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La ruota delle emozioni per bambini

di Carla Gozzer

06 Febbraio 2019

La ruota delle emozioni: la coscienza è composta da 5 dimensioni principali

 

È compito dei genitori aiutare i propri figli a capire se stessi, cioè a sintonizzarsi su se stesso per comprendere tutti gli aspetti che una determinata esperienza ha fatto loro vivere. Secondo Lorenzo Macario, nel libro “Genitori: i rischi dell’educazione” , le dimensioni principali che compongono un’esperienza sono cinque:

 

  • le sensazioni,
  • le interpretazioni,
  • le emozioni,
  • le intenzioni
  • e le azioni.

Tutte queste cinque dimensioni costituiscono aspetti dell’esperienza vissuta. Le sensazioni nascono dall’osservazione attraverso i sensi: il bambino osserva, annusa, tocca, ascolta, assaggia. Rielabora le informazioni e ne trae una conclusione. Questa conclusione non è altro che un’interpretazione della propria esperienza e del proprio vissuto pregresso. Non è difficile infatti che bambini e adulti interpretino diversamente la stessa situazione. In ogni tipo di esperienza il bambino sentirà poi la necessità di fare qualcosa, avrà quindi l’intenzione di agire, e svolgerà un’azione, che non sempre però rispecchierà l’intenzione iniziale. A questo quadro si aggiunge una componente che non è programmabile ma che dipende dalla singolarità e dall’unicità di ogni persona: l’emozione, cioè quello stato d’animo che insorge spontaneamente e che ha un forte impatto in ogni situazione.

La ruota delle emozioni è un utile strumento per aiutare i nostri figli a chiamare per nome le emozioni, li agevola nella vita, in quanto saranno in grado di riconoscere la componente spontanea di un’esperienza e di gestirla nel migliore dei modi.

ruota delle emozioni

La ruota delle emozioni: perché non sempre si ha un’ottica complessiva su tutti gli aspetti della coscienza

 

Molte persone, non solo i bambini, prediligono una di queste dimensioni della propria coscienza e ne ignorano o cercano di reprimere un’altra. Oppure in determinate situazioni una dimensione, per esempio un’emozione come la paura o la gioia, riempie completamente un evento mettendo le altre dimensioni in secondo piano. Così però l’individuo ha una consapevolezza limitata della propria esperienza e del proprio io.

 

L’aspetto ignorato ha comunque un peso nella situazione e può perciò influenzare il bambino senza che se ne accorga: ecco perché potrebbe avvenire che nostro figlio mostri un’intenzione, per esempio di essere puntuale, ma al contempo manifesta nelle azioni una volontà diversa,per esempio

usando del tempo per fare qualcosa che gli farà fare tardi. Queste discrepanze possono essere per i genitori un segnale per indicare che il proprio bambino sta ignorando una componente della propria coscienza, per esempio un’emozione legata all’attività in cui sta ritardando. Fermarsi a riflettere su queste contraddizioni può essere molto costruttivo sia per il bambino che i genitori.

 

La ruota delle emozioni: la dimensione delle emozioni e il loro valore nello sviluppo della personalità e delle relazioni

 

Tra le cinque dimensioni descritte da Macario, le emozioni sono l’aspetto che spesso viene maggiormente ignorato. Questo perché a loro volta le mamme e i papà non sono stati abituati a considerarle e a saperle affrontare. Le emozioni sono però elementi essenziali di ogni situazione, rapporto e interazione. Se un bambino non acquisisce la consapevolezza dei propri sentimenti e non è quindi in grado di riconoscerli, non sarà in grado di conoscere se stesso in quel momento. Allo stesso modo un bambino che non conosce le emozioni non sarà in grado di riconoscerle neanche negli altri, mancando così di empatia e sensibilità verso le altre persone. Le emozioni danno colore, energia e ricchezza ad ogni esperienza, che sia positiva o negativa. Se non comprese però possono anche avere effetti negativi, disorientando, allontanando e isolando il bambino che non sa capire se stesso e non si sente capito dagli altri.

 

Le emozioni hanno un grande peso nella vita di relazione e sullo sviluppo della personalità. (…) Il diventare responsabili dei propri sentimenti è una componente essenziale della crescita umana . I genitori devono quindi aiutare il figlio sintonizzarsi sui propri sentimenti, per rendersi consapevole di quanto sta succedendo.” (L. Macario, Genitori: i rischi dell’educazione)

ruota delle emozioni

Riconoscere le emozioni abituali del proprio figlio: la ruota delle emozioni per imparare a chiamare le emozioni nel modo giusto

La dott.ssa Gloria Willcox ha progettato un esercizio per aiutare le persone ad imparare a identificare e riconoscere le emozioni legate a quella specifica esperienza. Si tratta della ruota delle emozioni (Feeling Wheel). Essa è suddivisa in 6 settori colorati ognuno dei quali contiene nel vertice il nome più generale (es. gioia, sorpresa,cattivo umore,ecc..) e man mano che si procede verso l’esterno una sfaccettatura più dettagliata per ogni porzione dello spicchio.

 

Si può usare la ruota per chiedere al bambino in maniera progressivamente più profonda cosa prova. Ad esempio si potrebbe iniziare con un “Sembri di cattivo umore..è successo qualcosa?!” e continuare con un

 

“accidenti, sembra frustrante/noioso/fastidioso” . Oppure “sei così sorridente! Vuoi dirmi qualcosa?” per continuare con “devi essere proprio soddisfatto/felice/orgoglioso”. Ripetendo in maniera sempre più precisa l’emozione vaga che viene manifestata, il bambino ne impara il nome e associa quello che sta provando ad una parola. Questo gli permetterà in futuro di riconoscere sensazioni simili, di esprimerle e di gestirle naturalmente.

 

Dare la possibilità al proprio figlio di riflettere sui suoi sentimenti ed emozioni porta anche ad un altro importante risultato nel rapporto con i propri genitori: un bambino si sente maggiormente apprezzato e sostenuto se si sente compreso anche in un campo minato come quello delle emozioni.

 


Fonte immagine di copertina 123RF con licenza d’uso



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