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Neonata trovata morta in una busta di plastica: aveva il cordone ancora attaccato

di Federica Federico

20 Novembre 2019

Abbandono può voler dire morte, questo quanto rischia di accadere ogni qual volta un neonato venga partorito e, senza cure né tutele, lasciato per strada. Non basta la speranza che qualcuno lo trovi prima che sia troppo tardi. Esattamente in queste ore, un’altra neonata trovata morta in una busta di plastica sta ferendo al cuore l’Italia.

 

neonata trovata morta in una busta di plastica

Neonata trovata morta in una busta di plastica, l’immagine a corredo del testo è meramente di repertorio
(Fonte 123RF.com con licenza d’uso)

 

Ieri, 19 novembre, una busta di plastica, che giaceva accanto al raccoglitore dei farmaci scaduti, ha attirato l’attenzione del personale di una farmacia comunale di Campi Bisenzio (Firenze): era poco prima di mezzogiorno quando le dottoresse di turno si sono affacciate in quella busta lasciata aperta, non vi erano medicine da gettare né altro che non fosse orrore e dolore puro.

La busta “sospetta” conteneva una neonata già cadavere.

 

Neonata trovata morta in una busta di plastica, potrebbe essere nata viva.

 

Il cadavere della piccola ha scosso chi lo ha trovato e ha profondamente colpito l’immaginario dell’intero paese: piccole e fragilissima nella sua perfezione, sola, avvolta in un maglione e col cordone ancora attaccato al corpo. Forse la busta era stata lasciata lì, peraltro aperta, perchè qualcuno salvasse quella creatura.

 

I primi accertamenti sul cadavere non bastano a dare la certezza che la piccola sia nata viva, tuttavia pare che sia stata partorita a termine e poco prima del rinvenimento (il dettaglio del cordone è inequivoco). E’ stata disposta l’autopsia e se ne attendono i risultati, intanto gli inquirenti stanno passando al setaccio tutte le telecamere di sicurezza della zona.

Neonata trovata morta in una busta di plastica, il comune le offrirà degna sepoltura.

 

“Il comune si farà carico della sepoltura e della cerimonia della piccola per renderle, almeno in questo ultimo atto, quella dignità che le è stata tolta.” Queste le parole del sindaco.

 

La vicenda della neonata trovata morta in una busta di plastica non può esaurirsi nello choc sociale evocato dall’immagine triste e inconsolabile della piccola abbandonata: se questa bambina è morta di abbandono, la sua morte poteva essere evitata con uno strumento che la legge italiana continua a garantire, ovvero il parto in anonimato.

 

E’ nostro compito, ed è un dovere morale, diffondere la cultura del parto in anonimato perché esso resta lo strumento per salvare la vita a creature innocenti nate già vittime della disperazione delle loro madri.



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