Jennifer è una mamma come tutte noi, ha due bambini, uno di quattro anni e un altro di 9mesi, entrambi maschietti. Nel suo passato, però, c’è un terzo figlio, uno in più rispetto ai bambini di cui a cura e che cresce adesso: Ralph, il suo primo figlio.
Ralph non ha superato il sesto mese di vita, è morto nel sonno stroncato dalla SIDS.
Quando la mamma ha ricevuto la telefonata della babysitter è caduta in uno stato di totale incredulità, tornando a casa, dove i paramedici avevano già accertato il decesso, Jennifer continuava a pensare che il figlio stesse solo dormendo senza che nessuno riuscisse a svegliarlo. Ma le cose non stavano in questo modo, la sua vita si era improvvisamente trasformata in una enorme tragedia.
Ralph era stato appoggiato sul lettino per un riposino pomeridiano, stroncato dalla SIDS se ne è andato in silenzio.
La SIDS, morte in culla o nel sonno, ha, rispetto a tutte le altre cause di morte infantile, una caratteristica che è peculiare: i bambini muoiono improvvisamente, senza avvisaglie né sintomi di pericolo, volano via nel sonno dopo essersi addormentati normalmente.
Jennifer è rimasta incinta nuovamente qualche mese dopo la morte di Ralph, solo oggi riesce a confessare che la sua vita è rimasta congelata fino a quando il suo secondo figlio non ha superato la soglia dei 6 mesi, solo allora suo marito e lei hanno avuto la sensazione di ricominciare ad essere genitori.
Oggi questa mamma in bilico tra vita e morte, perché è innegabile che una parte del suo cuore e della sua anima resti sempre legata a Ralph, dà un senso a ciò che le è accaduto per divulgare i principi guida del sonno sicuro.
La SIDS non ha sintomi e nemmeno se ne conosce la causa scatenante, tuttavia esistono delle cautele da applicare al sonno del bambino perché possa avvenire in una condizione di massima sicurezza.
Ralph è stato stroncato dalla SIDS a 6 mesi di vita, compiuti appena tre giorni prima di morire ed era in perfetta salute.
Jennifer racconta che il suo bimbo era perfettamente sano, nulla sembrava inficiare la sua serena crescita:
“All’epoca non era affatto malato, ha avuto un raffreddore la settimana prima ma si era ripreso: era il nostro primo figlio ed era perfetto.
Eravamo increduli e sconvolti e la perdita di Ralph era assolutamente surreale perché non riuscivamo a capire come mai un bambino perfettamente in salute, che era si era semplicemente addormentato per un pisolino, non si fosse più svegliato“.
Neonato stroncato dalla SIDS, la mamma combatte affinché la morte in culla, o morte bianca, divenga nota alle neo-mamme con lo scopo di portare in ogni famiglia la consapevolezza sui rischi.
“La sua morte ha avuto un impatto enorme su di noi, dato che nessun genitore si aspetta mai di perdere il proprio bambino. Ralph è stato il nostro primo figlio ed eravamo pieni di gioia e felicità con lui, e aveva appena festeggiato i suoi sei mesi, e poi tre giorni dopo è morto.”
Rispetto ai Paesi industrializzati, si stima che la SIDS sia la prima causa di morte tra il mese e l’anno di vita, con una particolare incidenza tra i 2 e i 4 mesi; si stima, inoltre, che colpisca 1 bambino ogni 2.000 nati vivi.
In Italia la morte improvvisa in culla porta via 300 bambini l’anno.
Nel Regno Unito, invece, i neonati stroncati dalla SIDS sono circa 240 l’anno e l’85% dei decessi avviene nei primi sei mesi di vita.
Si stima che i maschietti siano soggetti ad un rischio SIDS leggermente più elevato rispetto alle femminucce, ciò quanto si desume dai dati statistici.
La mamma di Ralph, il neonato stroncato dalla SIDS, ha seppellito le ceneri del suo bambino in giardino, sotto un albero di famiglia che possa ricordare ai fratelli che nella vita dei loro genitori è fiorito altro amore: Ralph è quell’amore che le radici familiari continuano a ricordare e di cui tutti loro possono ancora nutrirsi.
QUALI SONO LE REGOLE ANTI SIDS CHE UNA MAMMA DEVE CONOSCERE ED APPLICARE?
1 – I neonati devono dormire a pancia in su, né di lato né a pancia sotto.
2 – E’ altamente sconsigliabile fumare in gravidanza e il bebè va tenuto lontano dal fumo passivo, ovvero deve essere tenuto lontano da ambienti in cui si fuma e non deve in nessun modo essere esposto al fumo di sigaretta.
3 – Il bambino deve dormire nella propria culletta, possibilmente posta accanto al letto dei genitori, è questo il posto migliore per controllare il sonno del neonato e prestarvi attenzione.
Le mamme devono sapere e ricordare che condividere il letto (o peggio ancora poltrone e divani) col bebè, sia durante il riposo notturno che diurno, può aumentare i rischi.
4 – Il materasso su cui dorme il bambino deve essere traspirante, anallergico e rigido.
5 – Ponete il bambino nella culletta in modo tale che i piedini arrivino sino al limite inferiore della stessa, in pratica debbono toccare la spondina inferiore della culla e le coperte devono essere ben ancorate al materasso. E’ questo un presidio di sicurezza che fa sì che il bimbo non scivoli sotto le coperte durante il sonno.
6 – La temperatura corporea dei bambini è più alta di quella degli adulti: i bimbi non vanno coperti eccessivamente, abbiate cura che non sudino e preferite indumenti leggeri e traspiranti.
7 – Ricordate che l’allattamento al seno è pacificamente ritenuto un presidio anti SIDS e il ciuccio è considerato da molti pediatri come un possibile presidio anti SIDS, prestando attenzione anche alle direttive suggerite dalla CRI (Croce Rossa Italiana), l’introduzione del ciucci o è raccomandabile dopo il 1° mese di vita avendo cura di selezionre un ciuccio ortodonticamente adeguato all’età del bimbo.
Non tutte le mamme sanno che se il ciuccio viene sputato durante il sonno è bene non forzarne la reintroduzione: i bambini si autoregolano ovvero rispondono istintivamente ai loro bisogni fisiologici, e questo va sempre assecondato.
7 – E’ di fondamentale importanza che lo spazio del sonno del neonato sia libero e sicuro: nella culla non vi devono essere lacci pendenti (nemmeno le catenine da ciuccio sono sicure), non vi devono essere pupazzi, peluche, coperte libere, eccetera.