L’incidente della Viking Sky ha lasciato in mare 1373 persone, più di 400 delle quali dedotte in salvo prima che la nave raggiungesse il porto grazie al traino dei rimorchiatori.
Mentre si raccoglievano notizie sulla funzionalità dei motori che alle 14.00 di sabato pomeriggio sono andati tutti in panne, mentre la nave veniva stabilizzata prima e poi trainata in porto, le immagini del salvataggio dei passeggeri parlavano già una lingua inequivocabile, quella della prontezza, della professionalità e dell’eccellenza dei soccorritori.
Circa 400 passeggeri della Viking Sky sono stati tratti in salvo via cielo
Impegnati nelle operazioni di soccorso almeno 5 velivoli della guardia costiera e dell’aviazione navale norvegese, più un elicottero della marina danese arrivato come mezzo di emergenza per potenziare il numero dei viaggi e dei passeggeri condotti sulla terra ferma.
Gli elicotteri non potevano atterrare sulla nave e, a causa dello sballottamento provocato dalle onde altissime, non potevano nemmeno avvicinarsi particolarmente al colosso del mare. Ciò ha complicato grandemente le operazioni di soccorso:
i passeggeri, peraltro sconvolti dall’incidente, dall’acqua imbarcata e dallo stato della nave che è stata incontrollabile e in balia delle onde, sono stati letteralmente “pescati ad uno ad uno” e issati sugli elicotteri.
Viking Sky, ecco come sono avvenute le operazioni di soccorso via cielo – VIDEO
Ogni passeggero portato sulla terra ferma via cielo è stato fatto salire sul ponte più alto della Viking Sky, da lì è stato ancorato ad un cavo di acciaio calato direttamente dall’elicottero di soccorso di turno; lo stesso cavo veniva riavvolto sino a dedurre gli uomini e le donne sull’elicottero e sino al carico massimo di 15 persone per viaggio.
Il video dei salvataggi via cielo mostra come i passeggeri della Viking Sky sono stati issati sugli elicotteri, le immagini chiariscono la delicatezza (e quindi la lentezza delle operazioni di salvataggio)
Alcuni passeggeri anziani non riuscivano a rimanere avvinghiati al cavo da soli e hanno avuto bisogno di assistenza, quindi sono stati accompagnati da un soccorritore.
E’ di evidenza che questa sia stata un’operazione senza precedenti.