Fare il cambio di stagione negli armadi, in poco spazio, velocemente e senza troppa confusione è comunemente percepito come un compito doveroso e noioso. Lo scopo di questo articolo è quello di dare consigli pratici su come fare il cambio di stagione per l’intera famiglia esemplificandolo, coinvolgendo i bambini, senza disordine e facilmente.
Quando fare il cambio di stagione.
Fare il cambio di stagione in extremis è proprio da evitare: per sbrigarsi e velocizzare il lavoro si potrebbe semplicemente togliere e archiviare i capi della stagione passata e tirare fuori e appendere quelli della nuova. Rapido, veloce e doloroso.
In questo modo rimane la possibilità di continuare a non aver nulla da mettere. Si conservano vestiti inutili che non piacciono o che stanno male sui quali si accumulano i nuovi acquisti che risultano rigorosamente necessari per sentirsi a posto. Niente pace e serenità, nessuna comodità, solo tanto caos e nuove spese non ragionate.
Quindi il periodo giusto per fare il cambio di stagione è prima che sia realmente necessario, cioè prima di diventare un surgelato a dicembre o una zuppa a luglio. Metà aprile-inizio maggio per il cambio da invernale ad estivo o ottobre per ritirare fuori i maglioni sono i momenti più adatti per cimentarsi in questo lavoro.
Come fare il cambio di stagione nell’armadio passo dopo passo: è un processo a tappe.
È consigliabile scegliere e dedicare un giorno a fare il cambio di stagione.
Il primo passaggio è aprire le scatole che contengono i vestiti della stagione che sta arrivando e mettere tutto quello che contengono all’aria. Qualsiasi sia il contenitore in cui gli abiti sono stati riposti per i mesi in cui non sono serviti, è bene lasciare che questi respirino un po’ prima di essere rimessi nell’armadio per eliminare eventuali polveri, umidità e acari, ma anche per riprendere un po’ la forma.
A questo punto è possibile svuotare completamente l’armadio e ripulirne le pareti, i ripiani e i cassetti, sopra e sotto con l’aiuto di una scala e dei prodotti adatti, come uno spray antipolvere.
Mentre l’armadio lavato e profumato si asciuga, è il momento di mettere via, imbustare e inscatolare i vestiti che non serviranno.
Se qualcosa è stato indossato è bene lavarlo prima di riporlo.
Alcuni esperti inoltre consigliano di mettere vicino i capi simili, ad esempio camicie, magliette, poi maglioni e gilet, gonne e shorts, pantaloni, ecc..
Prima però di imbustare e dimenticare per qualche mese questi vestiti é il momento di togliere quelli che non vogliamo più. Marie Kondo per esempio afferma che i vestiti fuori stagione sono i più semplici su cui decidere perché non se ne sente la necessità impellente. Approfittare quindi di questo momento di non bisogno è l’ideale per sfoltire ciò che poi si ritroverà tra qualche mese (e ridurre il numero di scatole da mettere via).
Una volta archiviati i vestiti fuori stagione e rimesso a nuovo l’armadio è il momento di riporre i vestiti che nel frattempo si sono arieggiati.
Come fare il cambio di stagione velocemente e organizzare il nuovo armadio.
Prima di occupare tutto lo spazio nell’armadio è sempre consigliabile valutare capo per capo per capire se è il caso o no di conservarlo. É della taglia giusta? È bello? Veste bene? Piace se indossato? È rovinato?
Un discorso che vale per gli adulti ma ancor di più per i bambini, che crescono in maniera imprevedibile e spesso si ritrovano l’armadio pieno di capi di abbigliamento che non possono indossare.
Consiglio pratico: un trucco che semplifica e velocizza il momento della prova è prendere un capo che sicuramente sta bene a nostro figlio e usarlo come modello per la categoria (magliette, pantaloni, gonne) eliminando tutto ciò che palesemente è piccolo o rovinato. In questo modo sarà necessario provare solo i vestiti che generano dubbi, riuscendo a fare il cambio di stagione rapidamente e senza (troppe) lamentele da parte del piccolo.
