Mattel richiama le sue culle Fisher-Price Rock ‘N Play Sleeper, lo fa volontariamente (infatti trattasi di ritiro volontario) e a causa delle segnalazioni di decessi infantili, determinati, però, non dalla culla in sé quanto dal mancato uso delle cinture di ancoraggio del bebè.
Sembra riproporsi un po’ la vicenda tristemente nota delle cassettiere Ikea, quelle che non ancorate alla parete (come le istruzioni di montaggio suggerivano) rischiavano di cadere rovinosamente sui bambini quando questi tentavano di arrampicarsi su di esse o quando ne aprivano più cassetti insieme determinandone l’instabilità.
Le culle Fisher-Price Rock ‘N Play Sleeper sono accusate di aver determinato 32 decessi di neonati dal 2009 a oggi
E’ d’obbligo precisare che la causa delle morti non è la culla in quanto tale, ma il mancato utilizzo delle cinture di ancoraggio del bebè alla culla stessa: i bambini in grado di girasi sul fianco, in mancanza dell’ancoraggio, sono finiti a pancia sotto e, non riuscendo a ritornare in posizione supina, sono morti asfissiati. Pertanto, hanno determinato le morti sia la mancanza delle cinture sia la mancata osservazione da parte di un adulto (cosa non secondaria poiché queste sdraiate – per quanto chiamate culle o cullette – non dovrebbe essere considerata né usate come lettini, la prevenzione della SIDS cita tra le prime raccomandazioni quella di un materasso rigido).
Il richiamo coinvolge 4,7 milioni di culle Fisher Price modello Rock’n Play Sleeper
“Si sono verificati incidenti mortali, con bambini rimasti soffocati dopo essersi girati”. E un genitore sa che la fase del rotolamento non si annuncia ma incomincia spontaneamente e all’improvviso così il bebè può dimostrare la sua capacità di girarsi, cioè rotolare, anche d’improvviso e in culla.
Le morti come conseguenza del rotolamento, nel caso di specie reso possibile dal mancato uso delle cinture di ancoraggio, sono state ammesse e documentate, e la Consumer Product Safety Commission (CPSC) degli Stati Uniti ha fortemente ribadito il ruolo essenziale delle cinture non allacciate sul bambino.
Già il 5 aprile scorso la stessa Commissione aveva allertato i genitori informando del pericolo che l’uso della culla poteva ingenerare quando non venissero allacciate le cinture: l’utenza era stata invitata a evitare l’uso della culla dopo i tre mesi di età o comunque dal momento in cui i bebè si dimostrano capaci di voltarsi sul fianco.
Mattel, adesso, preferisce intervenire con il ritiro diretto del prodotto, lo fa in nome di una lunga tradizione di sicurezza e affidabilità
Mentre continuiamo a salvaguardare la sicurezza di tutti i nostri prodotti, dati gli incidenti segnalati in cui il prodotto è stato utilizzato in modo contrario alle avvertenze e alle istruzioni di sicurezza, abbiamo deciso in collaborazione con la Consumer Product Safety Commission (Cpsc) che questo richiamo volontario è la migliore linea d’azione.
Questa la nota dell’azienda.
Mattel mette a disposizione della clientela una mail a cui chiedere eventuali chiarimenti in merito al ritiro volontario: Serv.Ital@Mattel.com.