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I 6 comportamenti dei genitori che segnano la vita dei figli

di Federica Federico

05 Marzo 2019

Alcuni comportamenti dei genitori segnano la vita dei figli e sono più di un marchio: rappresentano la matrice del comportamento che il figlio assumerà nella vita adulta; sono la radice difficile da sdradicare; sono il baccello da cui nasceranno i semi del futuro.

 

Tra i comportamenti significativi dei genitori, alcuni saranno ricordati dai bambini sino all’età adulta, saranno, nel tempo, esaminati, accettati o rifiutati e, a seconda dei casi, riproposti o meno nella propria quotidianità e nella propria esperienza genitoriale.

 

Si potrebbe fare una lista di ciò che i figli non dimenticano e sono molti i “fare” che realizzano le matrici delle anime degli adulti del domani.

Comportamenti dei genitori

Fonte immagine 123RF con licenza d’uso

1 – Dei comportamenti di mamma e papà, i bambini non dimenticano la devozione

 

Un genitore devoto non è semplicemente quello che fa il suo dovere, il dovere è un’aspettativa sociale che può essere assolta in diversi modi, anche meccanicamente e persino per non tradire il proprio ruolo. La devozione verso i figli è qualcosa di più alto ed esteso: è appartenenza, empatia, complicità e al contempo è aiuto all’autonomia del figlio, tensione alla “sua” felicità (che non necessariamente corrisponde con le aspettative del genitore).

 

2 – Dei comportamenti dei genitori, i figli non dimenticheranno mai come il papà tratta la mamma e come la mamma tratta il papà

 

Una volta, quando ero molto giovane e non conoscevo ancora mio marito, una persona saggia mi disse: “Prima di affidare il tuo cuore e il tuo futuro ad un uomo, osserva bene come tratta sua madre e le sue sorelle, se ne ha“. Ebbene, questa osservazione critica vale anche in relazione alle donne e parte da un presupposto:

 

è degno d’amore quell’individuo (maschio o femmina) che non rinuncia al rispetto nemmeno nel nascondiglio della famiglia, lì dove potrebbe sfogare ogni frustrazione, stress o mancanza.

 

Quando mamma e papà si trattano tra loro con rispetto non fanno altro che educare i figli a rispettare l’amore, gli affetti e i legami.

 

3 – Tra i comportamenti dei genitori, ciò che i bambini subiscono è la mancanza di attenzione

 

Viviamo una vita votata al successo, alla produzione e al consumo, per una strana logica del fare materiale ci sentiamo giustificati anche quando questo agire sacrifica le esigenze del cuore, quelle emotive ed emozionali.

 

I figli non hanno solo bisogno di prodotti, hanno soprattutto bisogno di sentimenti!

 

E non dimenticano mai il senso di abbandono e mancata presenza che lascia dietro di sè la quotidianità con un genitore troppo stanco, troppo affaticato dalla vita e troppo preso dall’adulta e moderna tensione a realizzare.

 

4 – Dei comportamenti dei genitori, i bambini detestano il tradimento delle promesse

 

Chi promette mantiene, mantenere una promessa equivale a dimostrare che le parole hanno un peso specifico, sono un legame, rappresentano un incontro e sono conformi alle aspettative quando realizzano un obiettivo.

 

Promettere e non mantenere equivale a rompere un patto fiduciario di cui le parti sono reciprocamente responsabili. Se il genitore viola le sue promesse anche il figlio potrebbe fare altrettanto!

Allo stesso modo i bambini non perdonano il non senso, cioè tutto ciò che viene punito, tolto o negato senza una ragione specifica, senza un perché, senza un regola precostituita, metabolizzata e accettata.

 

5 – Uno dei comportamenti dei genitori che consolerà sempre i figli, anche nel ricordo dell’infanzia, è il conforto

 

I bambini non dimenticano mai le carezze, gli abbracci, i silenzi in cui tutto si dice e le sere passate a raccontare le cause del cuore.

Comportamenti dei genitori

Fonte immagine 123RF con licenza d’uso

6 – I comportamenti dei genitori che nel modo più negativo marchiano i figli, nell’animo e nel profondo, sono le violenze (che siano fisiche o verbali), da esse non ci si libera mai

 

In molti affermano che pur essendo in prima persona figli di un’educazione punitiva e avendo subito pene corporali, sberle e sculacciate, la loro vita è stata fatta salva e la loro educazione è salda.

 

Questo, però, è solo ciò che l’adulto racconta a se stesso quando non ha affrontato un percorso di rielaborazione di quella educazione.

 

Le botte, come le violenze verbali, affliggono, derubano i figli della loro autostima, ingenerano risposte violente alle difficoltà della vita e limitano l’affermazione del sé.

 

Ogni adulto dovrebbe compere lo sforzo di ricordare se stesso da piccolo e rivisitare ciò che ha amato, esattamente come ciò che ha odiato.



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