Dal 15 marzo scorso due genitori, accusati di maltrattamenti su minore, per la precisione sulla figlia neonata, e di incuria, sono in prigione: per il padre si profila l’accusa di maltrattamento e , secondo alcuni, anche un’accusa di pedofilia; per la madre, invece, il capo di imputazione è incuria e abbandono. Ma l’opinione pubblica, per parte sua, continua a chiedere che entrambi i genitori siano condannati per tentato omicidio: Addilyn, questo il nome della neonata, è stata sul punto di morire per le percosse ricevute.
Quando i medici hanno preso in carico Addilyn, la neonata era letteralmente “sull’orlo della morte”, aveva traumi diffusi, un’emorragia celebrale e una costola rotta.
Lei al momento dei fatti – il ricovero è avvenuto il 26 gennaio – aveva solo tre mesi, il che rende difficile pensare che possa aver fatto qualcosa, qualsiasi cosa, tale da scatenare una simile rabbia:
Addilyn è stata percossa con violenza e ferocia e poi abbandonata a se stessa.
Michael Fisher, 30 anni, questo il nome del padre mentre quello della mamma è Brooklyn Tidwell, 27 anni. Addilyn è un piccolo scricciolo di 8 chilogrammi, già messa alla prova dalla vita a causa di una nascita prematura.
La dinamica delle violenze perpetrate su Addilyn, come le “giustificazioni” addotte dai genitori, non sono rese note dalla stampa.
Si sa solo che l’indagine investigativa è nata dopo che la bambina è stata dedotta in Ospedale dagli stessi genitori ed era, come le fonti giornalistiche scrivono, letteralmente “sull’orlo della morte”.
La buona notizia è che la piccola Addilyn è stata dimessa e affidata ai parenti, restando attenzioni i servizi di tutela dei minori.
Ha un lungo cammino medico da affrontare ma ha ben risposto alle cure ed è stata seguita da una famiglia (nel senso di parentado prossimo) che è sempre stata dalla sua parte.
I fatti hanno avuto luogo nella contea di Lawrence, una contea dell’area occidentale dello Stato della Pennsylvania, negli Stati Uniti.
La stampa estera denuncia apertamente che il dramma di Addilyn poteva essere evitato: la bambina non è la prima figlia di Brooklyn Tidwell e alla stessa donna già erano stati tolti due minori prima del caso di Addilyn.
Il dipartimento per la tutela dei minori si difende sostenendo che il caso è stato archiviato quando i bambini sono stati messi al sicuro; il carico di lavoro e i fondi del dipartimento non rendono fattibile un monitoraggio degli adulti, eppure Addilyn ha rischiato la vita.