Se sei una persona litigiosa, aggressiva, nervosa e poco calma, la dieta non potrà valere la tua perdita di peso, quantomeno non da sola, ti servirà darti una calmata! Questo è quanto sostenuto da Juan Manuel Romero Villa , autore del libro “He Who Gets Mad, Gets Fat” che, in sintesi, sostiene la teoria che arrabbiarsi troppo fa ingrassare.
L’autore sgombera subito il campo da qualsiasi equivoco: arrabbiarsi troppo fa ingrassare a causa dell’effetto biochimico dell’ira.
Nello studio in oggetto, viene preso in considerazione l’effetto biochimico della rabbia e non la sensazione di appetito o di stomaco chiuso che può conseguire al nervosismo.
Arrabbiarsi troppo fa ingrassare perché, per effetto della rabbia, il corpo rilascia adrenalina e cortisolo, il mix di questi ormoni causa un effetto infiammatorio che intrappola l’energia nel corpo e la tramuta in grasso.
Ovviamente questa è una esemplificazione letteraria che rende il concetto fruibile da tutti, ed è presentata come sintesi dell’opera di Romero Villa.
Diverso è il senso di fame o il classico “stomaco chiuso” psicosomaticamente stimolati dall’umore (c’è chi mangia tanto quando è triste e chi poco, lo stesso vale per l’eccitazione, per l’ansia e per la stessa rabbia). Tuttavia qui ciò che si considera non è la reazione psichica e soggettiva, ma la reazione fisiologica e quindi metabolica.
Arrabbiarsi fa ingrassare, lo dice il nutrizionista messicano Juan Manuel Romero Villa.
Siamo stati abituati a un’equazione perfetta tra dieta, più uno stile di vita sano e peso corporeo, ma Romero Villa aggiunge a ciò qualcosa di inatteso: una reazione del corpo e un agente intossicante, fino ad ora passato inosservato, possono ingenerare un processo che porta ad ingrassare. La reazione è un’infiammazione con accumulo ormonale, mentre l’agente intossicante è la rabbia.
Tornando all’esemplificazione da cui siamo partiti, possiamo precisare che il mix di adrenalina e cortisolo fa sì che le cellule del corpo accumulino energia senza riuscire a rilasciarla, questa energia massimizza la produzione di grasso corporeo.
Il nodo sta nell’energia prodotta dall’effetto ormonale della rabbia e non espulsa dal corpo; immagazzinata senza sfogo, per effetto del mix ormonale, questa energia innesca un processo infiammatorio che la “trasforma” in grasso corporeo .
Arrabbiarsi fa ingrassare, ma ancora di più è deleterio non dare sfogo ai propri sentimenti.
Le conclusioni del nutrizionista Romero Villa portano all’aumento del peso corporeo come effetto estremo dell’intossicazione ormonale per rabbia, ma è anche vero che evidenziano uno stato complessivo di malessere fisico cagionato dall’ira e dal nervosismo. Tutto ciò suggerisce una sola soluzione: vivere nel nome della calma.
La rabbia è scatenata da fattori estrinsechi ma la sua più prepotente energia resta dentro di noi facendoci ancora del male, questo deve suggerirci che allontanare la rabbia (e quindi i fattori scatenati) è la migliore strategia per vivere meglio.