“Questa è la mia schiena. Le ferite che vedi sono reali.” E’ con queste parole che l’attrice e modella inglese Esmé Bianco ha presentato l’immagine della sua schiena nuda e sfregiata, ha scelto Twitter per rivelare al mondo di essere stata vittima di violenze domestiche.
Esmé Bianco, celebre a livello mondiale per avere interpretando Ros nella serie televisiva Il Trono di Spade dal 2011 al 2013, è stata una donna-vittima.
La denuncia su Twitter e la foto fa il giro del mondo urlando rispetto per le donne.
Nell’ammetterlo, a dimostrazione del fatto che la violenza domestica può coinvolgere chiunque, può avere luogo dappertutto inquinando e intossicando qualunque vita, Esmè Bainco aderisce al movimento social #IAmNotOk (Io Non Sto Bene, movimento social di denuncia della violenza domestica e sensibilizzazione ad essa).
Quello denunciato da Esmé Bianco è un doloroso evento accaduto in passato, tuttavia il riesame di sé stessa, l’immagine violata della sua schiena, le parole che accompagnano le foto, sono tutte dimostrazioni del fatto che il percorso di Esmè, seppure fisicamente “cicatrizzato”, non resta senza dolore.
This is my back. The injuries you see are real. The whipping that I got here was filmed in the name of “art”. Despite the many years that have passed since this happened my night terrors and PTSD symptoms continue to get worse. I am a domestic violence survivor and #IAmNotOk pic.twitter.com/nbHhdwtKbw
— Esmé Bianco (@esmebianco) 11 marzo 2019
Il trauma delle violenze ha strascichi psicologici pesanti, difficili da superare e la mortificazione è uno dei sentimenti più dolorosi da affrontare: la donna deve tornare padrona di se stessa, ma soprattutto deve ri-tornare ad amarsi, cosa che implica una nuova costruzione della propria sfera emotiva.
A Esmé Bianco, come lei stessa racconta, è accaduto di essere rinchiusa nella sua camera con poco cibo e acqua, di essere costretta a condurre un’esistenza di terrore, paura e menzogne.
1/2 This photo was taken on my birthday many years ago. The night before I had been locked in the bedroom alone and had not slept. I was surviving on very little food and was physically and mentally exhausted – I often wasn’t allowed to sleep (cont) pic.twitter.com/0fdvJw9yXi
— Esmé Bianco (@esmebianco) 11 marzo 2019
La sua testimonianza di rinascita dal dolore e di emancipazione da esso deve valere come monito:
nessun uomo può soggiogare nessuna donna, nessuna vita umana è mortificabile, nessun #IAmNotOk deve mai rimanere inascoltato.