Una mamma sempre stanca è una mamma normale: ditelo a tutti, anche e soprattutto a quelle madri che nascondono il sentimento della stanchezza, che se ne fanno una colpa e che ne soffrono!
La stanchezza è diventata una condizione sociale perché il nostro quotidiano ci costringe a ritmi serrati.
La moderna stanchezza è un male comune i cui sintomi sono assolutamente evidenti in tutti, uomini e donne soffrono di stress, affaticamento, pressione emotiva, senso di inappropriatezza, ritardo cronico (che a sua volta ingenera ansia) e smarrimento. Questa sintomatologia emotiva non può non avere ricaduta sul fisico con processi di somatizzazione come disturbi gastrici, cefalee, spossatezza cronica.
Malgrado ciò, la società ancora tende a rigettare la condizione di fatica che grava sulle madri: a una mamma sempre stanca si imputano delle colpe che vanno dall’apprensione alla mancata organizzazione, solo per fare alcuni esempi ricorrenti. Di fatto si pretende dalle mamme un sempre elevatissimo livello prestazionale.
Sono una mamma e sono sempre stanca.
Quella della mamma non è una condizione individuale poiché la sua vita, il suo status e le sue decisioni inevitabilmente ricadono a pioggia su tutti i membri della famiglia.
Il ruolo di madre ne rintraccia e ne somma molti alti: la mamma è donna, responsabile di se stessa e del proprio benessere; è genitrice responsabile dei figli, che in base all’età dipendono da lei in maniera più o meno forte; è moglie e quindi parte di una relazione di coppia la cui serenità e stabilità incide sulle dinamiche dell’intera famiglia.
Senza considerare che la mamma può essere anche una lavoratrice, ed oggi lo è sempre più spesso. Come lavoratrice la donna madre è impegnata in un’attività produttiva fuori casa, valida per l’economa domestica e per la società. Ciò, però, implica ulteriori responsabilità ed è fonte di fatica fisica e emotiva.
LE MAMME LAVORATRICI SONO LE VERE EROINE DELL’ETA’ MODERNAQuesto complesso di ruoli coinvolge un ampio complesso di responsabilità che hanno a che fare con decisioni a breve raggio e a lungo raggio.
Una mamma sempre stanca è un cuore e una mente costantemente impegnata a superare ostacoli.
Le decisioni quotidiane che gravano sulle mamme si traducano in scelte a breve raggio, tali decisioni possono sembrare comuni a tutti, ma non per questo sono banali.
E’ una scelta a breve raggio l’organizzazione della spesa o quella dei compiti dei bambini oppure la gestione delle attività pomeridiane. Ebbene da banalità siffatte dipende la stabilità e l’ordine dell’intera famiglia.
Allo stesso tempo sulla mamma gravano decisioni a lungo raggio: lavorare o meno, prendersi o meno cura del genitore anziano (accogliendolo in casa o assistendolo quotidianamente), per portare alcuni esempi ingombranti.
Una mamma sempre stanca è dunque un giardino di fiori spinosi.
Dal lavoro delle mamma nascono fiori perché i figli sono tali, l’amore per il marito è tale, l’affetto per i genitori anziani è tale, tuttavia il giardino familiare che la mamma cura non è senza rovi spinosi perché sono innumerevoli le difficoltà che le donne devono affrontare.
Le donne sono spesso madri anche nel lavoro fuori casa che sovente esercitano con quella empatia e quell’accoglienza che appartiene al nostro genere.
Cosa c’è di materialmente difficile nella vita delle donne moderne?
Non sempre nelle famiglie è possibile dividere il peso emotivo delle scelte, spesso i mariti hanno lavori impegnativi, pertanto le donne restano sole in casa a lungo;
non esiste più il supporto familiare che una volta abbracciava le neo mamme garantendo loro la possibilità di dividere il carico di lavoro con nonne, zie, sorelle,cognate, eccetera;
nella società moderna le famiglie sono spesso lontane dalle città natali, mamma e papà sono sovente soli e senza appoggi, tal altra volta i nonni lavorano ancora e non possono dedicarsi pienamente ai figli e ai nipoti.
Mamma sempre stanca: il peso della rinuncia.
Quando nasce un bambino, il mondo accoglie la pancia della mamma promettendole ogni bene e qualsiasi gioia. Raramente alla madre vengono svelate quelle verità importanti che le cambieranno la vita come il fatto che non dormirà mai più come prima, che il suo cuore batterà fuori dal petto proprio nei diversi luoghi dove sarà il figlio, che il concetto di essere in pensiero per qualcuno cambierà completamente perché nell’animo si innescherà una perenne attenzione rivolta al figlio.
La mamam è colei che rinuncia o comunque, pur di ritagliarsi spazi personali, paga lo scotto di sacrificare il riposo e a volte persino il sonno. Peraltro molto spesso ciò che resta di personale alla donna è il lavoro, ovvero qualcosa che comunque è finalizzato alla produzione di un bene o di un interesse per la famiglia. La donna, invece, avrebbe diritto a recuperare se stessa.
A ciò va aggiunto che maggiore è l’impegno familiare minore è lo spazio di autonomia con cui una domma riesce a muoversi per il mondo coltivando anche rapporti sociali e di affettività che tanto sono importanti per ogni essere umano. In questo senso, non è raro che la stanchezza delle madri venga da una profonda solitudine.
Capita spesso che gli amici dimentichino quella o quello di loro che divenendo genitore cambia il suo centro di interessi e stravolge le sue priorità.
Vitadamamma raccoglie spesso sfoghi e quesiti di mamme che hanno perduto le loro amicizie dopo il parto, semplicemente perché il bambino è qualcosa di catalizzante e non permette quell’affermazione personale che porta ad uscire la sera, andare al bar o frequentare cene e feste con regolarità.
Mamma sempre stanca, rimedi. Ce fare?
La divisibilità emotiva è una regola non scritta della coppia, ma è essenziale. Nell’ambito del rapporto di coppia i partner dovrebbero imparare a dividere il carico emotivo parlando e consolandosi a vicenda, ma amache sostituendosi e appoggiandosi l’un l’alto materialmente nelle faccende quotidiane.
La mamma stanca non deve aver paura della propria stanchezza, va rifiutato lo stereotipo sociale dell’inadeguatezza!
Chi si muove intorno alla mamma e le vuole bene non deve giudicarla, ma supportarla materialmente (preparate un pasto caldo, stendete una lavatrice, datele modo di andare dal parrucchiere).
La scelta di lavorare o non lavorare merita un appunto a parte: questa decisione è di spettanza solo delle donne ed è estremamente soggettiva. Le madri dovrebbero prenderla senza alcuna influenza né dei mariti né familiare, non è secondario il lavoro che una donna svolge quando decide consciamente di prendersi cura dei suoi figli, anche se intenda fare solo e soltanto quello.
Un altro interessante punto di vista sull’argomento, che nella riflessione su questo testo è stato fonte di ispirazione: Greenme