma ci farà guadagnare nei mesi successivi ore di luce naturale, ottenendo così un risparmio energetico e quindi sulla bolletta.
Cambio ora legale 2020: l’Italia dice “No” all’abolizione.
Come detto in precedenza, è possibile che il cambio dell’ora non venga più abolito nel nostro Paese, il governo italiano infatti si è detto intenzionato a continuare a svolgere questa operazione per 2 volte l’anno, effettuando ogni 6 mesi il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa.
Ma procediamo con ordine per meglio comprendere i fatti.
Il 4 luglio 2018, e fino al successivo 16 agosto c.a., la Commissione europea lancia online un sondaggio chiedendo ai residenti dei 28 Stati membri di votare a favore o a sfavore del passaggio dall’ora legale all’ora solare; al termine dello stesso, l’84% dei votanti si è detto favorevole all’abolizione del cambio ora (fonte Parlamento Europeo).
Nel marzo 2019 la stessa Commissione europea porta avanti il progetto di legge per abolire il passaggio dall’ora legale a quella solare e sottopone i deputati del Parlamento Europeo ad una votazione che si conclude con 410 voti a favore dell’abolizione, 192 contro e 51 astensioni.
In seguito l’Unione europea chiede agli Stati membri di scegliere in modo autonomo quale orario – solare o legale – adottare in maniera definitiva a partire dal 2021 depositando poi presso la sede di Bruxelles il proprio documento di posizione (position paper) che, per l’appunto, raccoglie la decisione presa in merito al cambio dell’ora.
Cambio ora legale 2020: la position paper dell’Italia.
A giugno del 2019 il governo italiano deposita a Bruxelles il proprio documento di posizione, ossia la richiesta formale di mantenere il cambio dell’ora, rifiutando l’abolizione per 3 distinte ragioni:
- Non è stato scientificamente provato che il cambio dell’ora crei nell’uomo danni psico-fisici;
- Il passaggio tra l’ora solare e quella legale consente di sfruttare maggiormente la luce naturale con un notevole risparmio energetico e di danaro;
- Far si che ogni singolo Stato membro possa scegliere in modo autonomo quale orario adottare potrebbe generare un vero e proprio “mosaico” di fusi orari, provocando caos e confusione nel mercato interno.
Va precisato che, come riporta l’editoriale del Corriere della Sera del 17 novembre 2019, tale position paper è stato depositato dal primo governo Conte e non ancora aggiornato dall’attuale governo, il Conte bis.
Cosa accadrà in futuro?
Al momento si attende che tutti gli Stati membri depositino il proprio documento al fine di poter avviare una discussione parlamentare per decidere in maniera definitiva il “destino” del passaggio dall’ora legale all’ora solare.
Nel frattempo non ci resta che effettuare il cambio ora legale 2020 domenica 29 marzo per poi ritornare all’ora solare il prossimo 25 ottobre.