E’ bellissima Rosa nell’ultimo selfie col pancione, l’immagine la immortala pronta all’incontro con suo figlio, poco prima del parto. La felicità di Rosa Andolfi e del suo compagno si è interrotta in quello che per loro doveva essere il giorno più bello della vita: il giorno in cui C. (questa l’iniziale del nome del figlio di Rosa e Umberto) veniva alla luce raggiungendo fisicamente l’abbraccio di una famiglia che lo ha atteso, desiderato e amato sin dal primo battito.
Rosa Andolfi è morta a 29 anni, poco dopo il parto.
Umberto chiede che sia fatta luce sui motivi del decesso, la struttura presso cui è avvenuto il parto si dice vicina al dolore della famiglia e assicura che i protocolli medici sono stati applicati facendo tutto ciò che era possibile per garantire la vita della donna. Intanto però la Procura di Napoli ha avviato un’inchiesta a seguito della denuncia presentata dal padre del piccolo C. La salma di Rosa Andolfi è stata prelevata e la cartella clinica sequestrata.
Il piccolo gode di buona salute, C. è nato con parto cesareo il 19 febbraio, non conoscerà mai il calore della sua giovane mamma, ma ha un papà deciso a fare chiarezza, amorevole, forte e che sta commuovendo tutti col ricordo vivo della sua Rosa.
Rosa Andolfi è rimasta in vita solo per poche ore dopo aver dato alla luce il suo secondo figlio.
In vista del parto, la donna era ricoverata dal 17 febbraio, il papà del bambino non l’ha mai lasciata, nei post Facebook in cui oggi chiede giustizia descrive un amore profondo coronato dal desiderio di crescere questo loro primo figlio. Rosa era già mamma, così anche A. è oggi orfano, proprio come il suo fratellino più piccolo e il sogno sereno di questa famiglia allargata nell’amore si è infranto in poche ore.
Le fonti stampa attribuiscono la tragedia a un “peggioramento di alcune condizioni che i sanitari avevano già osservato. I medici avevano deciso di procedere col taglio cesareo dopo una serie di accertamenti clinici sulla giovane mamma.”
Subito dopo il parto, però, le condizioni di salute di Rosa sarebbero precipitate, ricoverata in Terapia Intensiva è morta cinque ore dopo aver dato alla luce il suo bellissimo bambino.
Restano le foto di una mamma estremamente bella, una donna leonessa come la definisce il suo compagno che per l’amata ha parole di straziante commozione. E’ l’uomo a pregare la stampa di non diffondere false notizie sulle condizioni di salute della donna.
Ed è sempre il compagno di Rosa Andolfi a chiedere che l’affetto di tutti si concretizzi in azioni volte ad accertare con adeguatezza le circostanze della morte della donna.
Aderendo a questo legittimo desiderio di Umberto, Vita da Mamma chiede a tutte le mamme di condividere la foto di Rosa Andolfi, di rivolgere una pubblica preghiera alla giustizia per questa mamma come noi. L’opinione pubblica si deve fare carico del bisogno di giustizia di un papà che è rimasto solo e del medesimo bisogno di due bambini che adesso sono condannati a crescere senza la mamma.
La magistratura compirà le sue indagini, ciascuno di noi deve chiedere allo Stato che nessun dettaglio venga trascurato perché se la vita non ha prezzo, la vita di una madre è ancora più preziosa quando restano a piangerla dei figli piccoli e bisognosi di amore materno.