Se il bimbo aiuta a riporre gli abiti dentro l’armadio, comincia a prendere dimestichezza con i suoi spazi e a vedere cosa effettivamente possiede. Potrebbe anche essere lui stesso ad esprimere delle preferenze sui vestiti a sua disposizione e a scartarne alcuni.
Fare il cambio di stagione quando in casa ci sono i bambini, cioè il cambio di stagione delle mamme.
Rispetto all’idea fattiva del cambio di stagione, cioè all’armarsi e cominciare, il pensiero dei bambini che sfuggono, si lamentano, si annoiano é il primo grande ostacolo mentale da superare.
Bisogna ricordare che i nostri figli sono la quintessenza dell’empatia e comprenderanno subito il nostro stato d’animo disperato per viverlo a loro volta accompagnandolo con le più sentite proteste.
Ma d’altra parte se percepiscono che mamma non é entusiasta di fare il cambio di stagione, come possono entusiasmarsi anche loro?
Sebbene sia un compito ingrato, lungo e noioso, fare il cambio di stagione si può però trasformare in un’occasione preziosa per passare del tempo con i propri bambini, per conoscerne di più i gusti e per aiutarli a crescere. È il momento migliore per educare i bambini a scegliere e a volersi bene.
“Questo ti piace ancora? Vuoi tenerlo?“, “Controlliamo insieme se ti sta bene“, “Cosa ti piacerebbe abbinare?” – sono queste domande che favoriscono e stimolano l’autonomia del bambino anche mentre si affronta il cambio di stagione.
Per le mamme, invece, fare un buon cambio di stagione, ragionato e ottimizzato è un buon modo per ritrovare nell’armadio la comodità e la serenità di avere (e trovare) qualcosa da indossare, ma anche dello spazio per nuovi acquisti o nuovi pensieri.
Vivere il cambio di stagione come una tappa nella ricerca della serenità e nella crescita può essere molto più stimolante che sentirsi costrette a farlo perché ormai é il momento.
Fare il cambio di stagione, la riflessione e la pace.
Fare il cambio di stagione non deve essere quindi un lavoro meccanico di sostituzione dei capi di abbigliamento. Può essere un momento importante di ricerca della pace con se stessi e con i propri vestiti:
sono tante le volte che, con i tempi strettissimi, una mamma si può sentire frustrata perché non trova l’abbinamento giusto per se stessa, i bambini si ritrovano con i pantaloni alla “zompafosso” o che non si chiudono in vita e il papà o i figli grandi chiedono dove sia quell’accessorio assolutamente necessario in quel momento.
Fare il cambio di stagione è l’occasione per ridurre al minimo il ripresentarsi di queste situazioni confusionarie.
È importante che ogni componente della famiglia comprenda cosa ci sia nel proprio armadio, dove sia e che cosa manca. Ovviamente l’età ha un suo peso in queste responsabilità: è ovvio che un bambino molto piccolo non sarà in grado di sapere cosa gli manca o dove stanno le sue cose, ma già dai due-tre anni dovrebbe sapere qual è lo spazio che contiene i suoi vestiti e riconoscerne la maggior parte. Per questo è importante coinvolgerli e fare insieme il cambio di stagione o almeno le tappe finali.
Una volta finito di fare il cambio di stagione è il momento dello shopping ragionato.
Finire di fare il cambio di stagione è un traguardo.
Guardare un armadio finalmente in ordine e pieno di cose utili e belle dà una grande soddisfazione e un senso di pace, ma soprattutto agevola la vita quotidiana.
Può capitare però che ci si rende conto che manca qualche indumento essenziale. È consigliabile appuntarsi queste necessità e consultare questa lista al momento dello shopping per effettuare acquisti mirati: in questo modo è possibile evitare di fare spese inutili, comprando magari doppioni e dimenticando invece quello che serve e che quindi dovrà essere acquistato in un secondo momento.
Un altro suggerimento per risparmiare qualche euro è quello di far fruttare gli abiti che non si possono donare o mettere via per gli eventuali fratelli minori. Diversi brand infatti rilasciano un piccolo sconto nel momento in cui il cliente porta in negozio dei tessili dismessi, ma anche accessori come borse o cinte. Oppure gli abiti dismessi possono essere donati alle parrocchie e alle Caritas.